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La colonia Maino di Cugliate Fabiasco

Inviato: dom ott 22, 2006 2:06 pm
da paoric
Finalmente mi sono levato una curiosità, erano anni che la volevo vedere e ieri mi ero deciso a scavalcare il muro x fare foto!!!

Per fortuna non c'è stato bisogno, il custode del bel posto stava uscendo ed abbiamo fatto una lunga e interessante chiaccherata....

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La colonia poteva ospitare sino a 150 bambini ed era attiva parecchi anni fà, purtroppo come ben sappiamo tutti con l'avvento delle COMODITA', della disponibilità economica e la possibilità x tutti di avere un auto le cose cambiarono radicalmente già verso gli anni 70, gli orizzonti si allargavano e le nostri valli sembravano "perdere" il fascino di un tempo, così come è successo anche per il villaggio alpino del monte Piambello tutto è andato a perdersi ....in rovina....

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Costruita nei primi decenni del secolo scorso ed ampliata negli anni a venire la colonia ha una bella ed interessante storia da raccontarci....


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In questa casetta intorno al 1910 vivevano dei "botanici" Tedeschi, facevano degli esperimenti e pagavano bene i lavori che si faceva per loro, peccato però che in realtà erano delle SPIE con l'ordine di controllare il territorio e verificarne le reali possibilità di passaggio di truppe in caso di conflitto!!

Le segnalazioni venivano mandate tramite il comodo segnale morse con delle luci verso la Svizzera e per poi essere rimandate in Germania....(!)

Con l'avvento del primo conflitto mondiale furono scoperti e fucilati....


Ecco la seconda costruzione della Colonia.

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Il refettorio....


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Tutto si stà distruggendo con il passare del tempo, nella seconda costruzione il secondo piano e crollato sul primo, ovviamente dal tetto piove dentro in abbondanza...


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Spero di avere la possibilità di trovare foto d'epoca di questo bel posto, colgo l'occasione x ringraziare il custode Raffaele che ci ha raccontato questa piccola storia....

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Saluti Paolo R.

Inviato: dom ott 22, 2006 6:04 pm
da lampo
voglio solo ricordare che questo edificio non è più del Comune di Cugliate....

Inviato: dom ott 22, 2006 7:09 pm
da paoric
Già è mi è stato detto che la "giunta" precedente ci aveva fatto un pensierino x metterci sopra le mani...x farne cosa poi ...boh!!


ciao Paolo

Inviato: lun nov 20, 2006 11:04 am
da paoric
Ed ecco una foto dell'epoca

Inviato: sab gen 06, 2007 9:44 pm
da paoric
Altra bellissima cartolina!!!

Inviato: mar feb 06, 2007 5:05 pm
da paoric
Altra foto a colori della Colonia..

Inviato: mar feb 27, 2007 10:32 pm
da paoric
Altra foto storica..

Inviato: mar mar 06, 2007 6:31 am
da paoric
Altra bella foto, siamo negli anni 50 circa...

Inviato: mer dic 05, 2007 9:57 am
da gigilugi
Altra foto O.N.B.
onbcoloniamaino.jpg
Alegher
gigi

Inviato: mer dic 05, 2007 12:18 pm
da paoric
UAO che colpaccio! Bella lì! grazie Paolo

Inviato: mer dic 05, 2007 1:08 pm
da gigilugi
paoric ha scritto:UAO che colpaccio! Bella lì! grazie Paolo
A quanto pare è stata venduta su ebay il 18 ottobre a 1,99 EUR...

Alegher
gigi

Re: La colonia Maino di Cugliate

Inviato: lun dic 08, 2008 7:02 pm
da paoric
E' stata sostituita la cartolina del 27 febbraio 2007 con una ad una risoluzione maggiore, si ringrazia il sig. Cova

Re: La colonia Maino di Cugliate

Inviato: mar giu 09, 2009 9:37 pm
da paoric
Ho recuperato e sostituito questa bellissima foto, ora ad una risoluzione molto buona !!!!
Anno 1949, in una splendida giornata i bambini si godono il sole... :sunny:
Col.-Maino-Cugliate.jpg

Re: La colonia Maino di Cugliate

Inviato: mer giu 30, 2010 1:44 pm
da gigilugi
Ecco altri brani a completamento di quanto già postato da frenand: Centro di raccolta di bambini a Cugliate nel 1945


Don Luigi Monza - L'uomo della tenerezza di Dio. Alessandro Scurani, Editrice ELLEDICI, 1992

Passò la guerra e nell’estate del 1945 due sacerdoti della Pontificia Opera Assistenza, don
Andrea Ghetti e don Natale Motta, insistettero con don Luigi perché le sue Apostole assumessero la
gestione di un centro di raccolta di bambini, figli di detenuti o giustiziati politici, in Cugliate, allora
frazione di Marchirolo, in val Ganna. Erano alloggiati in una ex-colonia San Paolo della GIL di
Gallarate. Le piccole Apostole accettarono.
Nella ex colonia estiva mancava tutto: mancava il riscaldamento e mancava il pane, mancava
soprattutto l’affetto a quei bambini privi del padre e lontani dalla madre. Le piccole Apostole fecero
fronte all’emergenza come meglio poterono. Così fino all’autunno del 1947, quando la colonia fu
trasferita a “Campo dei Fiori” sopra Varese, dove le Apostole di don Luigi - che intanto erano
cresciute di numero - rimasero fino all’aprile del 1949.

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Dare la vita - Biografia del Servo di Dio Don Luigi Monza. Ennio Apeciti, Centro Ambrosiano, 1998

Un nuovo passo sulla via del discernimento si ebbe ai primi di novembre 1945: due sacerdoti
ambrosiani, don Natale Motta e don Andrea Ghetti, proposero alle Piccole Apostole di dirigere il Centro
di raccolta di bambini e giovinetti figli di detenuti e giustiziati politici di Cugliate in Valganna. Don Luigi
e le sorelle rifletterono molto prima di accettare, ma prevalse la convinzione che la proposta fosse in
sintonia con l’ideale intrapreso: «Una delle grazie più grandi che ci ha fatto il Signore è certamente quella
di averci chiamati a fare del bene». Fu un’esperienza che comportò grandi sacrifici per il luogo
disagiato, per il numero e le caratteristiche dei ragazzi, che divennero ben presto ottanta ed arrivarono a
duecentocinquanta: orfani, abbandonati, sconvolti dalle esperienze tragiche delle loro famiglie e, infine,
giovani affidati dal tribunale a don Natale.

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Con Don Luigi Monza verso l'uomo. Edizioni La Nostra Famiglia, 1989

Lettera del 1946-47:
preghiamo anche per Cugliate (9) perché le cose si risolvano in meglio a beneficio delle anime

9 - Era una casa che raccoglieva ragazzi e giovani, figli di detenuti o giustiziati politici, in Cugliate, frazione di Marchirolo in
Val Ganna nell’alto varesotto. Era un ex-colonia della Gioventù Italiana Littorio di Gallarate. Le Piccole Apostole della
Carità prestarono la loro collaborazione dall’estate del 1945 all’autunno 1947 su pressanti inviti fatti al fondatore da parte di
due sacerdoti della pontificia Opera di Assistenza don Andrea Ghetti e don Natale Motta.

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La carità di Don Luigi Monza sacerdote ambrosiano. Bruno Cescon

Nel novembre del 1945 fu offerto a don Luigi Monza l’orfanotrofio di Cugliate (VA).
Vi erano raccolti figli di fascisti. Egli che era stato perseguitato, aiutò i figli dei suoi persecutori.

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Don Luigi Monza - Un profeta della carità. Michela Boffi-Luigi Mezzadri-Francesca Onnis, Edizioni San Paolo, 1996

L'11 novembre don Natale Motta e don Andrea Ghetti proposero alle Piccole Apostole di accettare la
direzione e la gestione del "Centro di raccolta di bambini e giovinetti figli di detenuti e giustiziati politici" a
Cugliate, frazione di Marchirolo in Valganna nell'alto Varesotto, in precedenza colonia S. Paolo della
Gioventù Italiana Littorio di Gallarate.
I due sacerdoti appartenevano alla POA, la Pontificia Opera di Assistenza, fondata da Pio XII che
aveva come fine l'aiuto spirituale e materiale dei detenuti nei campi di concentramento, tra i reduci di guerra
ed in seguito tutte quelle forme di beneficenza che servivano a lenire, in ogni campo, le conseguenze della guerra.
Dopo alcuni giorni di accordi e trattative, il 22 novembre '45 Teresa Pitteri, Zaira Spreafico, Luigina Frigerio e
Maria Salomoni partirono per Cugliate (in tutto la comunità contava 9 aderenti). Qui l'attività proseguì fino al
29 ottobre 1947, poi venne continuata a Campo dei Fiori. In tale arco di tempo vi fu un avvicendarsi di sorelle
diverse in accordo alle esigenze e ai bisogni della attività nella casa di Vedano. La decisione di assumersi questo
impegno fu il risultato di una profonda riflessione da parte di don Luigi e della Superiora Clara Cucchi.
L’impresa si presentava onerosa e avrebbe richiesto un investimento notevole di forze a scapito delle
attività di ritiro, di studio e dell'apostolato di presenza condotti fino a quel momento dall'Opera.
L'assistenza di carità collimava con la spiritualità e con il progetto di don Luigi: si trattava di esplicitare di
fatto questo spirito in una direzione nuova. L'assenso a questa iniziativa fu l'inizio di un lungo cammino verso
un tipo di apostolato che andrà sempre più delineandosi negli anni seguenti.
Il soggiorno a Cugliate fu particolarmente difficoltoso a causa delle condizioni precarie della colonia,
trovata in stato di semi-abbandono, malandata e non attrezzata. Si aggiungano la difficoltà di comunicazione
a causa della neve, la scarsità di generi primari e il freddo rigido durante l'inverno. Ricorda una sorella:
"In quel primo inverno, subito dopo 15 giorni dal suo arrivo, una di noi, Armida, si prese una
gravissima polmonite. Non vi era riscaldamento sufficiente: poche coperte di cascame di cotone, non vi
era facilità di far venire un medico; c'era per fortuna il telefono e per mezzo di esso si chiedevano
consigli del caso al medico: comunque andò bene lo stesso ed Armida guarì. Si ammalò anche un
bambino di quattro anni e si rese necessario il ricovero in ospedale a Varese. Non essendoci altro
mezzo (l'automobile non poteva salire perché la neve alta 70-80 cm. non veniva spalata da nessuno
sulla strada lunga 6/7 Km.), il piccolo fu messo in uno zaino, coperto bene e portato a spalla da uno dei
giovani. Lo accompagnò l'allora direttrice di quella colonia, Zaira Spreafico" (Ricordi di Teresa Pitteri, in APL).
Gli ospiti erano bambini orfani, abbandonati, traumatizzati dalle vicende belliche che avevano coinvolto
tragicamente i loro familiari. In un primo tempo il gruppo era di circa 25 bambini poi in breve arrivarono a
80 e, durante l'estate, raggiunsero il numero di 250, poiché altri ragazzi, finita la scuola, andavano a
Cugliate a passare le vacanze. Inoltre un gruppo di ragazzi e giovani risiedevano nella colonia e aiutavano le
sorelle nei lavori di casa più pesanti. Questi erano giovani fascisti salvati dai campi di concentramento e
colpevoli di adesione al fascismo oltre che di qualche altro reato. I giovani furono affidati in custodia dal
Tribunale a Don Natale Motta e si mantenevano aiutandolo in qualche modo. Questo "esperimento" di Don
Natale fu definito da alcuni "Prigione senza sbarre".
I contatti della comunità di Vedano con le sorelle impegnate a Cugliate furono frequenti, e ci fu un certo
andirivieni di persone e di notizie. Clara fece numerose visite della durata di alcuni giorni al "distaccamento"
della comunità. Don Luigi mantenne una certa comunicazione epistolare e telefonica e, qualche volta fece
loro visita. Ecco il racconto di una di queste visite:
"Don Luigi veniva ogni tanto a rincuorarci. Un giorno di inverno in cui era caduta tanta neve nel
venire su da noi perdette la strada e tribolò per più ore con un freddo intenso. Arrivò lassù esausto e si
sentì molto male. Ma appena ripresosi, dopo le nostre affettuose cure, si mostrò felice di rivederci e non
volle dar peso alla sua fatica e passò a dirci tante cose edificanti. Egli ci assicurava che pregava molto
per noi, anche di notte, perché sapeva in quale ambiente pericoloso dovevamo vivere" (Ricordi di Teresa Pitteri, in APL).
Le visite di Don Luigi erano davvero desiderate e sembravano annullare la solitudine e la distanza dal
resto della comunità:
"Quando veniva a farci visita a Cugliate, dove eravamo in poche, a volte isolate, perché le frequenti
nevicate interrompevano ogni comunicazione, sembrava volerci portare, con la sua venuta, tutta la
comunità" (Ricordo di Dina Viscardi, in APL).
Don Luigi espresse tutto il significato dell'esperienza di Cugliate nella lettera indirizzata a una sorella:
"Sono contento che l'andamento di Cugliate va avanti discretamente bene, nonostante le molte
difficoltà anche materiali. Ho visto con piacere, quando sono venuto l'ultima volta, che lei si disimpegna
molto bene e che il Signore le dà la grazia di poter riuscire secondo i bisogni; quindi abbia molta fede e
grande fiducia nell'aiuto di Dio che saprà far trionfare in lei il merito della ubbidienza. Cugliate per me è
un vero miracolo. Tutte vi ho viste contente e ripiene di carità generosa e vivace. E' per me una delle più
belle consolazioni perché vedo che poco a poco viene a compiersi il nostro grande ideale. Non è vero
dunque che si è in mano della Provvidenza che tutto pensa, persino a darci delle belle consolazioni? Lo
spirito degli apostoli e la carità dei primi cristiani le sembrano cose di poco conto? Evviva dunque
Cugliate, ma prima evviva Vedano come fonte e fondamento di ogni bene. Ora manca solo di divenire
santa e presto santa e grande santa. Auguri adunque" (Lettera di don Luigi a Tranquilla Airoldi, in APL).
Il 29 ottobre del 1947 l'attività di Cugliate fu trasferita a Campo dei Fiori, in provincia di Varese. Le
condizioni della casa erano migliori della precedente, inoltre, allontanandosi il periodo bellico, anche il
tenore di vita andava man mano elevandosi nella soddisfazione dei bisogni essenziali.
Le sorelle si impegnarono in questa attività fino al 14 aprile 1949. Le ultime a lasciare Campo dei Fiori
furono Luigina Frigerio e Teresa Pitteri. La casa fu affidata poi a una congregazione di suore.

Re: La colonia Maino di Cugliate

Inviato: mer giu 30, 2010 4:56 pm
da paoric
Grazie per il contributo Gigi! :okboy: