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IL KILLER DELLA VALLE

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ANONIMUSS
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IL KILLER DELLA VALLE

Messaggio da ANONIMUSS »

QUEST'ANNO HO NOTATO CHE I CALABRONI SONO MOLTO PRESENTI NELLE NOSTRE ZONE,SPESSO LI SOTTOVALUTIAMO,MA POSSONO A TUTTI GLI EFFETTI ESSERE CONSIDERATI PERICOLOSI COME SCORPIONI,IO STESSO TRE ANNI FA NE SONO RIMASTO VITTIMA E ME LA SONO VISTA DAVVERO BRUTTA,
A CHI INTERESSA,UNA DESCRIZIONE SCIENTIFICA E UN RACCONTO TESTIMONIANZA TROVATO IN RETE.

"""Il calabrone è la specie più grande tra le vespe e può superare i 50 mm di lunghezza. Il calabrone Europeo è la Vespula crabro. Calabroni e vespe sono grandi predatori di bruchi, soprattutto larve di lepidotteri, e da questo punto di vista perciò i calabroni sono utili a regolare i parassiti evitando danni alle piante.

Perciò, se solo possibile, bisogna lasciare indisturbati i nidi, per aiutare la lotta biologica contro gli altri insetti, diminuendo così la necessità di usare pesticidi.

Dal punto di vista della convivenza con l'uomo, vespe e calabroni sono un elemento di disturbo. Sono aggressive quando ci si avvicina al loro nido e molte volte i loro nidi sono situati in zone di passaggio, vicino alla casa o nei camini e quindi la probabilià di disturbarli è alta.
Il comportamento aggressivo aumenta con il progredire della stagione e quando le colonie diventano grandi e il cibo inizia a scarseggiare. In autunno, i calabroni iniziano a farsi vedere attorno ai picnic, ai barbecue, sui piatti dei cibi per cani e gatti che siano all'esterno odove ci sia abbondanza di frutta matura. Come aumentano nei centri urbani, grazie alla disponibilità di sostanze alimentari ivi reperibili (rifiuti organici, immondizie, ecc...), per la stessa ragione risultano abbondanti nei pressi di camping e delle abitazioni di campagna. La vicinanza diventa così un pericolo. In questo caso è meglio eliminare il nido, ma solo rivolgendosi a personale specializato.

Le vespe utilizzano il loro pungiglione per uccidere le prede e per difendersi. Il pungiglione delle api è vistosamente seghettato, non è più estraibile una volta conficato nella pelle e quindi conduce a morte l'insetto. Il pungiglione delle vespe è quasi liscio, cosicché le vespe possono pungere ripetutamente le loro vittime. Il pungiglione è associato a ghiandole velenifere e il veleno contiene ialuronidasi, fosfolipasi e una specifica proteina chiamata antigene 5. La puntura provoca un forte dolore con intenso arrossamento e, a volte, anche febbre. La puntura delle vespe e dei calabroni può essere pericolosa per l'uomo.

Alla fine dell'estate vi sono maschi e femmine fecondi, che non partecipano all'allestimento e al mantenimento del nido. In autunno la regina, le operaie e i maschi muoiono. Le giovani femmine, fecondate dai maschi prodotti nell'ultima generazione si cercano un rifugio ove passare l'inverno in uno stato di "ibernazione" (diapausa).
In primavera ogni nuova regina costruisce un nuovo nido in un luogo riparato e sicuro, completandolo per stadi successivi. Con un impasto cellulosico di consistenza cartacea ottenuto dalla masticazione di pezzettini di legno, costruisce la prima unità di forma sferica dalle imensioni di una noce aperta in basso. Nell'interno pone 10-20 uova, ognuna in una cella esagonale. La regina provvede alla nutrizione delle larve che maturano in circa un mese. Da queste larve nascono le operaie. Mentre la regina si occuperà in seguito solo della deposizione delle uova, le operaie si occuperanno di ingrandire il nido e di alimentare le uova e le larve. """

""E' un vecchio detto borgotarese: basta la puntura di tre calabroni (Vespa Crabro) per dover vedere somministrare una comunione; purtroppo durante una messa funebre.
Per le persone che vivevano nelle campagne, i "santoun" (Borgotaro) o "martinon" (Bedonia) sono sempre stati un vero terrore: intenti nelle lavorazioni dei campi, nella raccolta della frutta, nel taglio delle piante, erano sempre a rischio.
In effetti i calabroni, e le vespe in genere, sono degli splendidi e ingegnosi animali; talmente operosi e intelligenti da riuscire a costruire delle vere e proprie opere d'arte; ma sono anche degli esseri che, se disturbati, si possono rivelare come delle formidabili e mortali macchine da guerra.
Spesso si sentono delle strane leggende sulla pericolosità delle vipere e del loro morso; io, in alcuni periodi dell'anno, vivo più nel bosco che a in casa: non ho mai corso il rischio di essere morso, anzi, sono alcune stagioni che questi rettili appaiono come quasi estinti. Da alcuni mesi, insieme ad alcuni amici, sto cercando di fotografarne qualche esemplare e i risultati sono veramente deludenti.
So per certo, invece, di alcune morti provocate dalla puntura di questi insetti. Solitamente costruiscono dei piccoli nidi, nascosti nei vecchi tronchi cavi, negli anfratti dei tetti e in buche sotto terra.
Ma non in questo caso; nei giorni scorsi, entrando in una vecchia legnaia, ho percepito uno strano ronzio: costante, continuo, assordante. Prima di prendere la legna, incuriosito dal fenomeno, ho rivolto la vista verso l'alto, nella zona più protetta della costruzione: che spettacolo!
Appeso alla trave principale c'era un nido di calabroni enorme, grande come mai ne avevo visti. Ancora in fase di ultimazione, di chiusura.
Decine di imenotteri che volteggiavano intorno al nido, altri che davano aria all'interno del nido, agitando le ali. Mi sono guardato intorno: come in un film di fantascienza, mi sono reso conto di avere decine di occhietti che probabilmente stavano osservando le mie mosse, le mie intenzioni. I calabroni, contrariamente alle trame di qualche stupido film, non cercano mai di pungere volontariamente l'uomo: ovviamente se non sono disturbati o se non si sentono realmente minacciati.
Sono rimasto una decina di minuti immobile, ad osservare la scena. Poi, alcune ore dopo, sono tornato "armato" di macchina fotografica: rivedendo le foto mi sono reso conto della dimensione del tutto eccezionale della "piccola città".
Ora, nelle prossime ore, si porrà un vero dilemma: distruggere il nido (ovviamente con l'aiuto dei vigili del fuoco) per allontanare eventuali problemi agli uomini o lasciar finire di costruire questo capolavoro di ingegneria naturale e sperare che tutto si risolva bene, aspettando il freddo dell'inverno?""
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SE NON FAI PARTE DELLA SOLUZIONE VUOL DIRE CHE SEI PARTE DEL PROBLEMA....(la mia prof di matematica)
roby68
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Messaggio da roby68 »

...... :shock: kakkio bellissimo e molto interessante, questo post di anonimuss!!!! complimenti!!! Il nostro gruppo Comunale di Protezione Civile ha un Gruppo apposito, che si occupa a livello Provinciale di rimuovere i nidi dei calabroni che risultano essere pericolosi per le persone.

Mi è capitato qualche volta di partecipare alle operazioni di rimozione di queste vere opere d'arte, che però racchiudono al loro interno degli insetti che a volte per dimensioni e aggressività fanno impressione!!!!! Comunque anche io sono del parere che nel momento in cui non sono potenzialmente pericolosi per le persone, è giusto che possano rimanere al loro posto continuando nelle loro attività quotidiane.
robysessantotto- Se ascolto......dimentico
Se guardo......imparo
Se faccio........capisco!
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stampela
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ciao

Messaggio da stampela »

Qualche anno fa, nel 1995 ho avuto per ben 2 volte la presenza di 2 nidi di calabroni nei cassonetti delle tapparelle. Il primo ho dovuto eliminarlo da solo e mi sono anche beccato una puntura sul piede destro, per fortuna non ho avuto problemi da questa puntura, però per almeno un paio di ore mi si era addormentata la gamba dal piede al ginocchio. Purtroppo l'ho fatto perchè era Domenica e alla sera avevo degli ospiti a cena, era il primo di Agosto e si doveva mangiare in veranda (aperta).L'altro mi sono limitato a bloccare tutte le uscite del cassonetto infilando degli asciugamani tra la tapparella e il cassonetto, poi il giorno seguente ho chiamato chi di dovere per l'eliminazione. Però è stata una brutta esperienza , dopo aver fatto dei lavori e sostituito il tetto non abbiamo più avuto nidi, forse l'odore delle vernici li hanno tenuti lontani dal costruire nuovi nidi. Pensate che in quel periodo dovevamo tenere le finestre chiuse perchè alla sera sentivamo picchiettare sui vetri e spostando le tendine vedevi che erano loro, penso che fossero attratti dalla luce, perchè durante il giorno raramente giravano per casa.....meglio stare alla larga, però è vero che se non gli dai fastidio ti lasciano in pace, a casa di un mio amico si stava sotto una pianta di frutta all'ombra senza essere disturbati....Piero...
ANONIMUSS
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Messaggio da ANONIMUSS »

grazie a roby per il complimento:wink:
stampela tu devi essere un superman,
io sono stato punto da due di questi insetti e sono finito una giornata all'ospedale,dopo solo 5 minuti mi si è bloccata la respirazione e per la prima volta ho capito cosa vuol dire essere ammalati di asma,
ma quello che mi ha impressionato di più della mia esperienza è stata l'aggressività che hanno dimostrato questi calabroni,sono usciti dal nido come delle furie e in una frazione di secondo mi hanno punto diverse volte,
la sera dopo con l'aiuto di un amico vigile del fuoco e con tanto dispiacere ho provveduto a distruggere il nido,purtroppo era in una posizione troppo pericolosa e non si poteva proprio rischiare a lasciarlo li,
comunque sono davvero degli animali eccezionali,sono molto piccoli ma hanno un coraggio ed una forza incredibile,pensate solo a cosa sarebbe capace di fare un insetto simile se pesasse 50 kg e fosse lungo anche solo un metro,altro che pitt bull....
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quilla
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Messaggio da quilla »

Non tutte le persone rispondo in egual modo alla puntura di calabroni e vespe, alcuni sono più sensibili al loro veleno ed altri meno, quindi la reazione non sempre è la medesima.
Anche io da ragazzina sono stata punta ad una coscia da un calabrone, non l'avevo visto e mi ci ero seduta sopra, ma al di là del gonfiore e del dolore non ho avuto altri sintomi.
Il padre di un ragazzo della mia compagnia invece è stato punto da due vespe ed è morto. Pensate come ci sono rimasta, considerando che è successo un mesetto dopo che avevano punto me......
Comunque bisogna sempre stare prudenti in presenza di questi animali, e non bisogna dargli fastidio magari cercando di scacciarli, onde evitare che si arrabbino.....
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