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Un pulcino alle fornaci di Cunardo 5 Luglio

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paoric
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Un pulcino alle fornaci di Cunardo 5 Luglio

Messaggio da paoric »

La storica ceramica Ibis ospiterà un appuntamento a cavallo fra arte e letteratura

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Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
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paoric
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Re: Un pulcino alle fornaci di Cunardo 5 Luglio

Messaggio da paoric »

Un bellissimo articolo a cura di Andrea Camurani di Varesenews pubblicato oggi:

A settant’anni diventa papà di un museo
Si chiama “La fornace degli artisti” ed è uno spazio aperto e fruibile a chiunque. Lo ha realizzato Giorgio Robustelli, discepolo di un’antica arte


Mettersi in gioco a settant’anni: può voler dire tutto o niente. Per Giorgio Robustelli significa mettere al mondo un museo. Le sue mani (nella foto, al lavoro), abituate alla ceramica e ai colori, lo stanno facendo proprio in quesiti giorni all’esterno della Fornace Ibis, che a Cunardo non è stata “solo”, fra Sette e Ottocento, un luogo di cottura di piatti e manufatti: a metà del Novecento ha rappresentato un sinonimo di cultura, passione, integrazione.
Qui, dagli anni 60’ passò il fior fiore dell’arte ceramica italiana, fonte di ispirazione per molti intellettuali, alcuni non avvezzi a questi segni, basti pensare ai memorabili “piatti” allestiti da Piero Chiara in onore di alcuni dei suoi capolavori. Oggi non è più così. Rimane la bottega, l’atelier ceramico di alta fattura che ricorda la casa scapigliata di un artista, ma il “giro” attorno a questa preziosità si è affievolito. «Sono vecchio - esordisce Giorgio Robustelli - le forze cominciano a calare, ma non per questo voglio abbandonare la mia passione. E, soprattutto, mi sono posto una domanda: cosa ne sarà di questa esperienza?».
La risposta è arrivata dalla recente costituzione di un’associazione gli “Amici delle fornaci Ibis” che ha come scopo il rilancio culturale delle fornaci con iniziative incentrate non necessariamente sull’arte ceramica, ma che spaziano anche in altre forme di espressione: sabato prossimo, per esempio, vi sarà una grande iniziativa legata al mondo dell’editoria di qualità e della musica d’arte legata al mondo milanese della casa editrice “Pulcinoelefante”.
Le ceramiche Ibis si trovano a Cunardo, appena fuori dal paese in una splendida cornice incastonata nel cuore delle montagne crocevia di tre mondi verdi: Valcuvia, Valganna e Val Travaglia. Allestire un museo permanente all’aperto, a disposizione di chiunque ogni ora e arricchirlo via via di opere rappresenta una scommessa: non ha paura, il suo ideatore, della stupidità umana rappresentata da possibili vandalismi?
giorgio robustelli foto«In realtà questa del museo all’aperto è una provocazione: l’ultimo atto di una preghiera che da tempo rivolgo alle istituzioni e alla società civile, che più o meno suona così: “Guardate che questo posto è della collettività e deve rimanere fruibile a tutti”. Per questo l’allestimento del museo all’aperto vuole essere da sprone per le istituzioni per spingerle ad interessarsi a questo luogo, unico nel suo genere, dove davvero si può fare molto».

Venticinque, trenta opere, per il momento di proprietà di Robustelli, sono già state posizionate (nella foto, alcuni del pezzi già sistemati). A queste se ne aggiungono di nuove man mano che gli artisti sosterranno l’iniziativa. Opere varesine, come quelle di Vittore e Angelo Frattini o di Silvia Monti. Ma anche di artisti stranieri che sono oggi in contatto con Robustelli e che passeranno da Cunardo per contaminare culturalmente questa esperienza. «Il prossimo 14 luglio ospiterò un autore danese interessato a realizzare un’opera per il museo. A fine agosto ne arriverà uno addirittura dalla Cina - spiega Robustelli - . La vera scommessa sarà quella di coinvolgere le nuove leve, piuttosto riottose ad intraprendere questa carriera, che invece rappresenta un percorso denso di sorprese e un’occasione per vivere del proprio lavoro».
A chi è dedicato questo museo? «Non c’è una dedica specifica, direi che intendo questo spazio come un luogo aperto a tutti - conclude Robustelli - . “La fornace degli artisti”: diciamo che se devo darli un nome, si chiamerà così”.

LINK all'articolo QUI
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Emi
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Re: Un pulcino alle fornaci di Cunardo 5 Luglio

Messaggio da Emi »

paoric ha scritto:... Opere varesine, come quelle di Vittore e Angelo Frattini o di Silvia Monti....
Ehm... non sarà per caso SilviO Monti, autore fra le altre cose di uno degli affreschi di Boarezzo?
Un cretino è un cretino,
cento cretini son cento cretini,
ma diecimila cretini sono una forza storica.

Leo Longanesi
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paoric
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Re: Un pulcino alle fornaci di Cunardo 5 Luglio

Messaggio da paoric »

Sì è lui.
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
Susi
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Re: Un pulcino alle fornaci di Cunardo 5 Luglio

Messaggio da Susi »

Un bel pomeriggio quello di domenica 6 luglio alle fornici Ibis di Cunardo e per tanti motivi . I primi e principali : la riapertura dell'attività delle fornaci ( anche se possiamo dire,senza essere smentiti, che non sia mai stata chiusa visto l'impegno e la tenacia di Giorgio Robustelli ), la nascita dell'Associazione Amici delle fornaci Ibis e l'apertura del museo a cielo aperto La fornace degli artisti. Non c'è dubbio, sarebbero bastate queste occasioni per essere presenti a festeggiare questa meravigliosa realtà del territorio valgannese ma, c'è stato molto altro e molto altro ancora. Ogni volta che arrivo alla fornace non posso che confermare la rinnovata gioia degli occhi e del cuore di essere in un luogo unico, uno spazio e un tempo dove può accadere di tutto : dalla rotonda torre in pietra potrebbe uscire fumo colorato tanto quanto una stuolo di strani personaggi alati, un uomo dagli occhi vivacissimi azzurri, con la sapiente maestria delle sue mani potrebbe creare una mezza luna di ceramica, la porta di un forno potentemente caldo potrebbe schiudersi ai nostri occhi lasciandoci a bocca aperta per il suo tesoro. Domenica pomeriggio, alle 17, in questo luogo che trasuda di terra buona e utile, di acqua, di fuoco, di argilla, di vernici, di piatti appesi e realizzati da grandi artisti, di sculture lasciate lì per essere guardate, di pezzi ancora da cuocere e altri da dipingere, si sono incontrati "tanti amici" così come ho sentito commentare da chi ha portato il suo diretto contributo coniugando pittura, poesia, musica dentro un continuum virtuoso ed armonioso : Alberto Casiraghy ,poeta ed editore ,fondatore della piccola e preziosa casa editrice Pulcinoelefante che ha creato ad oggi 9200 libricini, "farfalle" contenenti aforismi e disegni preziosi. Un grande omaggio alla sua opera con i suoi piccoli capolavori esposti al piano superiore della fornace, il racconto, come lui stesso ha detto, di un'esperienza antropologica, un incontro con le tante persone che diventano amici, una " gioia nel fare all'infinito". Un poeta ma non solo, un editore ma non solo , un generoso , un francescano laico, un amico che ti accompagna fin sul la porta e oltre, le parole che ho sentito più spesso dire di lui in questa occasione. I ricordi dell'editore Casiraghy volano alla sua profonda amicizia con Alda Merini grande poetessa italiana di cui ha pubblicato più di cento libretti, ad Adriano Porazzi ,maestro incisore e ultimo xilografo lombardo con cui ha avuto una proficua collaborazione dando vita ad autentici capolavori, un omaggio peraltro a questo artista scomparso a 92 anni, grazie ad una mostra fotografica che circonda ed accoglie le piccole opere d'arte dell' amico Casiraghy. Ed ancora il suo pensiero va ai tanti incontri ,più di 5000, che negli anni hanno affollato la sua vita , tanti di questi anche la sua casa ad Osnago in Brianza che un suo caro amico il maestro Michele Sangineto ha definito una piccola casina con un cane, un gatto,una capretta........ Piacevolissimi i brani musicali magistralmente suonati con il salterio un antico strumento medioevale dall'ebanista Sangineto. Dalla musica alla lettura di aforismi , un momento intenso in cui le voci alternate maschile e femminile di due abili lettori hanno invitato i presenti a pensare all'importanza della parola nella sua essenzialità e così abbiamo potuto apprezzare gli aforismi di Casiraghy, Merini,Pivano, Proust, Leopardi, Wilde, Porazzi , Shakespeare, Petrolini e diversi altri. Ed infine, il padrone di casa, Giorgio Robustelli con la sua arte, con il desiderio di continuare a portare avanti una tradizione forte del territorio come la ceramica, con la sua tenacia, la voglia di futuro, il desiderio di continuare a dare , a trasmettere un sapere. E' stato proprio un bel pomeriggio, il primo evento culturale italiano sotto l'egida della presidenza italiana in Europa, un pomeriggio raccontato da fini intellettuali ,ma sopratutto da belle persone che hanno fatto del rigore, dell'umiltà, del rispetto e valore dell'altro, della conoscenza alta, del guardare avanti, del mettersi in gioco, della coerenza, della curiosità, ingredienti del loro sapere e del loro fare.
Susanna Cozzi
Peppo
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Re: Un pulcino alle fornaci di Cunardo 5 Luglio

Messaggio da Peppo »

alcuni scatti della bella ed interessante nuova avventura alle fornaci:
Allegati
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giuseppe cozzi

Di sicuro ci sarà sempre chi guarderà solo alla tecnica e si chiederà 'come', mentre altri di natura più curiosa si chiederanno 'perche'
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paoric
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Re: Un pulcino alle fornaci di Cunardo 5 Luglio

Messaggio da paoric »

Grazie per le belle foto Peppo, e grazie a Susi per la sua riflessione.

Bella giornata, intensa, emotiva, di un livello sicuramente superiore alle media !

COMPLIMENTI a tutti i partecipanti.
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Re: Un pulcino alle fornaci di Cunardo 5 Luglio

Messaggio da Peppo »

:happy3:
giuseppe cozzi

Di sicuro ci sarà sempre chi guarderà solo alla tecnica e si chiederà 'come', mentre altri di natura più curiosa si chiederanno 'perche'
Man Ray
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