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Striscia la notizia sul Poncione!

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Cecio62
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Re: Striscia la notizia sul Poncione!

Messaggio da Cecio62 »

paoric ha scritto:Beh rimango di questa idea...la legge a mio parere sarà UTILE che venga cambiata visto che sono passati ottant'anni dalla sua emanazione, non capisco perchè in certi boschi si creino le linee tagliafuoco ed in altri si permetta di "abbandonare" sterpaglie (ma anche alberi interi) per i boschi...si può fare per legge? Beh credo che questa legge sia proprio da RIFARE!
Consiglio di dare una bella lettura al Regio Decreto 3267 del 1923, si può notare che chi l'ha scritta, sapeva quello che faceva (oggi non si può dire così per molte leggi emesse di recente): Troverai che esistevano le P.M.P.F., che, in parole povere, erano delle prescrizioni di polizia forestale diverse per ogni provincia (appositamente fatte in quel modo, perchè sondrio ha boschi diversi rispetto al pavese, e genova li ha diversi rispetto alla sila, ecc. ecc.). Con quel R.D. è stato istituito il vincolo idrogeologico che serve per la regimazione delle acque e il dissesto, i boschi di protezione (solitamente posti a difesa delle strada con possibilità di frane), ecc. ecc.
Insomma a mio avviso è una ottima, ripeto ottima legge per la gestione forestale dei nostri "poveri" boschi (poveri in quanto sono si ricchi, ma di piante di poco pregio).
Ora veniamo (a mio personale avviso) alla nota dolente: è vero che la Regione Lombardia ha inasprito le pene per il taglio di piante, ma ha diminuito le piante che dovevano rimanere a dote del bosco in caso di utilizzazione. Ha deciso che i boschi dell'intera regione sono uguali dappertutto, infatti il regolamento è unico. Permette di lasciare in bosco residui di taglio di un diametro veramente grosso (insomma un ramo di castagno, con un diametro di oltre 20 cm, quando marcisce?) e tutte altre cosette che le originali PMPF non permettevano.
Guardando il video di striscia, vedo un bosco di faggio con frammisto qualche castagno, e da quello che ho capito, Laudadio contesta le normative della regione, troppo permissive rispetto ad altre, per quello che c'è una levata di scudi generale dalla regione lombardia. Il Ministro, sempre nel video afferma che certe informazioni non è possibili reperirle, qualcuno dovrebbe ricordargli che proprio il suo ministero in concerto con quelle delle Politiche Agricole per mezzo del Corpo Forestale dello Stato, ha finito il censimento dei boschi nel 2005 (INDEFO) ed effettua da anni anche lo stato di salute dei boschi italiani monitorando annualmente determinati punti disposti su tutto il territorio nazionale.
Saluti
Ultima modifica di Cecio62 il sab mag 22, 2010 10:46 pm, modificato 1 volta in totale.


ANONIMUSS
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Re: Striscia la notizia sul Poncione!

Messaggio da ANONIMUSS »

concordo e ribadisco che il vero problema non è il fatto che non ci siano leggi o peggio leggi sbagliate,il vero problema è che nessuno alza il culo per farle rispettare.
SE NON FAI PARTE DELLA SOLUZIONE VUOL DIRE CHE SEI PARTE DEL PROBLEMA....(la mia prof di matematica)
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paoric
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Re: Striscia la notizia sul Poncione!

Messaggio da paoric »

Grazie per le utili spiegazioni Cecio e benvenuto sul forum! :wink:
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
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Re: Striscia la notizia sul Poncione!

Messaggio da milena nasi benetti »

Sapete, ho imparato più cose sui boschi in questa settimana che in tutta la mia vita precedente! :bravo:
però... devo fare una riflessione: quasi tutti quelli che apron bocca ( e mi ci metto anch'io) peccano un po' di presunzione.
Le persone veramente competenti come cecio e altri che sono intervenuti qui o su Sherwood o su Legambienteceresium o Radiolavena, invece ,sono molto pacate e precise, portano fatti e certezze e non opinioni o peggio polemiche.
A loro va veramente un grazie sincero. Vorremmo tutti che si potesse stare tranquilli, con le cose che marciano in mano a tecnici preparati e onesti.
Nel frattempo, facciamo come i giovani esploratori: all'erta, sentinella.... e all'erta sto. :saluti:
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paoric
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Re: Striscia la notizia sul Poncione!

Messaggio da paoric »

Nuovo intervento video di Max Laudadio riguardo Poncione... CLICCA QUI (fonte Varesenews)

A proposito ma era stato scritto a questa discussione che ci sono incontri regolari al sabato per parlare del Poncione? :scratch:
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Re: Striscia la notizia sul Poncione!

Messaggio da Emi »

paoric ha scritto:Nuovo intervento video di Max Laudadio riguardo Poncione... CLICCA QUI (fonte Varesenews)

A proposito ma era stato scritto a questa discussione che ci sono incontri regolari al sabato per parlare del Poncione? :scratch:
Meno male.... C'era proprio bisogno di un altro "parco". E poi chi ha detto che sul Poncione manca il turismo? Non mi pare proprio, a giudicare dalle moltissime presenze annotate sul libro di vetta: mi pare l'ennesima forzatura. Allora perchè non estendere il "parco" al Piambello, al Minisfreddo, al San Bernardo, giù giù fino al Monarco?
Non mi pare che in nessuno di questi la natura sia minacciata dall'uomo. Se i boscaioli lavorano spesso coi piedi (ma non tutti sembrano d'accordo mi pare), abbandonando il legname meno "pregiato" ai bordi dei sentieri allora siamo pronti a fare dell'intero nord del varesotto un parco...
Due settimane fa ho fatto proprio la traversata, salendo da Ganna per un sentiero abbandonato da Dio e dall'uomo, da Poncione a San Bernardo, ritornando dal passo del Vescovo. Sentieri come giungle, a rischio d'incendio solo a guardarli; ragnatele, ragni e insetti fastidiosi per tutto il percorso, una vera goduria per il "turista". Questa allergia tutta italiana verso la pulizia dei boschi (che è cosa ben diversa dal disboscamento selvaggio) sta trasformando dei posti bellissimi in luoghi ormai privi d'attrattiva. Basta un pochino di caldo dopo piogge abbondanti, a ridurre i boschi (e i sentieri) in giungle? Da quanto tempo non vengono un pochino "decespugliati"? La minaccia è sì umana, in effetti, ma dai "talebani" come li chiama qualcuno. :mrgreen:
Normale che un turista venuto da lontano opti per altri luoghi (basta guardarsi intorno), e normale che alla fine gli unici frequentatori siano gli abitanti della zona, i quali hanno giustamente questi posti nel cuore. Dunque, chiudendo gli occhi
Un cretino è un cretino,
cento cretini son cento cretini,
ma diecimila cretini sono una forza storica.

Leo Longanesi
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paoric
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Re: Striscia la notizia sul Poncione!

Messaggio da paoric »

Lettera apparsa su Varesenews.it


Egregio direttore, non se ne può più!!!!
Il signor Laudadio parla e pontifica senza conoscere la materia. E' questione di onestà intellettuale e non di amore per la natura. Personalmente non mi permetterei di disquisire su materie che non conosco......
Tra l'altro, le leggi sul taglio dei boschi si fondano su principi biologici, su principi di perpetuità del bosco (ciò significa che il bosco ci sarà anche dopo). Il termine di "disboscamento" implica che il bosco viene abbattuto e ne viene cambiata la destinazione d'uso del suolo (piste da sci, edificazioni, infrastrutture, ecc.). Il bosco che codesto signore aggettiva con "cesso" non sa quello che dice, poiché il bosco ricresce, a dispetto di quanto afferma. Poi, il bosco riscresce subito non dopo 25 anni, con tutta la gamma intermedia del grado di sviluppo (giovani ricacci, giovani polloni, polloni maturi o pertiche). Per il castagno, è assolutamente vero che un'intensa matricinatura (ossia il rilascio di numerose piante (matricine o guide) all'ettaro va a detrimento della stessa specie (c'è una copiosa letteratura scientifica a riguardo a sua disposizione), poiché il castagno è specie eliofila (lo sa il signor laudadio cosa significa questo termine?). Sarebbe stato differente se invece del castagno ci fosse stato un bosco di faggio, in quanto con questa specie è possibile tentare un avviamento all'alto fusto, ma tale opzione la può esercitare solo il proprietario. In sostanza, affermazioni di persona che non conosce la materia hanno un impatto tragico. Chi vi scrive è un dottore forestale libero professionista che in bosco ci va quotidianamente, che si imbratta gli scarponi di fango. Sapeste cosa significhi in termini di fatica e arrabbiature. Poi arriva il laudadio di turno e in men che non si dica, distrugge tutto quello che faticosamente la nostra categoria costruisce giornalmente. Complimenti!!!!!!! Altra affermazione agghiacciante: dopo 20 anni di milano.............. il problema sono le grandi città non le zone collinari e montane, i maggiori problemi ambientali nascono dalle grandi metropoli, l'inurbamento selvaggio è tipico dei capoluoghi. Verrebbe da esclamare: ma perché non te ne sei rimasto a milano? Sai quante case in campagna si potrebbero evitare?
Gradirei che la redazione dia il diritto di replica ad un addetto ai lavori (dottore forestale), in modo da smontare le idee strampalate di questo signore molto fortunato, intriso di ambientalismo d'accatto.
Con ossequi.
Un vero amante della natura che la vive in pieno.
27/05/2010 EMANUELE MISSORI
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carlmor
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Re: Striscia la notizia sul Poncione!

Messaggio da carlmor »

il problema di fondo della questione credo stia non tanto nelll'ambientalismo o nell'amore vero per la natura, ma nel modo in cui una persona concepisce il bosco:
- un ambiente naturale da lasciare alla sua normale evoluzione
o in alternativa
- un ambiente da sfruttare per fini produttivi

sono posizioni difficilmente conciliabili ...
ANONIMUSS
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Re: Striscia la notizia sul Poncione!

Messaggio da ANONIMUSS »

io trovo che questo signore abbia perfettamente ragione,ma come al solito la verità sta nel mezzo perchè è vero che i boschi ricrescono,ma è anche vero che tagliare un bosco non vuol dire distruggerlo,
a testimonianza di questo ci sono i ricordi dei nonni,un tempo la legna serviva a tutti perchè era l'unico modo per scaldarsi e cucinare,proprio per questo non andava sprecata e la si usava tutta,si facevano le fascine con i piccoli rami che servivano per accendere il fuoco,in questo modo i boschi erano sempre pulitissimi e anche se si faceva incetta di legna erano sempre folti,
a me sembra che laudadio abbia sottolineato sopratutto il fatto che nessuno controlla che il taglio venga eseguito correttamente,inoltre si lasciano nei boschi ramaglie e sterpaglie a marcire invece di ripulire il tutto come andrebbe fatto,senza contare lo scempio che fanno i trattori o addirittura le ruspe portate sul posto per fare le strade....
il vero ed unico problema è che nel nome del profitto non si ha più rispetto della natura e chi è pagato per evitare che questo accada come ha detto laudadio,non alza il culo dalla sedia.
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paoric
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Re: Striscia la notizia sul Poncione!

Messaggio da paoric »

Ulteriore lettera su Varesenews

Egregio direttore,
stavo aspettando la lettera del signor Missori, non perchè lo conosca, ma perchè immaginavo che qualche "amante dei boschi" o pseudo tale arrivasse a tali conclusioni, il sig. Missori conosce la zona? Ha mai visto com'era prima il bosco? Ha verificato DI PERSONA la situazione in zona Poncione-
Cuasso? Ha visto che quello che è stato fatto anche se è a norma di legge è una grandissima cloaca a cielo aperto? Per chi? Ma per me e tante altre persone
che passando da quelle parti hanno pensato che qualche pazzo si fosse divertito a tagliare...anzi disboscare per poi lasciare da tutte le parti ramaglie e legnami senza pietà! Qui si contesta la legge che permette di fare queste cose, si contesta il fatto che nessuno controlli mai nessuno, si contesta il fatto
che ci sono personaggi che con il "permesso" del taglio possano fare e modificare a proprio piacimento il bosco perchè tanto poi chi controlla i lavori che fanno?
Il signor Laudadio da fastidio perchè è il classico "Milanese" che è venuto ad impicciarsi dei fatti degli altri, ed in più ha IL POTERE della televisione... cosa che ne il sig. Missori ne io abbiamo...
Quindi PIU' attenzione per i boschi, leggi diverse e sopratutto non facciamo in modo di aspettare altri 25 anni per riavere il bosco com'era prima! Perche adesso alcuni punti del Poncione sono un vero cesso!
saluti
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Cecio62
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Re: Striscia la notizia sul Poncione!

Messaggio da Cecio62 »

Rispondo a ANONIMUSS
[/quote] io trovo che questo signore abbia perfettamente ragione,ma come al solito la verità sta nel mezzo perchè è vero che i boschi ricrescono,ma è anche vero che tagliare un bosco non vuol dire distruggerlo, [/quote]

è vero, ma bisogna vedere come viene tagliato, e quante piante vengono rilasciate a dote dello stesso, e anche di che essenze è composto e dove si trova. Un bosco di faggio a Boarezzo, impiega molti più anni a riscrescere rispetto ad un bosco di robinie a Sesto Calende. Diciamo che che siamo circa 1 a 2 o 3 (1 taglio a Boarezzo contro 2 o anche 3 tagli a Sesto). Noi possiamo aiutarlo con tagli mirati a raggiungere la condizione ottimale, ma rendiamoci conto che il bosco ragiona in secoli, mentre noi in qualche decina di anni. Se iniziamo ora, forse lo vedranno i nostri pronipoti.

[/quote] a testimonianza di questo ci sono i ricordi dei nonni,un tempo la legna serviva a tutti perchè era l'unico modo per scaldarsi e cucinare,proprio per questo non andava sprecata e la si usava tutta,si facevano le fascine con i piccoli rami che servivano per accendere il fuoco,in questo modo i boschi erano sempre pulitissimi e anche se si faceva incetta di legna erano sempre folti, [/quote]

folti direi proprio di no, anzi diciamo che ai tempi erano bei radi. I vecchi il "Monte Nudo" lo chiamavano la "Biotta", perchè realmente era nudo, e non boscato come ora (ci sono fotografie a testimonianza). Possiamo dire che un tempo anche un rametto contribuiva a scaldare, come le castagne contribuivano a sfamare una famiglia. Tutto veniva usato, si era molto poveri.

[/quote] a me sembra che laudadio abbia sottolineato sopratutto il fatto che nessuno controlla che il taglio venga eseguito correttamente,inoltre si lasciano nei boschi ramaglie e sterpaglie a marcire invece di ripulire il tutto come andrebbe fatto,senza contare lo scempio che fanno i trattori o addirittura le ruspe portate sul posto per fare le strade.... [/quote]

Questo non è vero, il controllo esiste e viene effettuato, (un taglio fatto male o altro, agli occhi di un esperto si vedono a distanza di anni), il problema grosso (a mio avviso) sono le normative, troppo permissive. In parole povere se quelle prevedono 90 matricine o polloni ad ettaro, (cioè 9 ogni 1000 mq.) e vengono rispettate, che si fa????, nulla in quanto il tagliatore è in regola. (Non penso che vorreste che un vigile vi faccia la contravvenzione perchè siete passati col semaforo verde, vero!!)
Ricordo che circa il 90% di boschi della provincia sono su terreno di proprietà privato e non pubblico, e fare un ulteriore parco sulla montagna a ridosso di un altro che si trova a tiro di fucile, mi sembra un poco esagerato. Sinceramente un proprietario che ha terreni sulla martica e terreni anche sul poncione, e che se li trova vincolati di punto in bianco, mi sa che s'incavolerebbe un attimino, e con ragione. Un parco andrebbe fatto su terreni di proprietà pubblica, in quel modo si riuscirebbe a fare una politica ottimale per la gestione del bosco, non come ora che ogni 500 mt o poco più cambia proprietario del terreno.

[/quote]il vero ed unico problema è che nel nome del profitto non si ha più rispetto della natura e chi è pagato per evitare che questo accada come ha detto laudadio,non alza il culo dalla sedia.[/quote]

Il profitto è un male che ha raggiunto vette altissime oggi come oggi. Tutto è fatto in base a quello. Sinceramente mi chiedo cosa lasceremo ai nostri figli e nipoti dell'ambiente che ci circonda, se mai riusciremo a lasciare qualcosa.
Saluti
Cecio
milena nasi benetti
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Re: Striscia la notizia sul Poncione!

Messaggio da milena nasi benetti »

l profitto è un male che ha raggiunto vette altissime oggi come oggi. Tutto è fatto in base a quello. Sinceramente mi chiedo cosa lasceremo ai nostri figli e nipoti dell'ambiente che ci circonda, se mai riusciremo a lasciare qualcosa.
:piega:
E mi pare che queste siano sagge parole.
Ho già detto, in altro post e per altra polemica, che il territorio non è un'eredità che riceviamo dai nostri padri, ma un prestito che chiediamo ai nostri figli.
Mai come in questi casi, in cui si parla di periodi generazionali, la massima è valida e stringente.
Si scontrano interessi contrapposti e, forse,entrambi legittimi.
Se posso fare una riflessione, magari poco popolare, dico che un conto era depauperare il bosco per necessità( come i nostri nonni) e un conto è farlo per avere il fuoco nel caminetto " che fa tanta compagnia"...ma è anche vero che un tempo gli abitanti delle valli erano poche migliaia e abituate ai disagi del freddo, mentre ora siamo decine di migliaia e vogliamo il massimo confort.
Da una parte la legna viene presentata come fonte rinnovabile e alternativa, dall'altra come fonte di polveri sottili e come tale messa al bando... ora i forestali ( in senso lato) si dipingono come difensori della natura e ora sono visti come i responsabili degli abbattimenti selvaggi. Forse gli uni sono quelli bravi e gli altri i disonesti, figure che sono equamente presenti in tutti i mestieri, non c'è mica da meravigliarsi.
Sull'onda dell'emotività si possono assumere posizioni intransigenti, talebane, come dice qualcuno, ma la verità è che di lassismo si muore e di rigore un po' meno. Non del tutto, ma un po' sì.
mauri
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Re: Striscia la notizia sul Poncione!

Messaggio da mauri »

Concordo con le osservazioni esposte negli ultimi messaggi e apprezzo soprattutto il riferimento "storico" M.Nudo - Biotta essendo proprio vero che, nell'osservare foto d'epoca delle ns. valli, si nota che i boschi erano molto meno estesi e più radi, sia a causa dell'utilizzo famigliare di tutte le risorse disponibili nel bosco, sia per la maggiore estensione di coltivazioni e prati e sia per il pascolo del bestiame nei prati non coltivati. Preciso solo che nell'ambito dei Parchi, come il PCdF, usare il termine di bosco "vincolato" è un pò eccessivo. Infatti nelle aree protette sostanzialmente le norme che regolano il taglio dei boschi sono le stesse della altre aree fuori Parco: la legge regionale vigente ed il regolamento reg.le 5/2007. Esistono e si applicano effettivamente in queste aree protette delle linee guida regionali per i Parchi ed altre stabilite dal regolamento interno del Parco stesso che, in pratica, modificano in senso un pò più restrittivo le norme generali su modalità e quantità del taglio diminuendone le possibilità di prelievo, ma si tratta in termini percentuali di quantità non eccessivamente penalizzanti per l'utilizzatore. In altri casi i proprietari, in accordo e convenzione col Parco, rinunciano volontariamente ad utilizzare il bosco nelle quantità che loro spetterebbe secondo le norme (cioè tagliando sensibilmente meno), in cambio della realizzazione, ripristino o manutenzione a carico dell'ente di opere (es. strade forestali ecc.) oppure ricevono direttamente sovvenzioni per la realizzazione di esse. Casi simili ne esistono anche in Valganna.
Probabilmente poi, nell'ambito del Parco, l'assistenza ed i controlli al taglio da parte dei tecnici e dei Guardiaparco sono più incisivi e puntuali che al di fuori.
Concordo anche sul fatto che istituire un Parco a meno di un Km. dal confine di un altro sia un'idea un pò balzana.
Saluti.
Ultima modifica di mauri il ven mag 28, 2010 2:14 pm, modificato 2 volte in totale.
enrico somersalt
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Re: Striscia la notizia sul Poncione!

Messaggio da enrico somersalt »

condivido anonimuss e apprezzo cecio !! a supporto posso aggiungere che mio padre mi diceva che i boschi di lavena, come li vedevo nei primi anni '70, erano piu' folti di come erano stati fino al dopoguerra, quando erano ancora molto frequentati essendo ancora la fonte energetica principale ; e che erano anche molto ma molto piu' sporchi , sia per il legname caduto (che una volta sarebbe stato immediatamente raccolto e utilizzato) sia per la coltre di foglie sia per il sottobosco infestante , a cui lui dava la colpa della sparizione dei funghi e dei ...mirtilli! ( :scratch: mah. A sentir lui ce n'erano - rari, e in luoghi speciali, ma ce n'erano). Ed erano ancora i '70 !!! chissa' cosa direbbe adesso.
A proposito dell'uso e dell'aspetto dei boschi nei tempi andati, mi prendo la liberta' di riportare qui parte un intervento di "torototela" sul blog di ceresium (d'altra parte queste cose lui le ha a sua volta tratte da fonte di pubblico dominio). "Nel libro di G. e C.Buzzi "Lavena- Ponte Tresa, vicende e Documenti" (1990, a cura della Parrocchia di Lavena) a pg. 197 e segg. si trova riassunta una perizia tecnica esperita nel 1838, che stimava che per far fronte al fabbisogno di 80 famiglie occorressero 1100 pertiche di bosco (che mi pare corrispondano a 660000mq) *con taglio settennale* (credo perche' si trattava essenzialm. di fascine). Per queste necessita', i boschi comunali di Lavena non erano sufficienti, e da qui la perizia tecnica, xche' a causa della scarsita' a Lavena "sparivano anche le siepi di confine". Confrontato all'attuale, il fabbisogno per famiglia doveva essere irrisorio, anche tenendo conto che i metodi odierni di riscaldamento a legna sono molto piu' efficienti...e inoltre 80 famiglie sono proprio poche. Oggi non si tratta piu' di fascine, e si parla di taglio 12/18-ennale (per castagni/ faggi) che equivale a moltiplicare per ~2.5 la superficie ."
T. usa questi dati, se capisco bene, per valutare la possibile utilita' effettiva dei boschi come fonte energetica rinnovabile. A chiarimento aggiungo che : le 80 famiglie non erano tutte le fam. di Lavena, ma solo quelle che a vario titolo (xche' bisognose, o altro) avevano diritto ad approvvigionarsi nei boschi che il comune manteneva a quello scopo (appunto quelli che T. chiama "comunali") Nel libro si trovano anche cronache di conflitti (a carte da bollo) e confronti sul terreno (a legnate?) fra quei di lavena e quelli di urnagh , questo bosco e' nostro, no e' nostro, e via questionando.
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paoric
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Re: Striscia la notizia sul Poncione!

Messaggio da paoric »

Interessanti informazioni, grazie

ciao Paolo
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
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