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La Ceramica "Vecchia Ghirla"

Raccontiamo in questa sezione, le storie più particolari della nostra Valle sia di oggi che di ieri....

Moderatori: lampo, quilla, Parsifal, gigilugi

Ivan B.
Messaggi: 14
Iscritto il: dom mag 13, 2007 2:50 pm
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La Ceramica "Vecchia Ghirla"

Messaggio da Ivan B. »

Salve a tutti!
Mi sono iscritto recentemente, ma è da un po' che frequento il forum, sempre con piacere perchè è fatto molto molto bene.
Non abito più in Valganna dal 1993. Coi miei genitori abitavamo a Ghirla, nel condominio Aria Aperta.
Quando andavo alla scuola Media di Ghirla ho avuto la fortuna di seguire attività didattiche riguardo la ceramica, tradizione delle nostre zone ed in passato particolarmente a Ghirla. Ho tenuto, di quegli anni, una storia della ceramica di Ghirla, che avevamo elaborato a scuola con il pittore Talamoni, come d'altronde il pannello in ceramica che abbiamo dipinto e che da allora è esposto all'entrata del paese.
Siccome su questo forum c'è moltissimo materiale storico, mi avete dato voglia di condividere questo piccolo scritto sulla ceramica di Ghirla. Lo trascrivo qui con due foto, ma se è possibile (vediamo cosa ne pensa paoric) si potrebbe fare un link per scaricarlo in formato PDF. :)

La ceramica « Vecchia Ghirla »
Cenni storici


1.jpg
La ceramica “Vecchia Ghirla” ha avuto origine nel lontano 1700. Tuttavia solo relativamente ai primi anni del 1800 si hanno, in merito, dati certi che fanno derivare la ceramica di Ghirla dalla ceramica di Campione d’Italia.
Soltanto nel 1825, però, nacque una vera fabbrica, per merito di Paolo Alessandro Righini nativo di Fabiasco; si produceva una “maiolica nera”, o “terra naturale” chiamata “radica”.
Verso il 1837 il successore del Righini, Giovanni Bettoli, ottenne dalla fabbrica di Campione alcune ricette per produrre la “terraglia dolce” (chiamata così per i componenti e per le basse calorie di cottura: 970 / 980°C contro i 1200°C della “terraglia forte”). Incominciò così la creazione dei famosi pezzi, i cui ingredienti, quarzo, calcare e argilla, venivano ricavati dai torrentelli e dalle vene naturali del terreno collinoso del luogo. Quando Campione importò dalla Germania l’argilla “a cottura bianca”, anche Ghirla utilizzò tale materiale e si ebbero alora pezi privi di macchie gialle, dovute all’ossido di ferro esistente nelle materie prime locali. L’antica produzione delle radiche smaltate a base di piombo di stagno riguardava solo vasellame povero, per la conservazione di alimenti; in seguito, con la proibizione dei prodotti usati per la colorazione (manganese), dichiarati nocivi alla salute, la produzione divenne prevalementemente artistica.
I manufatti, servendosi degli stampi del 1700, ne riproducevano le vecchie forme, decorate però secondo il gusto dell’epoca, con l’inserimento di motivi ispirati alla tipologia della maiolica faentina del 1400.
Al Bettoli si sostituì fino al 1868 Ferdinando Perucchetti, ma la produzione mantenne le stesse caratteristiche. Antonio Verda, originario di Campione, acquistò la fabrica nel 1868 e la condusse fino al 1892. Fu continuata, in quel periodo, la produzione di terraglia con lavorazione a mano, su torni di legno e cottura in forni quadrati chiamati “muffole a fiamma dritta”, funzionanti a legno e carbone.
Nel 1892 il Verda cedette l’opificio a Carlo Ghisolfi, nativo di Varese, che introdusse la lavorazione a macchina con modelli di gesso, cottura in forno rotondo “a fiamma rovescia”, funzionante con carbone a lunga fiamma e a legna (sistema inglese).
A differenza dei precedenti forni, i nuovi forni avevano pareti dallo spessore di circa 80 cm, per consentire l’isolamento della bassa temperatura esterna, un diametro di 5 m e un’altezza di 5, 5 m. Funzionavano alternativamente. I prodotti venivano siglati a mano e presentavano il cosidetto “bordo a foglia” che fu poi uno dei motivi conduttori della produzione.
Dal 1910 i pezzi venivano esclusivamente siglati a mano, ma venivano stampigliati a l’uso inglese con un marchio riportante in un ovale la scritta “GHIRLA”.
Immagine
logoghirla.jpg
Spesso, unitamente allo stampiglio, compariva la sigla o la firma del decoratore; felici esiti decorativi erano poi ottenuti dall’accostamento di magnese, bruno, verde e giallo ossido. Al padre, nel 1935, succedette l’omonimo figlio Carlo, ultimo erede della bella tradizione artistica, educato alla tecnica della ceramica fin dalla sua giovinezza, durate la quale era stato anche in Inghilterra. Questi diede un notevole impulso alla fabbrica, soprattutto a livello artistico.
Durante la sua conduzione, infatti, gli studi e le ricerche della fabbrica portarono alla scoperta del famoso “bleu di Ghirla” che diveniva tale al contatto, con colori comunemente usati, di un certo ossido di cobalto importato d’Inghilterra: a livello decorativo questa tinta diede l’impronta caratteristica a tutta la produzione classica.

Si era intanto sentito il bisogno di istituire una scuola di decorazione che, aperta nel 1932, rimase attiva fino al 1935, tenuta e condotta dal pittore Giuseppe Talamoni di Varese, in collaborazione con il Ghisolfi e il decoratore Brunelli. Ogni genere ceramico di quest’ultima produzione presenta una finitura curata, vernice compatta e brillante, decorazione ora alleggerita e con pochi colori, ora cromaticamente intensa e ricca di decori, completata con filettature.
Secondo il gusto e le tendenze affermatesi nell’opera, dalla ceramica Ghisolfi uscirono: cornicioni ornamentali come quelli della villa Menotti a Gaggio, capitelli anche policromi per monumenti funerari, piatti da pareti di dimensioni anche notevoli, anfore di tipo greco, albarelli (vasi per unguenti usati in farmacia).
Il “bleu” non fu più prodotto dal 1950 (o 1951), da quando cioè la famiglia Ghisolfi cessò l’attività di tipo artigianale. Da allora la ceramica artistica chiuse definitivamente i battenti, celando per sempre in uno scrigno d’oro i suoi segreti, che nessuno potè, ne potrà più ritrovare.
Della produzione non restano che frantumate raccolte private, divenute preziose e rivalutate come esmpi di un’arte nostrana irripetibile, conosciuta anche oltre confine. Del’antica fabbrica non rimasero a lungo che pochi ed “indiscussi” ruderi, che divennero poi, nella seconda metà degli anni ’90 un condominio.

Negli anni ’91-93, i ragazzi della scuola media di Ghirla, grazie all’iniziativa dei loro professori e con l’aiuto del pittore Talamoni, realizzarono il pannello “commemorativo” della ceramica “Vecchia Ghirla”, posto all’entrata del paese. Un lavoro appassionante, svolto durante “l’ora di ceramica”, un corso dove si imparava sia la storia della ceramica che l’arte di lavorare l’argilla col tornio e con le mani. Ciò permise di trasmettere il patrimonio artistico e artigianale della nostra valle ai ragazzi di allora... un’iniziativa che ora è solo un ricordo, la scuola media essendo chiusa già da un po’ di anni.
2.jpg
P.S. Le foto non sono un granchè perchè sono fotocopie che ho scansito


lampo
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Iscritto il: sab nov 05, 2005 12:38 am

Messaggio da lampo »

beh, che dire....
da parte mia ti ringrazio perchè della ceramica di Ghirla non conoscevo la storia, solo qualche accenno.
Sono sicuro che il tuo contributo sarà molto apprezzato anche da tutti gli altri utenti
paoric

Messaggio da paoric »

Apprezzato SI MOLTO!!! Grazie, quando avevo visto la tua registrazione con località Nizza mi sembrava MOLTO strano che ci fosse un utente da lì...invece...bellissimo contributo, mi hai anche dato spunto per saperne ancor di più!!! Grazie ancora.

Paolo R.

ps il tuo avatr è un MITO :lol:
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quilla
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Località: Ganna

Messaggio da quilla »

Ciao Ivan, benvenuto e grazie per il contributo! La storia della ceramica di Ghirla è senz'altro molto importante per la nostra valle. E' veramente bello anche il ricordo del lavoro dei ragazzi della scuola media.....
Magari troveremo altre informazioni su questo interessante argomento...
dennykobra
Messaggi: 695
Iscritto il: mer giu 14, 2006 10:17 am
Località: Luino

Messaggio da dennykobra »

Benvenuto anche da parte mia e grazie per l'interessantissimo contributo. É un aspetto di Ghirla che non conoscevo e che ho scoperto con molto interesse, pur non abitandoci. Ma Ghirla è per me il mio "oratorio", avendo passato tanto tempo libero presso la Stazione, essendo stato mio papà Capostazione dal 1982 al 1999
Ivan B.
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Iscritto il: dom mag 13, 2007 2:50 pm
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Località: Albi (Francia)

Messaggio da Ivan B. »

Grazie ragazzi per l'accoglienza!

Infatti ci sarebbe da esplorare ancora parecchio riguardo la ceramica di Ghirla. Quando ero alle medie, il pittore Talamoni, che aveva lavorato per la produzione artistica della ceramica, ci aveva raccontato un po' di cose. Non so però se questo signore sia ancora vivo, era già anziano nel 1991-1992, aveva più di ottant'anni. Abitava a Cuasso al Monte, bisognerebbe vedere se ha figli o nipoti a cui avrebbe trasmesso documenti...
Una famiglia che potrebbe avere informazioni o documenti è la famiglia Ghisolfi, ma ritrovare eredi non è per niente cosa facile.
Forse in comune hanno conservato qualcosa, non si sa mai, anche se sembra poco probabile.

Per quanto riguarda la scuola di pittura e di ceramica artistica fondata a Ghirla negli anni 30, si trovava in una villa, che esiste tuttora, dopo l'ex Piccolo lago (venendo da Ghirla), sulla sinistra, al livello della curva, se non sbaglio. E' una villa signorile dei primi del '900, bianca, con due colonne che inquadrano la porta.

Alcuni esempi della produzione ghirlese si possono vedere al museo della badia di Ganna e mi è anche capitato di trovare piatti o vasi decorativi con il mitico blu di Ghirla, in vendita su e.bay a prezzi compresi tra i 150 e i 300 € !! Ciò dimostra che difatti la produzione ghirlese rimane molto apprezzata dai collezionisti sia a livello nazionale che internazionale, dato che un oggetto in vendita si trovava in Inghilterra.

P.S. E' si paoric, il mio avatar è un mito, che malgrado la frizione e il tubo di scappamento da cambiare, guido con piacere appena posso! :wink:
ilnani
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Iscritto il: mar gen 16, 2007 8:20 pm

Messaggio da ilnani »

ciao e benvenuto
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Ivan B.
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Località: Albi (Francia)

Messaggio da Ivan B. »

Grazie ilnani per queste foto! Un bel piatto! Sapresti di che anno è ?
La tua è un'ottima idea: le persone del forum che posseggono oggetti provenienti dalla ceramica di Ghirla potrebbero proporre alcune foto, così da fare una gallery sulla produzione artistica.
roby68
Messaggi: 330
Iscritto il: sab dic 23, 2006 10:58 pm
Località: cugliate fabiasco

Messaggio da roby68 »

Ciao e benvenuto anche da parte mia :D :D :D Tu pensa che anche io non sapevo fino ad oggi, dell'esistenza di una ceramica di Ghirla che ha prodotto dei piccoli capolavori!!!! Quindi grazie, per avermi permesso di conoscere un'altra bella storia della nostra valle!!! ciao ciao
robysessantotto- Se ascolto......dimentico
Se guardo......imparo
Se faccio........capisco!
(Anonimo Cinese)
tom
Messaggi: 162
Iscritto il: dom apr 22, 2007 11:05 pm
Sesso: m
Località: milano ma spesso a GHIRLA

lavoratori della ceramica

Messaggio da tom »

ciao a tutti vi allego una bella foto dei lavoratori della ceramica, secondo me è degli anni '20.

il baffone è presente anche in un'altra foto di questa sezione, mi sa che era il boss!
operaidellaceramica1920.jpg
ciao

Tommaso
milanes61
Messaggi: 663
Iscritto il: ven dic 21, 2007 8:45 pm
Località: Milano - Ghirla

lavoratori della ceramica

Messaggio da milanes61 »

Ecco i nomi, come riferiti da mio padre:
Da sinistra:
-Luiseta
-Lina Andreani, sorella di mia nonna.
-el Pepin,
-el Gori (Gregorio) detto mago. A Ghirla c’è ancora la via “ca’ del mago” dove c’era la sua casa e dove viveva insieme a sua moglie Vira (Elvira);
-el Luisin papà della Rita,
-el ziu Cao (Policarpo) Andreani nonno del Luigino Zaffaroni,

Via ca' del mago su Google mappe:
http://maps.google.it/maps?f=q&hl=it&ge ... =addr&om=1
milanes61
Messaggi: 663
Iscritto il: ven dic 21, 2007 8:45 pm
Località: Milano - Ghirla

Messaggio da milanes61 »

1910 circa: La fabbrica della maiolica
1910calaceramicadighirla 1.jpg
Sopra il portone è ancora quasi leggibile (nel 2006), questa scritta:
1824
FABBRICA
DELLA
MAIOLICA

Attualmente questo portone è il n° 2 di via Figini
1824fabbricadellamaiolia2.jpg
1912: carta intestata
1912cartaintestatadellasz3.jpg
1912cartaintestatadellasz3.jpg (12.72 KiB) Visto 14992 volte
flaf
Messaggi: 85
Iscritto il: dom set 02, 2007 3:43 pm
Località: gemonio

Messaggio da flaf »

anche a Cabiaglio c'era una fabbrica di maiolica, forse antecedente a questa ed era molto rinomata ed apprezzata; a casa ho un libretto pubblicato dall'associazione culturale locale che ne riepiloga storia e produzione.
saluti
sarebbe stato meglio morire da piccoli!
milanes61
Messaggi: 663
Iscritto il: ven dic 21, 2007 8:45 pm
Località: Milano - Ghirla

Paga lavoratori della ceramica - 1912

Messaggio da milanes61 »

Distinta dei giornalieri e cottimista della ditta Ghisolfi Carlo Ghirla - Fatta pel 1912
1912stipendiceramicahy9.jpg

[REMOVED]Con eccesso di precauzione ho tolto i cognomi per evitare denunce di violazione della privacy :D o possibili faide della serie "perchè tuo nonno/bisnonno prendeva più del mio??" :lol:
... se sa mai ... [/REMOVED]

Modifica: provo a mettere la versione full, al limite ci fanno cancellare il post :)

.. cavoli, non funziona il carattere barrato [s] [/s]
Ultima modifica di milanes61 il dom gen 13, 2008 7:25 pm, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
paoric
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Messaggi: 12196
Iscritto il: gio gen 01, 1970 1:00 am
Sesso: M
Località: Cugliate Fabiasco

Messaggio da paoric »

Peccato per i cognomi ma non credo ci siano problemi...grazie per le preziose informazioni.
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
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