La chiesa di Santa Croce in Campobella (Ganna)

[paoric]

Incollo l'articolo di Paola Viotto riguardante la chiesa di Campobella (fonte RMFONLINE

ll 1650 nasceva a Ganna Giovanni Antonio Elèna, ultimo figlio di una famiglia di origine spagnola trapiantata in Lombardia, dove coltivava qualche pretesa di nobiltà. Come spesso accadeva all'epoca ai cadetti di famiglie numerose Giovanni Antonio non si sposò mai e dedicò la vita allo studio. La sua esistenza sarebbe potuta essere quella di uno dei tanti inutili eruditi seicenteschi, immersi in ricerche cervellotiche e incapaci di affrontare la realtà quotidiana, di cui Manzoni traccia un ritratto impietoso nella figura di Don Ferrante. Ma il nostro era fatto di tutt'altra pasta
Nel 1684, morti i genitori e venuto in possesso della sua parte di eredità, Giovanni Antonio decise di far costruire nella frazione di Campobella, dove abitava, una piccola chiesa, che servisse anche agli abitanti del luogo che non erano in grado di scendere fino alla Badia. I lavori durano a lungo, anche perché egli volle che il piccolo edificio fosse completamente affrescato, all'interno e all'esterno, fino a farne un piccolo capolavoro degno di stare alla pari con le cappelle del Sacro monte. Nel 1704 fondò una cappellania, costituì cioè un fondo di beni immobili il cui reddito servisse a mantenere il cappellano che doveva celebrare messa quattro volte alla settimana nell'oratorio, ma anche fare scuola ai ragazzi del luogo. Nell'atto di fondazione si legge che a tale scopo egli creò una piccola biblioteca, da conservare nella sacrestia, affinché i giovani studenti potessero "acquistare qualche nozione con le quali supplire alle scarse possibilità proprie e del luogo" . Si trattava di libri eminentemente pratici, soprattutto testi di architettura, come Vitruvio, Palladio e Vignola, e poi libri di matematica, di disegno, di idraulica...Testi insomma adatti a chi volesse avviarsi alla professione di capomastro, architetto o scultore, secondo una tradizione molto viva nelle nostre valli.
La biblioteca di Giovanni Antonio non esiste più, ma la chiesetta, dedicata alla Santa Croce, è ancora lì con i suoi straordinari affreschi purtroppo rovinati dall'umidità e dal tempo. Nel portichetto esterno si leggono ancora tracce di monocromi con Storie della vita della Vergine che fanno da cornice alla Deposizione sopra l'ingresso, che introduce agli episodi della Passione dipinti all'interno. Aprendo la porta ci si trova in uno spazio piccolo, ma dilatato illusionisticamente secondo il più puro gusto barocchetto. Entro quadrature scenografiche gli episodi dell'Ultima Cena, della Preghiera nell'Orto degli ulivi, della Flagellazione e della Incoronazione di spine. Il ciclo della Passione è concluso dalla drammatica Crocifissione dietro l'altare, mentre le due cupole sono dedicate rispettivamente all'Ascensione di Cristo e all'Assunzione della Vergine. In uno studio di alcuni anni fa Vittorio Caprara ha avanzato l'ipotesi che gli affreschi siano da attribuire a Salvatore Bianchi da Velate, pittore varesino attivo come molti suoi contemporanei tra Lombardia, Piemonte e Canton Ticino tra Seicento e Settecento, e autore degli affreschi del presbiterio di San Vittore a Varese.
Un'occasione preziosa per vedere queste opere poco note si avrà sabato 27 e domenica 28 in occasione delle Giornate di Primavera del FAI., durante la quale saranno aperti numerosi monumenti a Ganna . Gli studenti del Liceo Classico Cairoli di Varese faranno da ciceroni a tutti coloro che vorranno salire alla frazione Campobella, che conserva anche affreschi quattrocenteschi e la casa dello scultore Giuseppe Grandi.

[quilla]

Interessante..... non conoscevo i particolari della storia di questa chiesa.
Approfitterò delle giornate di primavera del FAI per visitarla, perchè l'ho sempre trovata chiusa.

[paoric]

Interessante..... non conoscevo i particolari della storia di questa chiesa.
Approfitterò delle giornate di primavera del FAI per visitarla, perchè l'ho sempre trovata chiusa.

Si si!!! Che storia interessante...chissà dove sono finiti i libri...andrò a visitarla.

[paoric]

Stamattina grazie alla giornata del FAI l'ho visitata.... vi consiglio di andare oggi pomeriggio entro le 17:00 a visitarla perchè è assolutamente bellissima!! Stasera metto le foto.

ciao

[paoric]

Ed ecco le foto con il relativo testo di spiegazione!

[gigilugi]

Estratto da: Rivista della Società Storica Varesina, Fascicolo VI, 1960

Parte 1

[gigilugi]

Parte 2

[gigilugi]

Estratto da: Rivista della Società Storica Varesina, Fascicolo VI, 1960