A partire dalla fine del 1700 la zona compresa tra il lago Maggiore e il lago di Lugano fu oggetto di parecchi studi grazie alla grande varietà di terreni in un'area relativamente piccola.
In questa sezione inserirò una serie di documenti che si possono liberamente consultare o scaricare da internet, basta avere la pazienza di andarseli a cercare...
Quindi non credo di creare problemi di copyright all'admin.
Mi limiterò ad una semplice presentazione, astenendomi da qualsiasi commento, non essendo io un esperto in materia.
La cosa migliore credo sia quella di partire da una cartina della zona, e in particolare dalla carta geologica d'Italia e relative note illustrative del 1939, anche se forse questo significa partire dalle conclusioni (per il resto cercherò di seguire l'ordine cronologico).
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Fonte I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
Geologia delle nostre valli
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Re: Geologia delle nostre valli
Questo è un estratto dal già linkato Viaggio ai tre laghi dell'Amoretti.
Questa è la sesta edizione del 1824, ma la prima edizione è del 1794.
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Re: Geologia delle nostre valli
Estratto da:
Rapport fait à l'Institut national, par le Citoyen Dolomieu, Ingénieur des mines, sur ses voyages de l'an V et de l'an VI.
Journal des mines, N°. 41 - 1797
Ho attraversato il Lago Maggiore per andare a giudicare una questione sottomessa da qualche anno alla mia decisione, la quale si era creata tra un esperto mineralogista francese e uno scienziato italiano, il quale ha reso il suo nome celebre grazie a nuove sostanze di cui ha arricchito la mineralogia. Padre Pini ha negato l'esistenza di un vulcano spento che Fleuriau de Bellevue pensava di aver scoperto al centro del gruppo di montagne che occupa lo spazio tra il lago di Lugano e il Lago Maggiore. L'esame delle circostanze locali mi ha lasciato quasi nella stessa indecisione nella quale mi avevano posto gli scritti dei due contendenti; e anche se alcuni motivi (dati piuttosto dalla difficoltà di spiegare, diversamente che dall'azione dei vulcani, la situazione propria di talune sostanze e il loro aspetto equivoco, che da caratteri realmente distintivi) mi fanno credere che l'equilibrio dovrebbe pendere a favore del francese, non oserei dare un giudizio formale, in quanto è difficile la decisione di alcuni problemi geologici, anche se tutto quanto li riguarda è circoscritto in un piccolo spazio; tanto i prodotti d'acqua a volte hanno rapporti con quelli modificati dagli agenti vulcanici; altrettanto sono misteriosi e ambigui i processi utilizzati dalla natura per la formazione di alcuni paesi, e infine, altrettanto diversi sono gli effetti delle sue opere successive.
Rapport fait à l'Institut national, par le Citoyen Dolomieu, Ingénieur des mines, sur ses voyages de l'an V et de l'an VI.
Journal des mines, N°. 41 - 1797
Ho attraversato il Lago Maggiore per andare a giudicare una questione sottomessa da qualche anno alla mia decisione, la quale si era creata tra un esperto mineralogista francese e uno scienziato italiano, il quale ha reso il suo nome celebre grazie a nuove sostanze di cui ha arricchito la mineralogia. Padre Pini ha negato l'esistenza di un vulcano spento che Fleuriau de Bellevue pensava di aver scoperto al centro del gruppo di montagne che occupa lo spazio tra il lago di Lugano e il Lago Maggiore. L'esame delle circostanze locali mi ha lasciato quasi nella stessa indecisione nella quale mi avevano posto gli scritti dei due contendenti; e anche se alcuni motivi (dati piuttosto dalla difficoltà di spiegare, diversamente che dall'azione dei vulcani, la situazione propria di talune sostanze e il loro aspetto equivoco, che da caratteri realmente distintivi) mi fanno credere che l'equilibrio dovrebbe pendere a favore del francese, non oserei dare un giudizio formale, in quanto è difficile la decisione di alcuni problemi geologici, anche se tutto quanto li riguarda è circoscritto in un piccolo spazio; tanto i prodotti d'acqua a volte hanno rapporti con quelli modificati dagli agenti vulcanici; altrettanto sono misteriosi e ambigui i processi utilizzati dalla natura per la formazione di alcuni paesi, e infine, altrettanto diversi sono gli effetti delle sue opere successive.
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