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Su e giù per il gruppo di Cuvignone (Valcuvia)

La nuova sezione con la descrizione di passeggiate al di fuori della Valganna-Valmarchirolo !

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Emi
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Su e giù per il gruppo di Cuvignone (Valcuvia)

Messaggio da Emi »

Le cime che sorgono nei pressi del Passo di Cuvignone (m.1035) spiccano per la bellezza dei panorami, specie sul medio bacino del Verbano, e rappresentano una delle maggiori attrattive della soleggiata Valcuvia. Il Leitmotive di queste cime è proprio il panorama sul Verbano, spesso a picco e davvero impressionante.
Essendo facilmente raggiungibili anche con l'auto dal passo stesso (da Cittiglio, o anche da Arcumeggia, Mesenzana e Castelveccana tramite il Passo Sant'Antonio) propongo un lungo anello in saliscendi che permette di visitarle tutte senza troppa fatica e dislivelli limitati. Ma volendo è possibile affrontarle in giornata anche partendo da Laveno, con o senza ausilio della funivia, la quale tuttavia permetterebbe anche la salita al Sasso del Ferro (m.1062), che rimane più isolato e a picco sul lago.
Per l'anello occorrono circa quattro-cinque ore.
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Lasciata l'auto negli spiazzi presso il passo, si scende per circa 100 metri in direzione di Cittiglio, incontrando sulla sinistra una carrareccia sbarrata al traffico veicolare, che percorreremo interamente nel bosco di faggi e betulle fino a una sorta di forcella, denominata Cormeta, con cartelli indicatori e un tavolo da picnic. Seguiamo a destra per la nostra prima cima, che dapprima raggiunge lo spiazzo ormai adibito al lancio di parapendio e deltaplano...
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... con bella vista su Valcuvia, Campo dei Fiori e Lago di Varese.
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Proseguendo per cresta si arriva in breve al Monte Crocetta (m.1113), con meraviglioso panorama sul Verbano, il Rosa e la sottostante bella conca di Vararo.
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Tornati alla forcella si sale in direzione opposta verso la segnalata vetta del Monte Nudo (m.1235), la più alta del gruppo, traversando e risalendo una bella pineta. Alla prima deviazione sulla sinistra si risale infine per la ripida cresta, con qualche facile passaggio roccioso. Si passa accanto a un ripetitore con vista verso il Verbano e il Rosa...
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... poi sempre in pineta si sbocca sulla cima...
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... nei pressi della quale si trova una croce eretta nel 1998, con libro di vetta.
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Il Monte Colonna, in basso Arcumeggia, più a destra la Valcuvia. Si notino sullo sfondo il Piambello, il Poncione, il Minisfreddo e il Martica-Chiusarella.
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Tornati per la terza volta alla forcella, si ridiscende verso il Passo Cuvignone, ma senza raggiungerlo: occorre invece deviare per il bosco a sinistra (indicazioni 3V per Vararo). Si scende con pendenza discreta per il bosco, raggiungendo e traversando in ripida ma panoramica discesa il cosiddetto "costone", un ampio dosso dominato da splendidi prati magri non ancora del tutto colonizzati dalla vegetazione, e belle formazioni calcaree. Seguendo sempre attentamente i segnali si perviene dapprima al grazioso abitato di Vararo e, traversando un bosco in falsopiano, alla carrozzabile per il passo. Si risale un breve tratto per quest'ultima, sino ad incontrare a sinistra i segnali (3V biancorosso e AV gialloverde) per la cresta dei Pizzoni di Laveno.

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Si sale per il bosco raggiungendo il Passo Barbè, quindi sempre più ripidi verso la prima cima dei Pizzoni di Laveno (m.1015), affrontando alcuni facili passaggi rocciosi sul filo della cresta con un panorama entusiasmante.
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La vista che si apre a picco sul sottostante Verbano non merita davvero commenti.
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Anche qui pochi anni fa' è stata eretta una piccola croce con libro di vetta...
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Casere.
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Caldè e la sua "Rocca".
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Al centro, il boscoso Pizzo di Cuvignone domina Castelveccana.
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La lunga traversata dei Pizzoni percorre una splendida cavalcata di cresta in un continuo saliscendi di passi e cime, con frequenti punti panoramici, seppur non all'altezza della prima cima. Il numero delle cime che formano i Pizzoni è imprecisato, chi dice tre chi cinque... Di sicuro sono almeno tre: m.1015, m.1035, m.1115.
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Scendendo al Passo di Cuvignone, traversando sotto il boscoso Monte La Tegia (m.1115), la vista si apre sul Sasso del Ferro e il Mottarone. Da qui in breve si perviene al passo e alla conclusione della splendida e appagante escursione.


Un cretino è un cretino,
cento cretini son cento cretini,
ma diecimila cretini sono una forza storica.

Leo Longanesi
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