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Il Mago di Ghirla...storia di una leggenda e di una via!!

Raccontiamo in questa sezione, le storie più particolari della nostra Valle sia di oggi che di ieri....

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paoric
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Il Mago di Ghirla...storia di una leggenda e di una via!!

Messaggio da paoric »

UNA VIA, UNA STORIA: " CA' DEL MAGO"
«Ma come hanno potuto chiamarla Via Ca' del Mago?!» mi diceva anni fa una anziana signora che tra l'incredulo ed il seccato si era vista costretta a cambiare l'indirizzo da Via de Grandi in Via Ca' del Mago, nuova denominazione evidentemente tutt'altro che di suo gradimento.
Effettivamente anche a me è capitato più volte di dover ripetere il nome della via e talora mi sono rifugiato nella compitazione del nome o in un più generico "Del Mago", che sembra evocare più un cognome che un luogo fiabesco.
Bisogna però ammettere che un toponimo di tale risonanza conferisce al luogo e di conseguenza alla strada una particolarità che ben poche altre vie di paese o città possono vantare, in quanto normalmente dedicate a località o personaggi noti a livello nazionale: Via Roma, Via Garibaldi ... e Via .. discorrendo.
Nasce quindi più facilmente il desiderio di conoscere il perché di tale intitolazione voluta dall' Amministrazione Comunale una trentina di anni fa.
Due sono i personaggi che incontreremo in questa breve storia e precisamente la Vira ed il Gori. All'inizio del secolo scorso, la loro abitazione era l'unica esistente tra il Pre-Gericc e la Croos: casa benedetta dal Signore in quanto poteva godere della vicinanza di una sorgente d'acqua limpida.
Dell'Elvira (detta Vira) si sa solo che era di piccola statura e che muore tre il 1945 ed il 1950.
Il Gregorio (detto Gori), che era un omone e lavorava alla ceramica di Ghirla, aveva la passione della frutticoltura.
Sempre ben curato, il frutteto del Gori faceva bella mostra di sé situato com'era lungo l'erto pendio che dal retro della casa saliva verso monte.
Per i bambini, sempre un po' affamati e gioiosi di fare qualche dispetto, quel ben di dio doveva rappresentare un' attrazione fatale.
Il Gori ben lo sapeva ed era guardingo.
Ad ogni assalto alla sua proprietà rispondeva con una sceneggiata che chissà quante volte si sarà ripetuta in quel palcoscenico di vita: urla, gesti rincorso e forse anche qualche bastonata (quest'ultima più frutto della mia immaginazione che non di precise informazioni), insomma tutto quanto poteva servire per spaventare gli intrusi.
Solo che, urla oggi, gesticola domani, fai la faccia cattiva nel tempo in cui la televisione non esisteva e a farla da padrone nei racconti dei nonni, zii e parenti tutti, erano orchi, streghe, folletti e maghetti, ecco che inevitabilmente al povero Gori fu appioppato il soprannome di "MAGO". E da lui alla "CASA" il passo è stato breve.
Per tornare ai nostri giorni:
del frutteto non c'è più traccia
anche la casa del "Mago" non esiste più
ma il Gori è certamente ancora lì, invisibile, forse seduto accanto alla sua sorgente d'acqua fresca, e vigila su chi andando e venendo dalla sua strada, ad ogni ingresso od uscita, si sofferma a leggere quel bel cartello "Via Ca' del Mago".
Marco 2011
Ceramica-1920.jpg
Via-cà-del-mago.jpg

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Desidero ringraziare Marco (non ho il cognome) che sabato 18 Giugno in occasione della serata su Ghirla mi ha portato questa bella e simpatica storia. Oggi ne sappiamo di più!


Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
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