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mio padre ed il presepe di Cugliate

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Pier
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mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da Pier »

Ciao a tutti.
Come molti di voi sapranno, mio padre, purtroppo, è scomparso lo scorso venerdi alle ore 10.30, dopo una lunga e penosa malattia.

Ho deciso, insieme, ad alcuni colleghi di continuare la sua lunga, trentennale tradizione, allestendo il presepe nella chiesa di San Giulio di Cugliate Fabiasco, farò questo, sino a quando avrò la possibilità di restare su questa terra e sino a quando ne avrò la forza.

Ieri, insieme con due colleghi abbiamo tenuto fede alla promessa.

Se volete, potete andare presso la chiesa di San Giulio in Cugliate Fabiasco per verderlo.

Piergiovanni


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paoric
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da paoric »

E' sicuramente un bel gesto, passerò per una visita in chiesa, grazie ciao!
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
lampo
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da lampo »

ci sono stato giusto ieri e il primo pensiero è andato a tuo papà quando ho visto il presepe già allestito. Grazie per aver mantenuto questa tradizione che so non essere solo una tradizione ma molto molto molto di più. Credo di conoscere, in parte, il valore di quel gesto per tuo papà ed ora tale gesto aumenta ancora di più grazie al tuo impegno ( e a quello dei suoi colleghi ).
Per qualsiasi cosa il mio contatto ce l'hai.
Grazie di cuore per ciò che è stato, è e sarà il Natale a Cugliate.
"La parola Italia è una espressione geografica, una qualificazione che riguarda la lingua, ma che non ha il valore politico che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari tendono ad imprimerle".
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roby68
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da roby68 »

Grazie a tuo papà per quello che ha fatto e grazie a te perchè manterrai viva questa bellissima cosa!!! io non sono un grande frequentatore di Chiese, ma il presepe di tuo papà è sempre stato per me il segno tangibile e concreto del Natale nella Chiesa di Cugliate..... quindi una visita..... anzi più di una la farò!!! Grazie ancora, complimenti a te e ai colleghi di tuo papà!!! :okboy:
robysessantotto- Se ascolto......dimentico
Se guardo......imparo
Se faccio........capisco!
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quilla
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da quilla »

Pier, credo che tu abbia fatto una delle cose più belle che potessi fare in memoria di tuo papà. E' sicuramente un modo di sentirlo e farlo sentire ancora presente tra di noi.
Non mancherò di visitare il presepe.... un abbraccio, ciao.
Mary
stampela
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da stampela »

Bravo..ne faccio tanti , piccoli e ogni anno a casa lo faccio diverso.. ma quando li faccio i miei pensieri ritornano a quando ero bembino e rimanevo incantato guardando i miei genitori mentre facevano il presepe, quella magia mi accompagna ancora oggi e mi avvicina al Natale sempre con emozione e un grande dispiacere quando purtroppo tutto finisce...anche i sogni da bambino...sicuramente sarà così anche per te ricordando il tuo papà...Bravo ancora......Stampela....
RedArrow
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da RedArrow »

Ciao Pier, sono Giancarlo,
grazie a nome di tutti noi. Il ricordo di papà rimarrà sempre vivo grazie anche al Presepe.
Un gazie anche a tutti i colleghi di papà. Un abbraccio
Gianca e Titti
SILVANAPAOLA
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da SILVANAPAOLA »

Caro Pier,
hai fatto qualcosa di stupendo!!
Sono sicura che tuo padre continuerà sempre ad esserti vicino, come ha fatto il mio con me.
Quando se n'è andato aveva la stessa età di tuo padre ed io ho sempre vissuto seguendo
il suo esempio di uomo buono e generoso.
Lo sento sempre vicino, é il suo ricordo è vivissimo dopo tanti anni.
Non soffro piu' come prima e lo ricordo sempre con grande affetto e tenerezza!!

Solo il tempo aiuta a superare certi momenti.

Spero che sarà cosi anche per te.

Continua a vivere con serenità e con l'affetto dei tuoi cari.

Un abbraccio Silvana
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Pier
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da Pier »

Ciao , grazie a tutti
Come sapete sono brutti momenti, si cerca di non pensare a ciò che è stato ma anche di non disperarsi su ciò che poteva essere.
A volte preferisco "congelare" il momento e vivere di minuto in minuto. In ogni modo mio padre vivrà con me, nei miei ricordi sino a quando avrò memoria in "questa vita"
Pier
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chillout
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da chillout »

Ciao, non ci conosciamo ma ho letto questo post con le lacrime a piu' non posso.

Anche io sto per perdere una persona cara e non ho potuto fare a meno di scriverti. So cosa si prova e provo un dolore immenso, per te e per quello che sara' di me, per quello che comincia a capitarmi.
Non so perche' scrivo, sono confuso, forse mi devo sfogare, credimi non capisco niente e mi vanno insieme pensieri e parole.
In questi giorni verro' a vedere il presepe, ci tengo, le tue parole mi hanno toccato e non posso fare a meno di pensarti.
Basta, mi fermo, i pensieri diventano brutti, vado ad abbracciare i miei figli sperando e cercando una forza che non ho.
Un caro saluto e te Pier.
Marco
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chillout

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paoric
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da paoric »

:( difficile trovare le parole adatte in queste situazioni.... mi spiace.... :cry:
scusate.
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
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Pier
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da Pier »

chillout ha scritto:Ciao, non ci conosciamo ma ho letto questo post con le lacrime a piu' non posso.

Anche io sto per perdere una persona cara e non ho potuto fare a meno di scriverti. So cosa si prova e provo un dolore immenso, per te e per quello che sara' di me, per quello che comincia a capitarmi.
Non so perche' scrivo, sono confuso, forse mi devo sfogare, credimi non capisco niente e mi vanno insieme pensieri e parole.
In questi giorni verro' a vedere il presepe, ci tengo, le tue parole mi hanno toccato e non posso fare a meno di pensarti.
Basta, mi fermo, i pensieri diventano brutti, vado ad abbracciare i miei figli sperando e cercando una forza che non ho.
Un caro saluto e te Pier.
Marco
Caro Marco, hai fatto bene a sfogarti, mesi fa, leggendo un libro di filosofia orientale mi colpì molto un frase che suonava più o meno cosi:
"in realtà siamo in questa vita per soffrire e superare delle prove, solo gli stolti ritengono che qui vi sia solo felicità giacchè essa non servirebbe null'altro che a renderci sterili come piante secche."
Del resto è vero quando siamo toccati dalla morte ci si apre di nuovo la mente, sempre presa a lamentarsi per le banalità e si comprende che, prima o poi , capiterà a tutti noi. è inevitabile. Io non so se tu credi che la morte non sia la fine di tutto. Io personalmente ho avuto una strana esperienza anni or sono e sono consapevolmente convinto che qualcosa vi sia, e anche un paio di persone qui nel forum potrebbe raccontare la loro..credimi!
L'unico consiglio che ti posso dare, "quando anche a te accadrà di soffrire per tale distacco" è ti ricordarti la persona cara nei momenti sereni e positivi, cercando di cancellare quanto è spesso brutto e doloroso "il passaggio". Devi affrontare la vita come un dono raro e vivere alla giornata, cercando di apprezzare ogni minima sfaccettatura che la vita ti offre, da un raggio di sole, all'aria fresca al sorriso dei tuoi bambini, che ti daranno sempre la forza di andare avanti. Tu ora devi andari avanti anche per loro..è il ciclo della nostra vita. Lo so che sarà difficile ma dovrai anche comprendere che , purtroppo, ciò che accade è inevitabile ed e l'ennesima prova che ognuno di noi deve affrontare nel corso della propria vita, così è stato e cosi sarà per sempre.
E'inutile dirti che il tempo porterà rimedio ,come molti hanno asserito per rassicurarmi, perchè posso confermati che è praticamente impossibile, infatti non c'è giorno che io non pensi a mio padre e così sarà per sempre, tuttavia in un mese, ho cercato di eliminare dalla mia mente, il suo povero corpo smagrito e dolorante per la penosa malattia, limitandomi a ricordare il suo spirito e la sua indole che, ricordati, vivrà per sempre perchè è, in ogni modo, parte di te. E' ovvio che talvolta i brutti pensieri riaffioreranno: la notte di Natale mi son ritrovato prima a sorridere , rammentando i miei trascorsi da bambino e poi a piangere, ricordandomi il volto impaurito di mio padre dopo la prima diagnosi della malattia. E'inevitabile ma umano, sarebbe innaturale non soffrire per una perdita. Lo stesso dalai lama, rappresentante del buddismo e della teoria della reincarnazione, quando fu intervistato da un giornalista in merito alla morte di suo fratello, confessò che seppur convinto che egli fosse passato a nuova vita non poteva non soffrire per la sua dipartita, ma cercava di dare un valore positivo a questa perdita.Io personalmente vedendo giorno per giorno il modo di affrontare la malattia di mio padre e come poi la morte lo ha accolto ho deciso di non lamentarmi più per tutte le piccole cose che distraggono il nostro vero cammino e di cercare di apprezzare la vita come ha fatto lui, anche quando, ormai di soli 40kg e soffocato dal dolore mi chiedeva di aprire le finestre della camera da letto per vedere i "suoi noci" e per sentire i passerotti cinguettare.
Due giorni prima di morire, riusci con la sedia a rotelle ad andare in salotto, gli chiesi se volesse uscire in giardino, mi disse che quanto si sarebbe sentito bene avrebbe varcato il portone per costatare di persona lo stato del giardino. Or bene, ora molto rideranno e penseranno che questa è una mero attaccarsi ad una casualità per dare conferma ad una mia forte convizione di vita dopo la morte che è in grado di diminuire il mio dolore, tuttavia posso confermati che pochi minuti dopo aver spirato io ero in sala e stavo fissando la sua poltrona, ad un tratto sentii la maniglia del portone abbassarsi, dissi ad alta voce "jenny è aperto!" pensando fosse mia moglie che era rientrata in casa, poi la maniglia si mosse una volta ancora, quando mi avvicinai apri la porta costatando che fuori non c'era nessuno, solo un gran vento ed un brivido che mi attraversò il corpo. Ritengo fosse mio padre che finalmente, lasciando il corpo sofferente, era uscito a godersi il suo giardino. La notte prima di addormentarmi, meditavo, come faccio sempre senti una carezza sul volto e poi nulla più.
Nessuno potrà mai farmi cambiare idea di ciò che ho percepito, seppur siamo immersi in un mondo di razionalità ma anche di divertimento dove si nascondono i malati negli ospedali ed i morti nei cimiteri,lontano dal centro delle città. Del resto è la cività industrializzata che cerca di cancellare totalmente il vero significato della vita e di farci credere che la morte esiste ma tanto non capiterà a te.. Nei paesi orientali c'è un forte rispetto della morte e tutto ciò che essa reca, da noi, purtroppo non è più cosi, stanno creando un branco di caproni che pensano solo all'estetica alla buona posizione sociale e a nulla di più.

Concludo dicendoti che personalmente ritengo che tutto sia scritto ed incosciamente noi ne siamo consapevoli.
Seppur vi siamo medici, cure, ospedali e quant'altro quando è il momento di abbandonare questa vita nessuno può far nulla perchè siamo solo uomini e nulla più.
Lo scorso anno, stavo camminando con le ciaspole in montagna, immerso in una natura stupenda, ghiacciata, ma viva, con la luce che feriva gli occhi, ad un certo punto ricordo che mi fermai e dissi a gran voce: Pier goditi questi attimi perchè è tutto troppo bello, sembra un sogno, qualcosa capiterà" Dopo un mese a mio padre diagnosticarono un tumore incurabile. Del resto avevo sognato parecchie volte un tornado che distruggeva la casa dei mie genitori ed io, mia madre e mia moglie ci ritrovavamo "persi" a raccogliere i cocci di ciò che una volta era la ns abitazione, per mia moglie i miei incub erano solo un assiduo uso del canale e dei documentari di National Geographic per me, forse, un richiamo del mio incoscio su ciò che era scritto e sarebbe dovuto capitare
Spesso quando ci troviamo in queste circostanze invidiamo le persone che sono prive di preoccupazioni ma ci sentiamo anche totalmente distaccati dal loro "frivolo" modus vivendi. Mi è accaduto particolarmente quest'anno, quando a pochi giorni dalla morte di mio padre, dovetti portare mia figlia in un negozio , perchè" la vita va avanti "e perchè aveva bisogno di un paio di vestitini nuovi. Mi sentivo immerso in una bolla di sapone mentre osservavo la gente lamentarsi e preoccuparsi per il cellulare vecchio, per la collega d'ufficio, per la squadra del cuore, mentre in realtà dovevano tutti ringraziare di vivere e respirare..nulla di più.
Ho imparato a capire che in realtà non dobbiamo invidiare chi ha vissuto una vita felice, nel lusso, nella salute e nella frenesia perchè spesso non sono persone fortunate ma persone più vuote. Spesso la malattia deve essere vista come una dispensatrice di saggezza. Secondo gli orientali la malattia tocca una famiglia non solo nei casi estremi, decidendo la vita e la morte ma anche per "far aprire loro gli occhi" sui veri valori della vita e ti ripeto più mi disperavo della lunga malattia di mio padre e più imparavo in cuor mio ad apprezzare le piccole cose di questa vita che devono essere viste come doni del Creatore. Quando ci vedremo ti porterò in montagna con il telescopio e ti farò vedere qualche galassia distante milioni di anni luce. Io spesso cerco rifugio nelle stelle, mi rammentano di quanto siamo piccoli e quando siamo "fragili" e poco onnipotenti,ogni volta è una bella lezione di vita e sono consapevole che mio padre ora le potrà vedere meglio di me.

Divagazioni a parte, ti prego, quando accadrà anche a voi, concedi al tuo caro di terminare i suoi giorni a casa propria, il distacco per lui sarà meno pesante, te lo assicuro, noi abbiamo fatto il possibile per curare mio padre sino all'ultimo minuto e lui ha aspettato che io tornassi a casa per spirare..non me lo sarei mai perdonato se lui si fosse trovato, distante in una stanza di ospedale.
Ti sono vicino in questo momento che ormai sento come mio, del resto siamo tutti "compagni di viaggio" che per molti è breve e per molti, fortunatamente è lungo, ma è solo uno dei tanti che ci consente di passare di livello in livello per raggiungere una forma di consapevolezza superiore..almeno lo spero
Concentrati sulle piccole cose ed ascolta sempre ciò che ti circonda, a volte ci sono messaggi che ci vengono lasciati ma facciamo fatica a interpretarli perchè abbiamo "il velo della quotidaneità" sugli occhi.
Vedrai che anche il tuo caro, spero per voi il più tardi possibile" vi darà dimostrazione che nulla è perso e che la vita non finisce qui.
coraggio
pier
Ultima modifica di Pier il lun dic 28, 2009 6:48 pm, modificato 3 volte in totale.
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Marco90
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da Marco90 »

Ti quoto Pier!
Purtroppo ho perso mio padre quando avevo 10 anni e tutto quello che hai detto corrisponde a verità!
La vita è davvero un grande dono che forse non meritiamo... viviamola al meglio finchè c'è concesso!
fili62
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da fili62 »

Caro Pier, non intendo interpormi nel lungo colloquio con Marco.
Mi riallaccio però sia al discorso del Presepe, sia ad alcune delle sacrosante cose che hai detto nel lungo intervento precedente.
Non c'è come perpetuare una tradizione, una passione o un'attività intrapresa da un nostro caro per poterlo sentire più vicino, quindi l'occuparsi del Presepe, sia pur con momenti di ricordi e di dolore, non potrà che aiutarti nel tempo.
Dicevi prima che non c'è istante che i tuoi pensieri non vadano a tuo padre. In questi momenti, specie durante le festività di Natale, il pensiero è più vivo che il tempo, stanne certo, non riesce ad affievolire. Con gli anni si affievolirà il morso del dolore e questo è un bene. Col passare del tempo resterà quel filo della nostalgia, ma per fortuna i ricordi non sbiadiranno. Sono convinto anch'io che i nostri cari ci guardino da qualche parte lassù. Sono capitati degli episodi inspiegabili nella mia famiglia che hanno aperto una porta "di là". Non è certo la sede per entrare nei dettagli...Pier, la forza la troviamo in noi stessi e in chi ci sta attorno. Un sorriso di tua figlia o di tua moglie, la famiglia, che poi, in fondo, tanto bistrattata da questa società "globalizzata", la famiglia resta il vero bene rifugio di tutti noi, (e te lo dice uno che, sai benissimo, cosa ha passato e cosa ha fatto passare...) la cui eredità, quella vera, non fatta di cose materiali, sono gli insegnamenti, i ricordi, le tradizioni che possiamo trasmettere a nostra volta ai nostri figli, sperando che raccolgano quanto loro viene consegnato. Pier, coraggio, lo so che le parole servono a poco, perchè poi la sera, al lavoro, mentre passeggi sulla neve, insomma in ogni momento della giornata, sei tu che devi affrontare i ricordi e i pensieri. Proprio, prendendo spunto da una delle tue grandi passioni, l'Astronomia, è guardando lassù, negli spazi infinitamente grandi, tanto da perdersi, tanto da sentirsi una particella subatomica, di fronte all'infinito, che spesso troviamo le risposte. Ognuno trova le sue, ci mancherebbe, ma è sempre un punto di partenza nel viaggio che ci attende su questo minuscolo pianeta ai margini di questa galassia. In questo vuoto che oggi viviamo (tutto è superficiale, immediato, successo frivolo, apparire, possedere) cerco di far capire a mio figlio cosa conta veramente nella vita, non è facile. Veniamo bombardati ogni secondo da questa società che non consuma, ma brucia, dissolve, rovina, l'importante è avere dei punti fermi. Uno di questi, certamente è rappresentato da ciò che ci hanno lasciato o ci lasceranno i nostri genitori. Partiamo da qui e il percosro sarà meno buio.
...Oggi l'uomo che dice la menzogna è portato in trionfo. Mentre colui che dice la verità avrebbe bisogno di una guardia del corpo.
Ma non ne trova.
(Berthold Brecht-Poesie di Svendborg-1933)
ph ninus
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Iscritto il: gio dic 24, 2009 4:58 pm
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da ph ninus »

Non conoscevo tuo padre ma ti capisco perfettamente e mi dispiace per te. Ti capisco perchè il mio l'ho perso 11 anni fa' e i primi anni non sono i più belli. Ogni cosa che fai... e il pensiero torna sempre su quella persona cara che la sera hai salutato e la mattina non c'è più. Bisogna solo farsi coraggio ed andare avanti.
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