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La leggenda di San Gemolo e la Fontana dei sassi rossi

Raccontiamo in questa sezione, le storie più particolari della nostra Valle sia di oggi che di ieri....

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quilla
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La leggenda di San Gemolo e la Fontana dei sassi rossi

Messaggio da quilla »

San Gemolo è il patrono di Ganna e si festeggia il 4 di febbraio.
Gli abitanti della valle hanno sempre avuto una devozione ed un rispetto particolare per il loro santo patrono, un patrono che non dividono con nessun altro, martirizzato proprio nella valle, e la cui storia fu tenuta viva, tra realtà e leggenda, prima dalla tradizione orale, e poi da un anonimo monaco che trascrisse ciò che gli era pervenuto, raccogliendo probabilmente anche elementi provenienti da libri liturgici della canonica di Arcisate, che fu certamente la prima custode della memoria di questo fatto.
A San Gemolo sono da sempre stati attribuiti poteri taumaturgici, soprattutto di guarigioni, ed è considerato il santo “dell’acqua”. Fino a poche decine di anni fa gli agricoltori di tutta la provincia e delle province vicine, durante i periodi di siccità, venivano in pellegrinaggio da San Gemolo per chiedergli un aiuto per far piovere…..e sembra che San Gemolo rispondesse sempre alle loro richieste.
Non si sa con certezza l’epoca della sua morte. In un primo tempo la si datava più o meno nello stesso periodo della costruzione dell’abbazia, intorno all’anno Mille, ma ora si è arrivati alla conclusione che deve essere avvenuta qualche secolo prima. Ciò risulta dalla necessità di porre in un esatto ordine cronologico alcuni reperti storico-archeologici, e anche dalla certezza che quando i monaci si insediarono nella valle, il culto di San Gemolo era già molto profondo e ben radicato nella popolazione del luogo, tanto che i monaci stessi lo rispettarono e anzi lo diffusero ulteriormente in tutti i possedimenti del monastero.
Nel punto esatto dove avvenne il martirio, i monaci costruirono a ricordo del fatto, attorno al XIV secolo, una cappelletta, che venne poi restaurata nel 1600. Ancora oggi tutti quelli che percorrono la provinciale la possono vedere, poco fuori dal paese, dal lato del lago, in un angolo di quiete e di verde.
A pochi metri di distanza, entrando verso il bosco, si trova la “Fontana dei sassi rossi”, così chiamata perché le pietre che contiene sono macchiate di un colore rosso vivo, e nonostante nei secoli la gente ne abbia di continuo asportate, continuano a macchiarsi.
La leggenda vuole che i sassi siano stati macchiati dal sangue di Gemolo, decapitato lì accanto. La spiegazione più razionale è che nella fonte vive una particolare specie di lichene, che attaccandosi alle pietre le tinge di rosso.
Durante la costruzione della cappelletta, proprio nel punto dove doveva sorgere l’altare, sgorgò improvvisamente un’altra sorgente di acqua limpida e fresca. Subito l’avvenimento venne considerato come l’ennesimo miracolo di San Gemolo, e probabilmente è per questo fatto, unitamente alla credenza che il suo sangue si sia riversato nella fontana, che Gemolo è per tutti il santo “dell’acqua”.
Anche questa piccola fonte esiste ancora, la si può vedere nel praticello accanto alla cappelletta.
Le spoglie del Santo oggi sono conservate e visibili sotto l’altare maggiore della Badia. Furono ritrovate murate sotto l’abside antica, quando nei primi anni del ‘600 fu abbattuta per effettuare alcune modifiche, rese necessarie dal momento che l’abbazia era diventata la parrocchiale.
Per posizionarle in quel luogo, erano state trasferite dal sarcofago originale in un’altra urna. L’avello in pietra in cui furono sepolte originariamente oggi si trova nel museo della Badia. La sua autenticazione avvenne dopo anni di studi e di esami, così come l’autenticazione delle ossa ritrovate.
E ora ecco brevemente, per chi non la conoscesse, la leggenda di San Gemolo, come è stata raccontata dall’anonimo monaco nel testo ritrovato presso la Badia:
“Gemolo era il nipote di un vescovo d’Oltralpe, che stava intraprendendo un viaggio verso Roma per andare dal Papa.. Con il suo compagno Imerio, Gemolo aveva il compito di fare da scorta e proteggere il vescovo e i suoi beni da eventuali malintenzionati.
Attraversate le Alpi ed arrivata in Valmarchirolo, la spedizione si fermò nella località denominata Taverna per passarvi la notte. Mentre dormivano una banda di briganti, capeggiata da Rosso di Uboldo, sottrasse loro bagagli ed alcuni cavalli.
Non appena si accorsero dell’accaduto, Gemolo ed Imerio partirono all’inseguimento dei ladroni, che raggiunsero nel punto dove oggi sorge la cappelletta.
Gemolo non volle far uso di armi, ma tentò di convincere con le parole i briganti a restituire ciò che avevano rubato, motivando la richiesta con lo scopo nobile del viaggio. I ladroni si fecero beffe di lui, e con crudeltà Rosso di Uboldo gli tagliò di netto la testa, mentre i suoi compagni trafissero Imerio che tentava di difenderlo.
Il sangue di Gemolo si sparse copioso per tutta la radura, riversandosi dentro una fonte che sgorgava lì accanto, e macchiando i suoi sassi di rosso. Macchie che rimasero per sempre, come per impedire di dimenticare l’accaduto.
Tra lo stupore dei briganti, Gemolo decapitato si alzò, raccolse la sua testa e risalì a cavallo. Il cavallo si incamminò lentamente, dirigendosi verso il luogo dove avevano lasciato il vescovo che a sua volta, preoccupato nel non vedere tornare il nipote, era partito con tutto il suo seguito per andare a cercarlo.
Quando incontrarono Gemolo, dopo il primo momento di smarrimento in molti tentarono di fermare il cavallo, ma nessuno vi riuscì, fino a quando, arrivato alle pendici del monte Mondonico, si fermò spontaneamente proprio nel luogo dove oggi sorge la Badia.
Lo zio vescovo decise quindi di dare sepoltura al nipote in quel posto, e suggestionato da quello che era successo, raccomandò ad alcuni pastori di vigilare sul sepolcro, per verificare se fossero accaduti fatti straordinari.
Effettivamente il racconto strabiliante della morte di Gemolo raggiunse ogni angolo della valle, e la gente si convinse che il ragazzo fosse un santo, e che avesse poteri miracolosi. Cominciarono così pellegrinaggi di curiosi e di ammalati sulla sua tomba, parecchi dei quali ottennero la guarigione, cosicchè un numero sempre più grande di persone vi si recava in continuazione.
Dopo qualche tempo lo zio, di ritorno da Roma, colpito dal susseguirsi di prodigi e dalla devozione che la gente aveva verso Gemolo, fece costruire una cappelletta sopra il suo sepolcro.
Sopra questa cappella i valligiani dopo alcuni anni vi costruirono una chiesetta, e sopra questa chiesetta i monaci costruirono l’abbazia. Ma il culto verso San Gemolo rimase immutato nei secoli, anche dopo la scomparsa dei monaci e un certo decadimento religioso, i pellegrinaggi continuarono.
Ai giorni nostri, tempi in cui le tradizioni vanno via via scomparendo, resta a ricordo del giovane Gemolo e della sua storia la cappelletta bianca nei pressi del laghetto di Ganna, la fontana dei sassi rossi e la voglia di far conoscere la leggenda e di tramandarla anche alle generazioni future.

p.s. La maggior parte delle informazioni che ho usato per scrivere questo testo le ho trovate nel libro "Tracce di storia dell'Abbazia di San Gemolo in Valganna" di B. Comolli e Luigi Zanzi
Ultima modifica di quilla il lun lug 10, 2006 4:51 pm, modificato 1 volta in totale.


Mary
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quilla
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Messaggio da quilla »

Ecco la foto della cappelletta costruita nel luogo del martirio. Si vede anche la protezione a forma di ferro di cavallo della fonte scaturita durante la costruzione
1.jpg
La raffigurazione, sempre sulla cappelletta, di San Gemolo decapitato che si tiene la testa sul collo
2.jpg
Questa è la Fontana dei sassi rossi, a poca distanza dalla cappelletta
3.jpg
E un particolare dei sassi macchiati di rosso
4.jpg
Mary
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quilla
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Messaggio da quilla »

Ho scoperto che in rete esiste un sito dedicato interamente al nostro Santo Patrono, molto ben fatto e dettagliato, con parecchie notizie e curiosità. Il sito è
http://www.san-gemolo.it ed il gentilissimo responsabile, sig. Franco Molon, mi ha permesso di "attingere" queste due foto per inserirle anche qui.
Le foto si riferiscono al ritorno trionfale a Ganna delle spoglie di San Gemolo, il 16 Agosto 1941, dopo che se ne fu stabilità l'autenticità.
Allegati
1.gif
2.gif
paoric

Messaggio da paoric »

PERBACCO che colpaccio!!

grazie ciao Paolo
ANONIMUSS
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Messaggio da ANONIMUSS »

bella presentazione complimenti a quilla per il lavoro,
mi vergogno un po a dirlo ma io non sono mai stato nella badia di san gemolo,ci ho provato due volte e visitarla ma era chiusa,però non è una scusante...credo che ci farò una visita molto presto :wink:
un po macabra la processione,ma la ragazza seduta sulla carrozza di san gemolo è vestita da sposa?
SE NON FAI PARTE DELLA SOLUZIONE VUOL DIRE CHE SEI PARTE DEL PROBLEMA....(la mia prof di matematica)
paoric

Messaggio da paoric »

Ma non vedi che è vestita da angioletto imbachelito avrà 13 anni!!!! :twisted: :twisted:
fili62
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Messaggio da fili62 »

Complimenti anche da parte mia Quilla. Ma...non avete mai pensato di mettere su un'agenzia turistica che organizzi gite guidate alla valle? Con tutte le notizie raccolte sul sito tra storia, geografia, leggende, meteorologia, fotografia, trasporti....sarò ormai ripetitivo ma qui oltre all'agenzia... salta fuori un bel librone!
Perchè non ne parliamo sabato 30 al Maglio?
paoric

Messaggio da paoric »

Vediamo!!! 8) 8) 8)
ANONIMUSS
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Messaggio da ANONIMUSS »

paoric ha scritto:Ma non vedi che è vestita da angioletto imbachelito avrà 13 anni!!!! :twisted: :twisted:
ho scambiato le alucce per un velo,una volta si sposavano giovani caro il mio bisbetico :wink:
SE NON FAI PARTE DELLA SOLUZIONE VUOL DIRE CHE SEI PARTE DEL PROBLEMA....(la mia prof di matematica)
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Messaggio da quilla »

fili62 ha scritto:Complimenti anche da parte mia Quilla. Ma...non avete mai pensato di mettere su un'agenzia turistica che organizzi gite guidate alla valle? Con tutte le notizie raccolte sul sito tra storia, geografia, leggende, meteorologia, fotografia, trasporti....sarò ormai ripetitivo ma qui oltre all'agenzia... salta fuori un bel librone!
Perchè non ne parliamo sabato 30 al Maglio?
Bé, magari un'agenzia vera e propria no, ma il mio sogno è di poter accompagnare dei gruppi in giro per la Valle, far loro scoprire le bellezze naturali del posto e nel frattempo raccontarne la storia e le leggende.....
E' una cosa che mi piacerebbe veramente tanto fare, ma credo che ci voglia molta preparazione....
In quanto al libro.....è una bella idea, magari raccogliendo ancora un po' di materiale potrebbe uscire qualcosa di buono :D
Ne parleremo!
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paoric
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Messaggio da paoric »

Oggi sono ripassato in zona.... stavo guardando i particolari del mosaico...

1.jpg
e della stessa cappelletta...



2.jpg



Quando mi è venuta un'idea....

3.jpg
Ma prima di dirvela devo fare 2 chiacchere con una persona! :wink: :wink:
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
lampo
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Messaggio da lampo »

vedremo Paolo vagare con la testa in mano????
:shock:
Mistero...
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paoric
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Messaggio da paoric »

lampo ha scritto:vedremo Paolo vagare con la testa in mano????
:shock:
Mistero...
Ah ah ah non credere che non ci abbia pensato...purtroppo mi mancano i mezzi...ma ho ancora alcune idee per la "TESTA" :lol: :lol: :lol:
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Messaggio da paoric »

Alcune interessanti rappresentazoni pittoriche dell'eccidio di Gemolo ed Imerio!
Allegati
1.jpg
2.jpg
3.jpg
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Re: La leggenda di San Gemolo e la Fontana dei sassi rossi

Messaggio da paoric »

Molto bella ed interessante QUESTA storia !

QUESTA
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