Vedo che si è aperta una polemica...se fosse come descritto dalla lettera pubblica da varesenews.it ci sarebbe SICURAMENTE da riflettere. Qualcuno ne sà di più? Ecco il testo.
Egr. Signori,
Ho letto il vostro articolo relativo al completamento dell'illuminazione delle grotte del Remeron in comune di Comerio.
Resto basito dalla palesi imprecisioni nel riportare la notizia, con più di un errore di non poco conto.
Non è vero che il progetto sia stato a costo zero per il bilancio comunale, infatti dei 140.000 eur spesi, 40.000 sono stati stanziati dall'ente locale. Ne sono sicuro perchè fui presente alla seduta consiliare dove venne discusso e deliberato lo stanziamento (oltre un anno e mezzo fa) ed anche perchè presi contatti con l'Ufficio Tecnico comunale che mi spiegò che si trattava dell'importo per il costo dei materiali (solo i materiali!!) mentre i restanti 100.000 erano finanziati sì dall'Ente Parco, e cioè dalla Regione Lombardia.
L'affermazione secondo cui siano state scelte soluzioni tecniche non invasive per la flora e per la fauna mi pare assai discutibile. Avete capito come si sono elettrificate le grotte? E' stato scavato il bosco per oltre 1.300 metri, lungo il sentiero che parte dalla frazione alta di Comerio in località Mattello fino alla Grotta. E' stato interrato un cavo elettrico, con la sua debita tombinatura, sventrando radici, e stradicando piante, con lavori di scasso e di scavo che hanno prodotto cospique colate di fango nei passati giorni di pioggia. Lo scavo è stato sì ricoperto ma lo squarcio nella vegetazione è ben visibile soprattutto nei tratti in alto, quelli più ripidi e prossimi alla grotta.
La posa di un cavo elettrico interrato come una lunga cicatrice nel parco è la soluzione più pulita e non invasiva? Chiunque abbia a cuore il bosco ed il suo stato di naturalità capisce che un generatore fisso, opportunamente silenziato, alimentato a biodiesel ed opportunamente mascherato, sarebbe stato molto meno invasivo che uno squarcio per tutta la lunghezza del sentiero rabberciato in qualche maniera.
Senza considerare che il denaro speso si rivela sproporzionato, sotto almeno due punti di vista.
Da un lato l'obiettivo di dare elettricità alle grotte poteva essere conseguito con una spesa parecchio inferiore. Il denaro risparmiato poteva essere comunque investito per abbellire il territorio del parco in altre istallazioni al servizio dei visitatori. Si sarebbe potuto spendere molto meno della metà per elettrificare le Grotte e utilizzare una discreta sommetta (almeno 70.000 eur) per altre opere nel parco, per esempio lungo il sentiero che porta alle grotte o per installazioni ornitologiche in prossimità della cavità naturale. Noi l'avevamo detto a tempo debito all'Amministrazione comunale ed all'Associazione delle Grotte del Remeron ma non siamo stati ascoltati (vedi volantino allegato). Era il Settembre del 2009, in tempo utile per far buon uso dei soldi pubblici.... ma tant'è.
Dall'altro, si riconosce un grande merito ai volontari che portano turisti e scolaresche a visitare l'antro naturale, ben oltre un migliaio di persone in ogni stagione, ovvero in circa 10 aperture annuali. Per favore: si noti che le grotte sono fruite solo per meno di 20 giorni l'anno, che senso ha predisporre un'installazione quale un cavo elettrico interrato fisso, che più fisso non si può, quando la "luce" resta accesa solo per solo VENTI giorni in ALL'ANNO? (e neanche tutto il giorno, ma solo per il tempo di visita?). E' un evidente esempio di eccesso di spesa, è altrettanto evidente che un generatore, attivo solo per il tempo strettamente necessario avrebbe conseguito lo scopo altrettanto egregiamente, molto più economicamente e con meno devastazione della flora del parco.
Ringraziamo in anticipo il bosco, che digerirà anche questo sgarbo, e coprirà con nuova flora lo scempio della burocrazia locale e regionale.
Sì, perchè ad onor del vero, la risposta che ci fu data un anno fa da chi seguiva la pratica nell'Ente e nelle Associazioni locali fu che, visto che la Regione aveva stanziato tanti i soldi, era meglio spenderli tutti. Meglio un progetto molto costoso che qualsiasi alternativa molto ragionevole.
Con tanti saluti e ringraziamenti ai contribuenti della regione "Virtuosa", che più virtuosa non ce n'è!
Nella speranza che questo punto di vista sia tenuto in considerazione, per una informazione completa, allego alcune foto del bosco ed il volantino di un anno fa, rimasto purtoppo inascoltato.
PS: altre foto ve le mando dall'email personale (
stefano.gamberoni@fmc-ag.com) perchè qui occupano troppo spazio.
Distinti Saluti
25/10/2010 STEFANO GAMBERONI - PRES. ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO "OFFICINA DELLE IDEE