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ARDENA 1612

Raccontiamo in questa sezione, le storie più particolari della nostra Valle sia di oggi che di ieri....

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gianfranco
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ARDENA 1612

Messaggio da gianfranco »

Credo che sia noto a molti la storica devozione dei credenti di queste valli per la Madonna del campaccio di Ardena; penso, nonostante i tempi, che siano ancora attuali i pellegrinaggi verso Ardena, in particolare nel mese di maggio.
Le origini di questa devozione sono molto lontane nel tempo, risalgono al ‘500.
Il manoscritto che allego, anche se molto parziale, descrive l’indagine conoscitiva, ordinata dal Vescovo di Como, nei primissimi anni del ‘600, per indagare sui miracoli presunti o reali , che venivano dichiarati dai fedeli del territorio, in seguito alla visita e alla preghiera di fronte ad una piccola cappella nel territorio di Ardena nella quale era dipinta l’immagine della Madonna.

“ 1612 Adì ultimo del mese di settembre il Reverendissimo Gio.Battista Marchetto canonico et ….. foraneo di Valcuvia e Val Marchirolo et anco in’eguale parte come speciale delegato di …….. Monsignore Reverendissimo Vescovo di Como, si è conferto, per essere di quanto gli viene ordinato insieme con me stesso Notaro infrascritto, et alla presenza ancora del Reverendo Don. Paulo Nolini Rettore della Chiesa parrocchiale di S. Pietro del luogo di Lavena, alla capeletta della Beata Vergine del campallo posta sopra la montagna, nel territorio di Lavena, vicina al borgo d’Ardena, et membro di detta parrocchiale di Lavena, quale capeletta si è ritrovata essere con una figura della Beata Vergine in fronte depinta sopra il muro et fachiata di detta capelleta , et dalla parte destra Santo Bernardo, et dall’altra la figura di S. Antonio et è con una voltina sopra avanti quale è stato messo un pezzo d’una tavola con un frontale avanti et una tovaglia sopra detta capelletta è di larghezza de brenta 3et di longhezza brenta 4 coperta con piote.
Si è ritrovato averci posto una lanterna quale si mantiene ale volte accesa …. nelle feste et li giorni di sabbato.
Vi si è ritrovato anco una casseta per l’elemosine.
Di più si sono ritrovate le …. robbe quali sono state d’altro tempo in fà da persone pie sono state offerte alla detta Beata Vergine. (…)"

Segue l’elencazione di oggetti lasciati per devozione e per ringraziamento a fronte di grazie ricevute. Quindi il documento prosegue con la relazione relativa alla raccolta di informazioni e testimonianze circa i supposti miracoli.
Purtroppo la grafia è poco leggibile, almeno per me, se riesco ad interpretare qualche brano interessante lo proporrò certamente.

Riferimenti archivistici: Archivio Storico della Diocesi di Como- Centro studi Nicolò Rusca – Sezione Visite Pastorali
Allegati
Foto 108.jpg


gigilugi
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Re: ARDENA 1612

Messaggio da gigilugi »

Grazie per questi meravigliosi documenti che ci offri.
Riferirò anche ai miei genitori che si sono sposati proprio ad Ardena nel '67.

Non sarebbe male riuscire a decifrare qualcosa sulle testimonianze circa i supposti miracoli
ghe voeuren i garun

12 settembre 1993 - 20 maggio 2012 - One Love
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paoric
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Re: ARDENA 1612

Messaggio da paoric »

Mi associo ai complimenti...ed anch'io vorrei saperne di più sui miracoli di Ardena.
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
mondrian
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Re: ARDENA 1612

Messaggio da mondrian »

Qualche profilo storico,dall' Archivio di Stato di Varese

Ardena e Marzio facevano parte anticamente del priorato di Lavena, inseriti nella pieve di Agno fino al 1633, quando, elevata la chiesa di Marchirolo a prepositura, passarono alla nuova pieve di Marchirolo (Buzzi 1990). Ardena fu separata dalla parrocchia di Lavena, divenendone vicecura, nel 1715, a opera del vescovo Giuseppe Olgiati (Visita Ninguarda 1589-1593, note). Nello stato di tutte le chiese parrocchiali della città e diocesi di Como, spedito dal vescovo Giambattista Mugiasca al governo di Milano nel 1773, i redditi del viceparroco risultano derivare denaro pagato dalla chiesa per lire 180; da denaro pagato dalla comunità per lire 350; da emolumenti di stola per lire 12 (Nota parrocchie diocesi di Como, 1773). Nel 1788, nella pieve di Marchirolo, la viceparrocchia dell'Assunta di Ardena era di patronato della comunità e contava circa 95 anime (Sistemazione parrocchie diocesi di Como, 1788). La chiesa della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo di Ardena è attestata alla fine del XVIII secolo come viceparrocchia nella pieve e vicariato di Marchirolo territorialmente compreso nel ducato di Milano (Ecclesiae collegiatae 1794). Lavena fu eretta probabilmente in vicaria foranea all'inizio del XIX secolo. Secondo quanto si desume dal confronto con la “nuova divisione dei distretti compresi nel regno d’Italia e spettanti alla diocesi di Como per le scuole normali”, compilata nel 1816, il vicariato di Lavena comprendeva le parrocchie di Lavena; Marzio, Saltrio e la viceparrocchia di Ardena (Distrettuazione pievana diocesi di Como, 1816). Ardena fu eretta parrocchia con decreto 17 novembre 1886 del vescovo Pietro Carsana, con territorio smembrato da Lavena, nel vicariato foraneo omonimo (decreto 17 novembre 1886) (Registri protocollo diocesi di Como 1886).
Nel 1901, all'epoca della visita pastorale del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo, della rendita netta del beneficio parrocchiale non è rilevato lo stato, in quanto amministrata dal subeconomo. Entro i confini della parrocchia di Ardena non si avevano né chiese né oratori al di fuori della parrocchiale. Nella chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta di Ardena si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento, sia maschile che femminile. Il numero dei parrocchiani era 150 (Visita Valfré di Bonzo, Vicariato di Lavena). Il vicariato di Lavena fu soppresso con decreto 8 marzo 1963 del vescovo Felice Bonomini. La parrocchia di Ardena, insieme a quelle di Lavena, Marzio, Ponte Tresa, furono assegnate al vicariato foraneo di Marchirolo (decreto 8 marzo 1963) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1963). Con decreto 29 gennaio 1968 per l'istituzione delle zone pastorali nella diocesi di Como, la parrocchia di Ardena fu assegnata alla zona pastorale XVI delle Valli Varesine e al vicariato di Marchirolo (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968); con decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato foraneo A delle Valli Varesine (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).

Il documento che hai pubblicato è una perla,graze :!:
Farò pervenire queste informazioni ad un mio caro amico di Marzio,molto esperto in materia,sperando che possa darci una mano a capire il contenuto.

Saluti!
gianfranco
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Re: ARDENA 1612

Messaggio da gianfranco »

Ho trascritto con un pò di fatica un'altra pagina del documento.

Tra gli oggetti lasciati dai devoti presso la cappella ci sono anche due stampelle per invalidi.
“Si sono ritrovate due scanize o’sia tamole ad uso de stroppiati”
Il rettore della chiesa S. Pietro di Lavena Paolo Nolini, rilascia la sua testimonianza in relazione al miracolo a cui ha assistito.
Giacomo Bettolo, un suo parrocchiano di Ardena , è sofferente da molto tempo per un dolore lancinante ad un ginocchio,tanto da essere infermo, a cui diversi medici e chirurghi non sono riusciti a dare sollievo, il parroco lo sollecita a fare opere di bene e ad andare a pregare alla cappella, fatto questo Giacomo guarisce improvvisamente e totalmente senza più accusare dolori, così lascia le stampelle che era costretto ad usare per potersi muovere presso la cappella a testimonianza del miracolo.
La notizia del miracolo si diffonde e molte altre persone salgono ad Ardena a pregare ottenendo la grazia agognata.

“(…) chiarirò V.S. quanto io so di questo particolare che lei mi ricercate vero, che ritrovandosi molto tempo fa uno Jacomo Bettolo di Ardena, di mia cura, molto travagliato per i molti dolori che sentiva in un genochio e che gli mettevano il spasmo, io per debito mio si come ricerca ad andarci a ministrargli li Santissimi Sacramenti et anco si col di visitarlo et consolorlo … tale lui infermità sono andato più volte a visitarlo e trovandolo io sempre molto tormentato dei grandi dolori, se bene non si vedeva nessuna rottura al detto genochio, et havendomi quest’huomo raccontato di essere andato più volte da diversi medici et chirurghi per rimedio ed avergli usato tutti quei rimedi che gli erano stati proposti, et che non gli avevano mai giovato cosa alcuna, onde quasi si disperava, io perciò lo consolavo esortandolo a sopportare pazientemente tale infermità per amore d’Iddio e che facesse offerte e delle elemosine essendo egli sogetto di buone facoltà e lo esortai pur anco a fare qualche voto o donazione a qualche chiesa; così detto …. essendosi egli … a [/color]quella figura della B. Vergine di detta capelletta del campazzo, come egli mi ha raccontato, et potrà V.S. informarsi et essendosi andato a fare orazione con le solite tamole , che V.S. ha ritrovato alla suddetta cappella , dice che per gratia et intervento di quella B. Vergine che egli fù liberato in modo tale che partito d’indi senza dolori et senza tamole ne mai più ha sentito tali ne altri dolori in detto genochio et questo sarà a duoi mesi che successe tale caso che egli ricevette tale gratia; onde sendosi sparsa tale voce sono puoi concorse molte persone et dal paese de …. et d’altre parti a quella …. onde anco intendo che molti altri devotti ne hanno ricevuto gratia”
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