Tutto è incominciato di buon ora questa mattina, leggendo on-line su google libri di Carlo Amoretti :“Viaggio ai tre laghi – Maggiore, di Lugano e di Como e ne’ li monti che li circondano” dove al capo XIV la seguente frase mi ha incuriosito:
“Da Varese, adattandone la strada, si potrebbe andare poco meno che in piano sempre presso al letto dell’Olona, sino a Gana, indi si costeggiano il Laghetti di Gana, daddove con dolce salita si percorre la valle Marcolina, e si discende a Ponte Tresa; ma ora, non eseguendosi l’indicata strada, per la via di Biumo giugnesi a Induno, e invece di continuare a destra, piegasi a sinistra, e si sale a Frascarolo, villa ove nacque il Pontefice Pio IV de’ Medici di Meregnano.”
Dunque un Papa nato in Valganna??? ma dove???
La prima ricerca è partita per capire quale paese fosse Frascarolo e dopo un paio di tentativi andati a buca (c’è un comune di Frascarolo in provincia di Pavia, ma ovviamente non poteva essere questo…) sono arrivato a capire che il luogo è il Castello di Frascarolo, sopra Induno Olona.
Il castello di Frascarolo, di proprietà della Badia di San Gemolo fino al XVI secolo, a tutti gli effetti parte integrante della Valganna (seppur collocato ora nella Valceresio), salì agli onori delle cronache nel 1160 quando si prestò a rifugio per l’arcivescovo Oberto I da Pirovano, inseguito dai nemici milanesi. Intorno al 1478, per opera di Lionello da Correggio, si avviarono una serie di significative trasformazioni edili per conferire una parvenza più signorile all’edificio, di cui in seguito si occupò la famiglia Sforza.
Il periodo più nero fu esattamente cinquecento anni fa quando, alla fine di novembre del 1511, venne dato alle fiamme dalle truppe svizzere che invasero la Valganna e i dintorni. Dopo un primo restauro, commissionato da Giovanni Maria Sforza, i diritti furono passati a Gian Giacomo Medici, marchese di Marignano detto il Medeghino e fratello di Gian Angelo (il futuro Papa Pio IV). Nel 1547 furono avviati importanti lavori di sistemazione che nel 1548 riguarderanno in particolare la torre i portici e le stalle, commissionati al maestro Fabiano Bossi di Gazzalino.
La seconda ricerca si è ovviamente indirizzata verso il pontefice Pio IV ovvero Gian Angelo Medici di Marignano nato in realtà a Milano il 31 marzo 1499 e morto a Roma il 9 dicembre 1565 – 224° pontefice della chiesa cattolica, eletto il 25 dicembre 1559 e incoronato il 6 gennaio 1560 – Non proprio uno stinco di santo: già padre di tre figli ed eletto pontefice al termine di un concilio in “odore di simonia” come indicato nella biografia scritta da Sergio Redaelli.
Tuttavia, nonostante queste premesse e solo sei anni di pontificato, viene ricordato come un pontefice che ha saputo cambiare il volto di Roma, finanziare opere ed enti sociali, bonifiche e importanti lavori pubblici e commissionare artistici lavori a Michelangelo. Nonostante questo, proprio Lui fu il pontefice che diede l’infelice ordine di “mettere le braghe” ai nudi presenti nel "giudizio universale" affrescato nella Cappella Sistina.
Dal fratello Gian Giacomo, morto nel 1555, ereditò i feudi di Marchirolo, Bosco, Grantola, Dumenza e Voldomino e fu commendatario della Badia di Ganna, grazie a questo, riuscì ad impossessarsi del castello di Frascarolo e dei suoi vigneti circostanti, proprietà tuttora mantenuta dai discendenti
Oltre a Gian Angelo Medici, il futuro Papa Pio IV, in questo castello visse anche la sorella, Margherita Medici di Marignano, futura sposa di Gilberto Borromeo e madre di San Carlo Borromeo, che con molta probabilità trascorse in questo luogo alcuni periodi della sua giovinezza.
