Consiglio di dare una bella lettura al Regio Decreto 3267 del 1923, si può notare che chi l'ha scritta, sapeva quello che faceva (oggi non si può dire così per molte leggi emesse di recente): Troverai che esistevano le P.M.P.F., che, in parole povere, erano delle prescrizioni di polizia forestale diverse per ogni provincia (appositamente fatte in quel modo, perchè sondrio ha boschi diversi rispetto al pavese, e genova li ha diversi rispetto alla sila, ecc. ecc.). Con quel R.D. è stato istituito il vincolo idrogeologico che serve per la regimazione delle acque e il dissesto, i boschi di protezione (solitamente posti a difesa delle strada con possibilità di frane), ecc. ecc.paoric ha scritto:Beh rimango di questa idea...la legge a mio parere sarà UTILE che venga cambiata visto che sono passati ottant'anni dalla sua emanazione, non capisco perchè in certi boschi si creino le linee tagliafuoco ed in altri si permetta di "abbandonare" sterpaglie (ma anche alberi interi) per i boschi...si può fare per legge? Beh credo che questa legge sia proprio da RIFARE!
Insomma a mio avviso è una ottima, ripeto ottima legge per la gestione forestale dei nostri "poveri" boschi (poveri in quanto sono si ricchi, ma di piante di poco pregio).
Ora veniamo (a mio personale avviso) alla nota dolente: è vero che la Regione Lombardia ha inasprito le pene per il taglio di piante, ma ha diminuito le piante che dovevano rimanere a dote del bosco in caso di utilizzazione. Ha deciso che i boschi dell'intera regione sono uguali dappertutto, infatti il regolamento è unico. Permette di lasciare in bosco residui di taglio di un diametro veramente grosso (insomma un ramo di castagno, con un diametro di oltre 20 cm, quando marcisce?) e tutte altre cosette che le originali PMPF non permettevano.
Guardando il video di striscia, vedo un bosco di faggio con frammisto qualche castagno, e da quello che ho capito, Laudadio contesta le normative della regione, troppo permissive rispetto ad altre, per quello che c'è una levata di scudi generale dalla regione lombardia. Il Ministro, sempre nel video afferma che certe informazioni non è possibili reperirle, qualcuno dovrebbe ricordargli che proprio il suo ministero in concerto con quelle delle Politiche Agricole per mezzo del Corpo Forestale dello Stato, ha finito il censimento dei boschi nel 2005 (INDEFO) ed effettua da anni anche lo stato di salute dei boschi italiani monitorando annualmente determinati punti disposti su tutto il territorio nazionale.
Saluti