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Grotte tra la Valganna e la Valceresio

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quilla
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Grotte tra la Valganna e la Valceresio

Messaggio da quilla »

Visto che attorno alle grotte gravita parecchio interesse, ho pensato di copiare questo capitolo dalla guida di Roberto Corbella e Comunità Montana della Valceresio

Le Grotte tra la Valganna e la Valceresio

Le nostre montagne e colline sono come grandiosi palazzi in rovina: le rodono e le cesellano dall’esterno il gelo, il vento, le precipitazioni, le acque correnti. Ma anche profondamente sottoterra l’acqua lavora creando un fenomeno chiamato “carsismo”:
Il carsismo è assai esteso nella Prealpi Lombarde, data la natura prevalentemente calcarea di vasta parte del sottosuolo. Ecco perciò grotte, anfratti, fessure alcune di facile accesso per l’escursionista, altre praticabili da specialisti, ma tutte di grande interesse e che possono essere occasione di bellissime gite.
Il meraviglioso mondo di cunicoli, caverne, nicchie e pozzi, spesso ornato di stalattiti, stalagmiti ed altre interessanti concrezioni è un’attrattiva in più per il turista alla ricerca di una natura incontaminata e può essere fonte di ricerca per lo specialista.
Le grotte di questa zona sono in gran parte composte di roccia calcarea e alabastrite. Molte sono ben conosciute, altre riservano ancora scoperte e parecchie probabilmente sono ancora da scoprire.
Nella maggior parte di queste caverne sono stati rinvenuti resti fosssili di mammiferi (orsi, lupi, cervi e caprioli) rendendoci così edotti sulla fauna antica della valle; in alcune di esse sono venuti alla luce manufatti dell’età della pietra, dimostrando così il loro uso come abitazione da parte dei nostri progenitori.
Ecco le più conosciute o interessanti.
All’uscita della galleria stradale (dopo la Birreria) prima delle grotte di Valganna, al di sotto della “sorgente degli ammalati”, oggi chiusa da una porta in ferro, si trova la “Grotta del Tasso”. Dopo una galleria in discesa ed uno sbalzo troviamo una bella caverna ricca di concrezioni, sul soffitto una interessante condotta forzata verticale da dove un tempo entrava acqua in pressione.
A qualche distanza dopo la cascata delle Grotte di Valganna, serie di piccoli antri a fianco del ristorante, sulla parete opposta si trova il “Labirinto delle gallerie”, una serie impressionanate di cunicoli poco agevoli sotto una fraglia rocciosa.
Proseguendo lungo la strada della Valganna, dopo la seconda galleria, agli inizi del bosco, possiamo visitare la “Vittorina”, una bella grotta a campana che, se pur di modeste dimensioni, è servita da rifugio ai nostri progenitori. Scavi effettuati hanno portato al ritrovamento di selci lavorate ed altri manufatti litici.
La grotta più importante di questa zona è certamente la “Grotta dell’Alabastro”, anche per i numerosi reperti fossili e di manufatti preistorici che vi sono stati rinvenuti, che può essere raggiunta facilmente salendo dal sentiero posto a metà strada fra la gola della Pissavacca e la strada che porta all’Alpe Cuseglio. La grotta si trova sul bordo del sentiero, dopo che esso andando in piano costeggia la gola; dopo l’entrata una galleria in pendenza porta ad un’ampia caverna, un tempo ricca di stalattiti e stalagmiti, ma saccheggiata dai vandali per lungo tempo. La grotta è costituita quasi tutta di alabastrite, da cui il nome. Nei nuovi rami della grotta, al disopra della galleria, di recente scoperta, vi sono bellissime stalattiti, stalagmiti e “tendine” o “lame”. E’ abitata da una colonia di pipistrelli.
Sotto la cima del monte Monarco vi sono tutta una serie di piccole cavità nelle quali sono stati rinvenuti i resti di caprioli, cervi, lupi ed orsi di epoca preistorica. Sul monte Rho di Arcisate sono stati scoperti recentemente due grotte a pozzo: l’”Abisso dei ciliegi” e il “Pozzo del frassino” della profondità di oltre 90 mt, oggetto di studio da parte del gruppo Speleologico CAI Varese.
Sotto la cima del monte Minisfreddo, raggiungibile con sentieri da Arcisate o Bisuschio, in località “Sass Piatt” vi è la “Grotta del pipistrello”, di roccia calcarea e alabastrite, ricca di concrezioni, stalattiti, lame e interessanti vaschette a gradinata. Nelle vicinanze, sul monte S.Bernardo, vi sono varie cavità, come il “Pozzo di Ravasina”, particolarmente interessanti.
A Brusimpiano, lungo la valle del fiume Trallo, abbiamo la “Tana della volpe”, vicino alla strada asfaltata e perciò purtroppo saccheggiata, una grotta in piano con bellissime concrezioni tra le quali una vasca; dalla grotta esce una sorgente.
Sull’altro versante della Valceresio, sul monte Orsa, vi è la famosa grotta “Mamma Emma”, di notevole sviluppo, forse la più grande della zona, con pozzi, discenderie e salite, ampie caverne, con stalattiti e concrezioni, di particolare interesse alcune vaschette fossili contenenti cristalli di calcite. Sotto la galleria principale un laghetto pensile con profondità di oltre 2 mt.
A Monte Useria la “Grotta di Garibaldi”, una caverna impostata su di una frattura della roccia con ampio salone di ingresso, contiene molte concrezioni.


Mary
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paoric
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Re: Grotte tra la Valganna e la Valceresio

Messaggio da paoric »

Ah interessante, lo leggerò con calma, grazie ciao
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
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