Nel 1907 viene costruito con ingentissime spese il “Golf di Ganna”
Posto in località miniera il percorso, cui era annesso uno chalet denominato “La Baita”, si snodava soprattutto alla sinistra della strada che da Varese conduce a Ganna. Custode e gestore del circolo fu il signor Miro Bottinelli di Valganna, il quale oltre ad essere abile suonatore di fisarmonica, era all’occorrenza anche ristoratore.
Il circolo era frequentato soprattutto da clienti dell’albergo che vi giungevano con l’apposita vettura, oppure in tram o in carrozza.
Pochissimi gli italiani, quasi tutti i giocatori erano inglesi o americani di passaggio.
Felice Mazzola, classe 1907, di Ganna, da ragazzino era caddie in Valganna, questi i suoi ricordi:
“Era un ambiente sceltissimo; c’erano signore e signori stranieri di tutte le nazionalità, il posto era bellissimo, andavamo in otto o nove la mattina presto per fare i caddies .
Ricordo che il nostro compito, dopo che il cliente aveva posato la pallina su un leggero strato di creta, era quello di correre avanti, per vedere il punto esatto dove la palla si fermava. Quante palle perse nei cespugli e nell’erica del campo!
Alla fine del giro era il cliente che provvedeva direttamente al pagamento, noi ci trovavamo alla sera, prima di andare a casa e dividevamo da buoni amici gli incassi complessivi della giornata.
Mi ricordo bene il signor Brunelli e la signora, ogni anno radunavano tutti noi caddies e offrivano una cena all’albergo.”
In quei tempi le lezioni di golf costavano 3 lire, la Valganna diventa quindi uno dei golf preferiti in Italia.
Così viene descritto il Varese Milan Golf Course:
“Bello, spazioso, e sportivo, perfettamente quadrato e leggermente ondulato, molto interessante per ogni riguardo e comodissimo nella stagione estiva per l’amena e fresca posizione …
Varese con il golf in Valganna, possiede un grande valore, la posizione è magnifica e adatta al giuoco benché il terreno sia stretto: il fairway non merita alcun rimprovero, i greens potrebbero riuscire così perfetti come quelli delle altre città. Non vi è un solo incrociamento ed i giuocatori posso giuocare in parecchi contemporaneamente.
Abbonamento annuale (stagione Marzo – Novembre ) Lire 100, mensile Lire 25-20 giornaliero Lire 3 (signore Lire 2)
La lunghezza complessiva del campo era di 2490 yards per un par 37 su nove buche, le buche più lunghe erano la cinque e la sei rispettivamente di 410 e 440 yards.
La buca più emozionante era la otto, un par tre di 160 yards , con il green posto su di una collina oltre la quale si stendeva una distesa di sassi.
Del percorso della Valganna oggi non restano che poche tracce, i fairways sono in larga parte scomparsi in quanto piantumati, rimangono visibili e riconoscibili anche dalla strada alcuni tees di partenza, in particolare quello sopra la Baita in posizione sopraelevata, particolarmente bella; lo chalet che fungeva da Club House è adibito a centro vendita di carni pur conservando intatta la sua originaria struttura.
Per il resto nulla può far immaginare all’ignaro visitatore che nei paraggi della Milano si snodava nel 1907 un percorso tra i più belli e ammirati d’Italia.
Chissà che gli amministratori locali sensibili al richiamo turistico del golf, al forte flusso di traffico con la vicina Svizzera e alla necessità di valorizzare la valle, il cui aspetto in quel punto non è certo tra i più gradevoli , non decidano di ripristinare il gioco del golf in Valganna, ripetendo l’ardita costruzione realizzata ottanta anni prima da Brunelli e facendone un campo pubblico, tra i primi in Italia! A loro parola e risposta…
( fonte Golf Club Varese 1983)
