I cacciatori: “Cinghiali, la nostra proposta”
Un sunto della proposta Federcaccia presentata nel corso della recente tavola rotonda sull’argomento cinghiali tenutasi in Provincia fra tutte le Associazioni Venatorie e Agricole
Gentile Redazione di Varesenews, a complemento di quanto affermato sull’argomento gestione fauna in esubero (cinghiali in prima battuta ma anche ungulati, corvidi, conigli, …..), nell’ottica di fornire proposte concrete e non solo intenti Vi invio un sunto della proposta Federcaccia presentata nel corso della recente tavola rotonda sull’argomento cinghiali tenutasi in Provincia fra tutte le Associazioni Venatorie e Agricole ed espressamente richiesta dalla mia Associazione e da Coldiretti. Come anticipato nel mio scritto di ieri la Provincia, per ora, ha ritenuto non necessarie le misure da noi proposte suggerendo soluzioni alternative.
Grazie come sempre per l’ospitalità.
Cordiali saluti.
Luigi Roi - Presidente Federcaccia Varese
* * *
Una base di discussione per la Gestione delle Specie Animali in Esubero (Mammiferi ed Uccelli)
EVOLUZIONE STORICO/FAUNISTICA nella Provincia di Varese
La nostra Provincia, nel dopoguerra, ha subito mutazioni profonde del territorio che hanno inciso
fortemente sulla fauna penalizzando le specie meno adattabili (ad esempio: la lepre) e favorendo
gli animali opportunisti che hanno avuto, ciclicamente, vere e proprie esplosioni demografiche
(cinghiali, corvidi, gabbiani, volpi, piccioni, conigli,…).
Il TASP (Territorio Agro Silvo Pastorale), soprattutto nelle fasce centrali e meridionali della
Provincia, ha subito riduzioni drammatiche in conseguenza di un’urbanizzazione selvaggia, di un
incremento esponenziale della rete viaria e dello sviluppo dell’area aeroportuale di Malpensa.
Sul territorio si sono progressivamente stratificate realtà amministrative diverse (Stato, Regione,
Provincia, Comuni, Parchi Regionali, PLIS, SIC, ZPS, …) che, pur gestendo un’entità unica quale il
territorio naturale; finiscono, molte volte, con il generare difficoltà gestionali oggettive e conflitti
di competenze.
OBIETTIVI ATTUABILI / ATTIVITA’ PROPOSTE
Definizione delle specie in esubero oggetto di monitoraggio e, per ognuna di esse, calcolo della densità numerica compatibile con il TASP disponibile
La definizione della lista delle specie oggetto di monitoraggio (ungulati, corvidi, gabbiani, piccioni,
etc.) è un’attività continua nel tempo con aggiornamenti effettuati sulla base di rilevazioni e/o
segnalazioni fornite dalle Associazioni Agricole, dalle Associazioni Venatorie e/o dal Servizio di
Vigilanza Venatorio della Provincia.
Con il supporto di tecnici faunistici forniti dalle Provincia, per ognuna delle specie identificate, si
procede al calcolo della densità numerica compatibile con il TASP disponibile nelle varie aree
omogenee identificate considerando la vocazione e l’utilizzo specifico del territorio (aree agricole,
aree boscate, incolti, …) nelle singole realtà
Per ogni specie si devono identificare i metodi di intervento su base progressiva (passivi ed attivi)
che permettano la riduzione della densità numerica per il rientro nei valori accettabili
Suddivisione in aree omogenee di monitoraggio del TASP provinciale
Il territorio della Provincia sarà suddiviso in aree di monitoraggio omogenee (con un’ampiezza
media di 100 ettari) evidenziando le vocazioni colturali, l’utilizzo specifico tradizionale e le criticità
presenti sul territorio
Per ogni area di monitoraggio si dovranno identificare almeno due referenti, appartenenti alle
Associazioni Agricole e Venatorie, incaricati di fornire indicazioni, suggerimenti e rilevazioni
costanti e circostanziate alla Commissione Operativa Permanente
L’estensione e la definizione territoriale delle singole aree può essere variata continuamente dalla
Commissione.
Il territorio di ogni singola area omogenea deve ricadere, interamente, all’interno dei confini di un
singolo ATC o CA.
Aree omogenee specifiche devono essere definite all’interno dei Parchi Regionali e Naturali
coincidenti con i confini degli stessi.
Definizione di un Processo di Monitoraggio permanente della densità numerica basato su referenti di zona e/o rilevatori automatici (foto-trappole, ….)
La definizione di un Processo di Monitoraggio permanente, a livello provinciale, della densità
numerica delle popolazioni animali presenti sul territorio permette di intervenire anticipatamente
o, comunque, nella fase iniziale della eventuale problematica che si stà creando limitando
economicamente ed operativamente gli interventi necessari.
Attori principali del processo dovranno essere i referenti di zona che si avvalgono della moderna
tecnologia che costituisce e fornisce una valida alternativa integrativa utilizzando, ad esempio,
rilevatori automatici dotati di macchine fotografiche integrate (foto-trappole).
Nel processo di monitoraggio i referenti potranno, altresì, avvalersi di soggetti terzi quali i
proprietari dei fondi, i cacciatori locali, le Guardie Venatorie Provinciali e le Guardie Venatorie
Volontarie delle Associazioni Venatorie
Istituzione di una Commissione Operativa Permanente che coordini le attività di monitoraggio e gli interventi necessari (Associazioni Venatorie, Associazioni Agricole, ATC, CA, Amministrazione Provinciale)
La Commissione Operativa Permanente coordina le attività di monitoraggio e gli interventi
necessari per il ripristino delle densità numeriche ottimali delle popolazioni animali in esubero
La Commissione Operativa Permanente è composta da (due ?) rappresentanti delle Associazioni
Venatorie Provinciali, da (tre ?) rappresentanti delle Associazioni Agricole Provinciali, da (un ?)
rappresentante per ogni ATC e CA, da (due ?) rappresentanti dell’Amministrazione Provinciale
La Commissione identifica ed attua gli strumenti operativi idonei attivi (abbattimenti al di fuori
del periodo venatorio, piani di abbattimento per il periodo venatorio, rilocazione in altre aree, …)
passivi (barriere elettriche, dissuasori, ….) e gli strumenti assicurativi e le coperture economiche
per il rimborso dei danni causati dalle popolazioni animali alle colture
Istituzione di Gruppi di Intervento Operativi Permanenti che eseguono gli interventi necessari (Selecontrollori addestrati)
La Commissione Operativa Permanente coordina le attività dei Gruppi di Intervento Operativi
formati dai Selecontrollori
I Selecontrollori addestrati sono scelti fra i possessori e/o i conduttori dei fondi in possesso della
licenza di caccia
I Selecontrollori operano in stretta relazione e coordinamento con i referenti di zona
I Selecontrollori operano, altresì, avvalendosi di soggetti terzi quali i proprietari dei fondi,
i cacciatori locali, le Guardie Venatorie Provinciali e le Guardie Venatorie Volontarie delle
Associazioni Venatorie
L’attività dei Selecontrollori è normata da apposito regolamento provinciale.
Fonte Varesenews.it articolo pubblicato
QUI