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Dino Risi in Valganna

Raccontiamo in questa sezione, le storie più particolari della nostra Valle sia di oggi che di ieri....

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Apple Scruff
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Dino Risi in Valganna

Messaggio da Apple Scruff »

Quanto riportato di seguito non è stato di sicuro un fatto storico di particolare rilevanza, però mi sembra ugualmente interessante.

Sapevate che la valle non era sconosciuta al regista recentemente scomparso?


Leggete un pò qui:

Dino Risi era un milanese purosangue e tornava sempre volentieri nella sua città, dove era nato il 23 dicembre 1916 e aveva vissuto fino agli anni 50. L' ultima volta ci era venuto l' estate ' 07, già 91enne, per un incontro con Monicelli organizzato dall' ex assessore Sgarbi. Gli era rimasto affetto per il risotto giallo, per i luoghi e per il liceo Berchet, frequentato dal ' 31 al ' 39, compagni di scuola di Emmer e Lattuada, futuri registi. Passava i pomeriggi nei cinemini, l' Esperia, dove c' era il varietà e il Silenzioso, quando «bigiava» scuola. Fratello dello psicanalista, Nelo, Risi aveva un padre medico che aveva curato Mussolini, una dermatite di donna Rachele e uno zio presidente dell' Umanitaria. Raccontava tranquillo di aver tentato il suicidio: «Andai a 17 anni, con 70 lire, dall' armaiolo per comprare una Beretta, ma non avevo soldi per le cartucce. Così, consigliato anche dal negoziante, tornai a casa e non ci pensai mai più». Seduttore nato (si dice che rubò Anita Ekberg a un grande industriale), a Milano conosce e frequenta il disegnatore Walter Molino, entra al «Bertoldo» di Rizzoli, assiste Lattuada e Soldati nei loro primi film e si innamora perdutamente ricambiato della Valli quando girano «Piccolo mondo antico». Temperamento indipendente, alla scuola elementare di via Corridoni disse alla maestra: «Non seguo religione perché sono libero pensatore». Quando scoppia la guerra Risi è allievo ufficiale: prima va con la famiglia in Valganna ma il 14 settembre ' 43 varca il confine svizzero e fa il medico di campo nel Bernese. Torna in città nel ' 45, si laurea in medicina e gira documentari, uno sulla Baggina e un altro, «Barboni» che vince un premio alla Mostra di Venezia. Poi la storia della sua vita diventa romana, ma in Lombardia accettava di venire anche vecchio e stanco. Ieri il sindaco Moratti ha deciso che sarà dedicata a Dino Risi una strada a Milano affinché anche le nuove generazioni possano ricordarlo per sempre.
(dal sito internet del Corriere della Sera, 8 giugno 2008)


"Ricordo la mia fuga in Svizzera. Con me c’erano Strehler e Livio Garzanti. Insieme a noi lasciava l’Italia anche il Savoia cavalleria. In Svizzera ho vissuto nell’Oberland bernese, a Murren,e lì ho completato i miei studi in medicina, lontano da mia madre che era rimasta in Valganna, ospite in casa di una zia."
(da Repubblica del 5 settembre 2003)


"Da Milano raggiunsi mia madre e le mie sorelle a Ghirla, in Valganna, in provincia di Varese, vicino al confine svizzero. Quel giorno assistemmo a un fuggi fuggi frenetico verso la Svizzera. Da Ghirla passarono anche alcuni squadroni del Savoia Cavalleria. La nostra impressione era che dopo alcuni mesi la guerra sarebbe finita. Poco più tardi sarei finito anch' io nell' Oberland bernese, a Murren, internato militare nella dépendance di una grande albergo. Miei compagni di stanza erano Livio Garzanti e Giorgio Strehler, che si faceva compagnia con una scatola di cartone da scarpe: era il suo teatro."
(da Repubblica del 7 settembre 1993)


Sit beside a mountain stream,
See her waters rise,
Listen to the pretty sound of music as she flies.
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paoric
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Re: Dino Risi in Valganna

Messaggio da paoric »

La conoscevo questa storia, fu ripresa anche dall'eco del Varesotto tempo fa.

grazie ciao Paolo
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
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