Massima elevazione della provincia di Varese, il Monte Lema gode di una certa fama grazie all'esteso panorama visibile dalla sua cima, in realtà un ampio e disteso pratone a dominio del Verbano e del Ceresio.
La caratteristica "negativa", se vogliamo, di questo luogo è l'eccessiva urbanizzazione, data la presenza (oltrechè di un baitone sul lato svizzero da molti anni adibito a ristoro-rifugio) di antenne, stazione metereologica e, recentemente, un piccolo osservatorio astronomico. Una moderna funivia inoltre da diversi anni ha sostituito la vecchia seggiovia. Tutto ciò richiama un grande, benchè civilissimo, turismo che si esprime in varie maniere, con la pratica di hobbies e sport vari. Rimane, tuttavia, sempre una bella salita e una meta di prim'ordine.
Ho scelto, anzichè la classica salita sul lato italiano da Pradecolo, quella sul versante malcantonese da Miglieglia (m.706, da dove parte anche la funivia), che richiede 900 metri di dislivello e un paio d'ore di tempo.
Lasciata l'auto al parcheggio di Miglieglia si inzia a salire per le vie del grazioso borgo, con molte case in pietra, seguendo i primi classici segnali bianco-rosso-bianco e i cartelli indicatori gialli. Si raggiunge quasi subito una strada asfaltata che sale con pendenza moderata tra boschi e prati, con la possibilità tuttavia di adoperare alcune scorciatoie. Finalmente la strada finisce ed inizia il vero e proprio sentiero, che sale in un rado bosco di faggi e betulle.
Gradualmente il bosco di faggi s'infittisce, ma non mancano le zone panoramiche.
Il sentiero interseca in vari punti il percorso della funivia.
Superato il punto più ripido nella folta faggeta si esce allo scoperto, dove ammiriamo tuttavia ancora qualche splendido esemplare di faggio.
Il sentiero inizia ora una serie insistita di zig-zag sul prato con radi cespugli e felci.
Comoda la funivia, eh?
Il lungo zig-zag terminale ha fine proprio dietro al ristorante, nei pressi della cima secondaria, interamente svizzera, su cui è posto l'osservatorio astronomico.
Salendo sulla cima italiana ammiriamo al centro il Tamaro, con le Alpi ticinesi sullo sfondo.
La grande croce, e il gruppo del Rosa sullo sfondo.
Sguardo sul Gradiccioli e il Poncione di Breno.
Sepolto dalle brume il Verbano, dal quale emerge il Monte Limidario (m.2188).
Alpi mesolcinesi, Camoghè (m.2228), Monte Bar (m.1816) e il più vicino Monte Ferraro (m.1493)
Spettacoli indimenticabili della natura...
Il ritorno avviene per lo stesso percorso.
Monte Lema (m.1621)
Moderatori: lampo, quilla, Emi, Parsifal, gigilugi
Monte Lema (m.1621)
Un cretino è un cretino,
cento cretini son cento cretini,
ma diecimila cretini sono una forza storica.
Leo Longanesi
cento cretini son cento cretini,
ma diecimila cretini sono una forza storica.
Leo Longanesi
Re: Monte Lema (m.1621)
Davvero inarrestabile l'attività escursionistica ed i conseguenti reportages fotografici e descrittivi delle zone percorse da parte del "vulcanico" collega di forum Emi..complimenti!
Come nota l'autore la cima del M. Lema, praticamente la prima montagna della catena che, proseguendo e dopo aver superato il Monte Ceneri arriva fino allo Spluga al confine tra le Alpi Lepontine e Retiche.., oltre ad essere panoramicissima anche se forse un "poco" affollata di edifici vari...che però non rovinano affatto la bellezza dei luoghi.. tenuto conto delle necessità turistiche e scientifiche (vedi per es. l'Osservatorio del Campo dei Fiori ed annessi e connessi.) è comunque raggiungibile anche dal versante italiano in particolare, seguendo la via più comoda, dalla loc. Pradecolo a quota 1184, quindi più agevole..ma...
Tutte belle e chiare le foto specie quelle col mare di nuvole verso il M. Limidario (ovest) e quella verso sud a digradare verso le Prealpi....
Grazie e saluti.

Come nota l'autore la cima del M. Lema, praticamente la prima montagna della catena che, proseguendo e dopo aver superato il Monte Ceneri arriva fino allo Spluga al confine tra le Alpi Lepontine e Retiche.., oltre ad essere panoramicissima anche se forse un "poco" affollata di edifici vari...che però non rovinano affatto la bellezza dei luoghi.. tenuto conto delle necessità turistiche e scientifiche (vedi per es. l'Osservatorio del Campo dei Fiori ed annessi e connessi.) è comunque raggiungibile anche dal versante italiano in particolare, seguendo la via più comoda, dalla loc. Pradecolo a quota 1184, quindi più agevole..ma...
Ho raggiunto alcune volte il Lema da Pradecolo, ove sorge anche il Rifugio Campiglio..forse ora purtroppo chiuso..il dislivello non è notevole ma specie in estate la fatica e la sudata...è tanta..arrivare in cima accalorati e vedere all'opposto gruppi di turisti elvetici e germanici ecc. giunti freschi freschi con la funivia o, tempo fa con la seggiovia, effettivamente lasciava un pò perplessi ma tant'è.. è così..Emi ha scritto:Comoda la funivia, eh?

Tutte belle e chiare le foto specie quelle col mare di nuvole verso il M. Limidario (ovest) e quella verso sud a digradare verso le Prealpi....
Grazie e saluti.
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Re: Monte Lema (m.1621)
Passeggiata pubblicata sul blog vacanze di Varesenews -> QUI
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)