Anello del Monte Val de' Corni
Moderatori: lampo, quilla, Emi, Parsifal
Anello del Monte Val de' Corni
Una delle cime forse meno note della Valganna, il Monte Val de' Corni è in realtà un'ampia cresta formata da varie quote il cui punto più alto si trova a m.993.
Trovandosi a metà strada tra il Poncione e il Piambello rimane, per così dire, schiacciata tra le altre due mete ben più frequentate. Eppure ha diversi motivi d'interesse, specie per i bei panorami e la presenza di porfidi dalle forme a volte curiose, che possono ricordare un po' quelli del Monte Martica sull'altro lato della valle. La cima principale rimane invece completamente ostruita dalla vegetazione, e non offre particolari attrattive, ma in un giro ad anello come questo l'escursione è in sè molto gradevole ed appagante. Difficoltà MEDIA.
Il giro comporta si e no 1 ora e mezza, senza contare le eventuali pause. Il sentiero segue in parte il percorso dedicato alla GEV Giorgio Faccio.
Il percorso in pdf lo scaricate cliccando qui sotto Partenza dall'Alpe Tedesco
Si attraversa il borgo sulla strada in direzione di Cuasso e si prosegue in breve discesa.
A un certo punto s'incontra questo chiarissimo sentiero, che c'interessa in questo caso.
Dopo un po' che si sale su sterrato si giunge a questo bivio. Andare a destra e mantenersi bassi: l'altra è una strada probabilmente "nuova", ad opera dei boscaioli.
Splendidi faggi... Il bosco è misto, con presenza di castagni e betulle.
Dopo una salita relativamente tranquilla si raggiunge una sorta di "forcella" tra Val de' Corni e Piambello. Prendere a sinistra, svoltando a sud.
Dapprima s'incontra un roccolo, da cui volendo è possibile scendere a Boarezzo collegandosi con la "famosa" pista di sci da fondo. Noi proseguiamo diritti.
Si giunge a un altro bivio. A destra, pochi passi ci separano dalla vetta del Monte Val de' Corni...
Panorama (?)
Panorama (?)
Panorama (?)
Tornati al bivio precedente si prosegue in discesa col sentiero a sinistra, e poco dopo (un po' fuori posto) s'incontra questo cartello...
Dopo una bella faggeta inizia la "fase panoramica" del giro. Proseguire sempre in discesa, a tratti ripida.
Incrociati diversi porfidi si giunge al "Belvedere" posto a m.868, come indica il cartello.
Si scende infine a zig zag per il prato, con l'Alpe Tedesco ormai in vista.
Si entra nel bosco...
Ed eccoci al Passo del Tedesco. Cinque minuti su asfalto verso Cuasso e si torna al punto di partenza.
Segnaletica, con le indicazioni per fare il sentiero in senso inverso da come qui descritto.
Trovandosi a metà strada tra il Poncione e il Piambello rimane, per così dire, schiacciata tra le altre due mete ben più frequentate. Eppure ha diversi motivi d'interesse, specie per i bei panorami e la presenza di porfidi dalle forme a volte curiose, che possono ricordare un po' quelli del Monte Martica sull'altro lato della valle. La cima principale rimane invece completamente ostruita dalla vegetazione, e non offre particolari attrattive, ma in un giro ad anello come questo l'escursione è in sè molto gradevole ed appagante. Difficoltà MEDIA.
Il giro comporta si e no 1 ora e mezza, senza contare le eventuali pause. Il sentiero segue in parte il percorso dedicato alla GEV Giorgio Faccio.
Il percorso in pdf lo scaricate cliccando qui sotto Partenza dall'Alpe Tedesco
Si attraversa il borgo sulla strada in direzione di Cuasso e si prosegue in breve discesa.
A un certo punto s'incontra questo chiarissimo sentiero, che c'interessa in questo caso.
Dopo un po' che si sale su sterrato si giunge a questo bivio. Andare a destra e mantenersi bassi: l'altra è una strada probabilmente "nuova", ad opera dei boscaioli.
Splendidi faggi... Il bosco è misto, con presenza di castagni e betulle.
Dopo una salita relativamente tranquilla si raggiunge una sorta di "forcella" tra Val de' Corni e Piambello. Prendere a sinistra, svoltando a sud.
Dapprima s'incontra un roccolo, da cui volendo è possibile scendere a Boarezzo collegandosi con la "famosa" pista di sci da fondo. Noi proseguiamo diritti.
Si giunge a un altro bivio. A destra, pochi passi ci separano dalla vetta del Monte Val de' Corni...
Panorama (?)
Panorama (?)
Panorama (?)
Tornati al bivio precedente si prosegue in discesa col sentiero a sinistra, e poco dopo (un po' fuori posto) s'incontra questo cartello...
Dopo una bella faggeta inizia la "fase panoramica" del giro. Proseguire sempre in discesa, a tratti ripida.
Incrociati diversi porfidi si giunge al "Belvedere" posto a m.868, come indica il cartello.
Si scende infine a zig zag per il prato, con l'Alpe Tedesco ormai in vista.
Si entra nel bosco...
Ed eccoci al Passo del Tedesco. Cinque minuti su asfalto verso Cuasso e si torna al punto di partenza.
Segnaletica, con le indicazioni per fare il sentiero in senso inverso da come qui descritto.
Un cretino è un cretino,
cento cretini son cento cretini,
ma diecimila cretini sono una forza storica.
Leo Longanesi
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Re: Anello del Monte Val de' Corni
Avevo fatto la parte finale (dove si vede Ganna) il giro completo non l'ho ancora fatto... grazie come sempre, quasi quasi ci conviene pensare di stampare un libretto dei sentieri per conto nostro....



Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
Re: Anello del Monte Val de' Corni
Eh..già...se andiamo..pardon..andate (soprattutto l'iperattivo Emi ed anche Paolo.. in tema) avanti così Vi converrebbe seriamente prendere in considerazione l'ipotesi di mettere in cantiere un bella guida dei sentieri della Valganna da eventualmente coordinarsi con quelli delle valli adiacenti... le competenze in materia non mancano da parte Vs. Per le mie modeste conoscenze..potrei dare una mano anch' io.
Per intanto grazie ad Emi per l'ennesima ottima descrizione di un percorso misconosciuto e defilato ma ben interessante e piacevole, specialmente, a mio parere, nel tratto "panoramico" tra appena sotto la sommità del monte ed il Passo dell'Alpe Tedesco, oltre alle giuste osservazioni su rocce e vegetazione.
Alllego due foto del settembre scorso fatte in loco nel tratto sopradefinito come "panoramico" di cui una verso Poncione-Minisfreddo e Monarco, l'altra verso Pralugano e Valcuvia.
Saluti.
Per intanto grazie ad Emi per l'ennesima ottima descrizione di un percorso misconosciuto e defilato ma ben interessante e piacevole, specialmente, a mio parere, nel tratto "panoramico" tra appena sotto la sommità del monte ed il Passo dell'Alpe Tedesco, oltre alle giuste osservazioni su rocce e vegetazione.
Alllego due foto del settembre scorso fatte in loco nel tratto sopradefinito come "panoramico" di cui una verso Poncione-Minisfreddo e Monarco, l'altra verso Pralugano e Valcuvia.
Saluti.
Ultima modifica di mauri il mar mar 08, 2011 10:30 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Anello del Monte Val de' Corni
Grazie Mauri...il problema come al solito è uno solo...
in dialetto si dice "DANE'" vedremo... 


Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
Re: Anello del Monte Val de' Corni
E non è finita qui.
Poichè sono "iperattivo" (cit.Mauri)
ho pensato di aggiungere alla descrizione una simpatica "variante", effettuata lo stesso giorno, proprio a partire da metà "anello".
Dalla sella, o forcella, o dite come volete, anzichè chiudere subito il cerchio mi sono diretto deciso verso il Monte Piambello, seguendo il sopraccitato sentiero "Giorgio Faccio" (cartelli e segnali in vernice rossa-bianco-rossa), che segue quasi interamente un percorso di cresta. Tempo circa 40 minuti, difficoltà MEDIA.
Dunque, riprendiamo da qui. Giunti sulla sommità andare a destra (direzione Nord) anzichè a sinistra.
Poco dopo inizia una breve fase panoramica, più o meno in corrispondenza dei grossi tralicci, ove il taglio piante è stato fin troppo robusto.
Si prosegue in salita, collegandosi alla strada militare proveniente dal villaggio TCI...
... ma la si ignora (come pure il sentiero a destra che si dirige alla cannoniera in caverna) e, seguendo i segnali, si sale nel rado bosco.
Si va a sbucare presso alcune fortificazioni, che con la neve assumono sempre un particolare fascino, e si prosegue diritti...
... fino ai chiari cartelli, che indicano la strada da seguire, sempre evitando la strada militare (in questa stagione spesso ghiacciata).
Si sbuca infine ancora sulla strada militare nei pressi di una madonnina, e all'ultimo bivio ovviamente si sale, evitando la lunga discesa per la Bocchetta dei Frati.
La vista dalla cima, si sa, è parzialmente occultata dalle piante, ma tra esse riconosciamo volentieri il Monte Rosa (col Cervino che sbuca zitto zitto alla sua destra)...
... Cunardo, la Valtravaglia, il Monte Pian Nave a sinistra, il Verbano e il piramidale Monte Zeda...
... a est il Ceresio, con sua Maestà il Monte Legnone sulla destra, e anche il Disgrazia.
In alcuni punti ancora venti centimetri di neve.
E a sorpresa, presso un presepe posto negli anfratti del fortino, si trova un quaderno di vetta posto all'inizio dell'anno in ricordo dell'escursionista Santino Ghilardi, scomparso tragicamente lo scorso settembre. Un bel gesto, davvero.
Da qui, ci si ricollega all'anello, come descritto sopra.
Poichè sono "iperattivo" (cit.Mauri)

Dalla sella, o forcella, o dite come volete, anzichè chiudere subito il cerchio mi sono diretto deciso verso il Monte Piambello, seguendo il sopraccitato sentiero "Giorgio Faccio" (cartelli e segnali in vernice rossa-bianco-rossa), che segue quasi interamente un percorso di cresta. Tempo circa 40 minuti, difficoltà MEDIA.
Dunque, riprendiamo da qui. Giunti sulla sommità andare a destra (direzione Nord) anzichè a sinistra.
Poco dopo inizia una breve fase panoramica, più o meno in corrispondenza dei grossi tralicci, ove il taglio piante è stato fin troppo robusto.
Si prosegue in salita, collegandosi alla strada militare proveniente dal villaggio TCI...
... ma la si ignora (come pure il sentiero a destra che si dirige alla cannoniera in caverna) e, seguendo i segnali, si sale nel rado bosco.
Si va a sbucare presso alcune fortificazioni, che con la neve assumono sempre un particolare fascino, e si prosegue diritti...
... fino ai chiari cartelli, che indicano la strada da seguire, sempre evitando la strada militare (in questa stagione spesso ghiacciata).
Si sbuca infine ancora sulla strada militare nei pressi di una madonnina, e all'ultimo bivio ovviamente si sale, evitando la lunga discesa per la Bocchetta dei Frati.
La vista dalla cima, si sa, è parzialmente occultata dalle piante, ma tra esse riconosciamo volentieri il Monte Rosa (col Cervino che sbuca zitto zitto alla sua destra)...
... Cunardo, la Valtravaglia, il Monte Pian Nave a sinistra, il Verbano e il piramidale Monte Zeda...
... a est il Ceresio, con sua Maestà il Monte Legnone sulla destra, e anche il Disgrazia.
In alcuni punti ancora venti centimetri di neve.
E a sorpresa, presso un presepe posto negli anfratti del fortino, si trova un quaderno di vetta posto all'inizio dell'anno in ricordo dell'escursionista Santino Ghilardi, scomparso tragicamente lo scorso settembre. Un bel gesto, davvero.
Da qui, ci si ricollega all'anello, come descritto sopra.
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Leo Longanesi
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Leo Longanesi
Re: Anello del Monte Val de' Corni
Bel giro,non sembra molto faticoso,posso portare la mia amica senza che mi tolga il saluto! 

Re: Anello del Monte Val de' Corni
Bravo Emi! (ma allora sei mega iper attivo!)
. Questo percorso è interessante anche perchè fa parte della "alta via" della Valganna, svolgendosi in "quota" più o meno dall' altezza di 950 mt. del tratto iniziale fino ai 1125 mt. del Piambello. Mica male!.
Saluti.



Saluti.
Re: Anello del Monte Val de' Corni
L'"alta via" di cui parli è fattibile sulla carta, partendo da Induno (Frascarolo o Montallegro) per terminare direttamente in riva al Ceresio, in uno dei tre comuni interessati (P.Tresa, Brusimpiano o P.Ceresio). Tenendo conto di tutte le cime - comprese quelle "minori" che restano più defilate (Crocino, Sass Marsc, Derta) credo occorrano almeno otto ore tra salita, traversata e discesa. Di certo il trekking - benchè di un giorno - più impegnativo delle nostre valli, tenendo conto di vari fattori, ma anche uno dei più attraenti in assoluto. Un bel "rifugietto" a metà strada permetterebbe, specie a chi viene da fuori, di spezzare in due giorni la traversata. Chissà che riattando qualche vecchio baitone un giorno la cosa non diventi fattibile per qualcuno...mauri ha scritto:Bravo Emi! (ma allora sei mega iper attivo!)![]()
. Questo percorso è interessante anche perchè fa parte della "alta via" della Valganna, svolgendosi in "quota" più o meno dall' altezza di 950 mt. del tratto iniziale fino ai 1125 mt. del Piambello. Mica male!.
![]()
Saluti.
E poichè mi hai promosso a mega iper-attivo,


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Leo Longanesi
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Re: Anello del Monte Val de' Corni
Buongiorno,venerdi avevo una mezza giornata libera e, viste le previsioni per il w.e. sono andato a fare questo bel giro,volevo chiedere una curiosita:all'ingresso della cannoniera del Pianbello c'era un cartello con la scritta Achtung Banditen che ora non c'è più. Era risalente alla IIWW o era una burla? Che fine avrà fatto?
Re: Anello del Monte Val de' Corni
Che possa essere una burla lo credo più che possibile. Non l'avevo mai visto in precedenza, ma erano tre-quattro anni che non mi avvicinavo alla cannoniera. Dunque facile che, nel mezzo, qualcuno abbia posto la spiritosa scritta, magari da qualche gruppo di persone che "fa la guerra" nei boschi e nei campi (sport diffuso, di cui non ricordo il nome). Ma la tua foto a quando risale?balco ha scritto:Buongiorno,venerdi avevo una mezza giornata libera e, viste le previsioni per il w.e. sono andato a fare questo bel giro,volevo chiedere una curiosita:all'ingresso della cannoniera del Pianbello c'era un cartello con la scritta Achtung Banditen che ora non c'è più. Era risalente alla IIWW o era una burla? Che fine avrà fatto?
Aggiungo inoltre che l'ultima volta in cui passai di lì la cannoniera non era visitabile ed era chiusa da un robusto lucchetto, che qualcuno ha provveduto a far "saltare". Ora si può entrare (cosa che ho fatto), ma se c'era un lucchetto forse una ragione doveva esserci, no? All'interno tuttavia niente "banditen", ne soprattutto quei bei "souvenir" che molti incivili lasciano a valle. Meno male, almeno per una volta...

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Leo Longanesi
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Re: Anello del Monte Val de' Corni
Sono salito 3-4 volte in una quindicina di anni e il cartello lo ho sempre visto, era in alto in una posizione non comoda da raggiungere.La foto è sul sito www.viagginellastoria.it ed è del 2005.Secondo me i manufatti andrebbero lasciati aperti alla visita,magari con dei cancelli a molla per non fare entrare gli animali,come le simili gallerie sul Morissolo sul Verbano,naturalmente dove non ci sono pericoli di crolli.Ma sembra che strade e manufatti resistano bene e siamo quasi al secolo di realizzazione con ben poca manutenzione.
Re: Anello del Monte Val de' Corni
Allora probabilmente il cartello mi è sempre sfuggito (benchè credo di essere stato lì non più di tre-quattro volte proprio perchè col cancello chiuso non ha molto senso andare lì) o semplicemente non me lo ricordavo...
Simpatica e utile l'idea del cancello a molla: chissà perchè certe idee vengono solo ai fruitori...
Simpatica e utile l'idea del cancello a molla: chissà perchè certe idee vengono solo ai fruitori...

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Leo Longanesi
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Re: Anello del Monte Val de' Corni
ehhhh, il cartello era li da un bel pezzo e ovviamente non era proprio una burla ma più che altro un "falso". La stessa pianta sul quale era appeso non ha l'età per aver ereditato quell'oggetto.
Cartelli simili erano presenti nel periodo bellico ed indicavano la presenza di partigiani nella zona.
Nello specifico e quindi nella zona, partigiani attivi non ce ne sono mai stati molti, per quello che ne so. L'unica battaglia è quella del San Martino, seppur si registrino circa 372 partigiani varesini caduti. Non si esclude comunque che questi luoghi abbiano dato rifugio a molte persone, partigiani, disertori, militari stranieri, ebrei, ex-fascisti ecc ecc... sarebbe bello approfondire finché ci sono ancora dei testimoni in vita, magari rivolgendosi alla locale sezione ANPI.
Ovviamente se lo sarà fregato qualcuno convinto d'avere tra le mani un reperto storico di valore.
Provvederemo a rimetterne un altro con la dicitura Made in China stampata sulla parte posteriore.
Cartelli simili erano presenti nel periodo bellico ed indicavano la presenza di partigiani nella zona.
Nello specifico e quindi nella zona, partigiani attivi non ce ne sono mai stati molti, per quello che ne so. L'unica battaglia è quella del San Martino, seppur si registrino circa 372 partigiani varesini caduti. Non si esclude comunque che questi luoghi abbiano dato rifugio a molte persone, partigiani, disertori, militari stranieri, ebrei, ex-fascisti ecc ecc... sarebbe bello approfondire finché ci sono ancora dei testimoni in vita, magari rivolgendosi alla locale sezione ANPI.
Ovviamente se lo sarà fregato qualcuno convinto d'avere tra le mani un reperto storico di valore.
Provvederemo a rimetterne un altro con la dicitura Made in China stampata sulla parte posteriore.

Re: Anello del Monte Val de' Corni
Si condivide pienamente l'opportuno ed "arguto" nonchè divertente, nella frase finale,...commento sopracitato di Lampo..sulla faccenda del cartello "Achtung Banditen" al Piambello.
Dal pdv storico, per le mie modeste conoscenze e letture, "sostanzialmente" concordo, con quanto scritto. Solo con riserva per il numero dei "partigiani" e dei "Tedeschi" , caduti poichè le fonti bibliografiche risultano ben assai discordanti..
Saluti.


Saluti.
Re: Anello del Monte Val de' Corni
effettivamente le fonti andrebbero sempre verificate, io ho fatto affidamento all' ANPI che riporta il numero di 372 partigiani varesini caduti, non lo avevo precisato, in tutta l'Italia, non solo in zona, molti dei quali comunque catturati e poi deportati o fucilati. Dalle nostre parti, sempre escludendo la Battaglia del San Martino che fu (a mio parere pur rispettando il valore di chi lassù è morto ) pura follia, non si narrano altre vicende di particolare entità escludendo i vari racconti di persone slavate dall'arresto, fatte fuggire in Svizzera ecc ecc... più, ahimè, fucilazioni un po' ovunque sia per rappresaglia che vendetta.