Specifico, ovviamente, che la partenza ideale è l'Alpe Tedesco e che conviene risalire il Poncione dalla via più diretta. La difficolta? Mah, ALTA o PER ESPERTI fate voi: c'è un piccolo passaggio esposto su roccia (munito di corda fissa) che conduce in cima al Minisfreddo e un secondo passaggio, assai più facile, poco prima del San Bernardo.
Grosso modo, pause escluse, dal Poncione a San Bernardo occorre circa un'ora, un ora e un quarto: dipende dalle nostre capacità, si tratta in fondo di dislivelli minimi e con continui saliscendi.
Percorso di cresta in direzione nord-sud-sud/est, senza rischio di perdersi in quanto la meta è quasi sempre davanti a noi. Segnali in vernice bianco-rossa e comunque molti cartelli ai passi e bocchette principali.
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Questo è l'unico bivio importante da evitare: restare sulla destra, perchè a sinistra si tratta del sentiero di salita al Poncione meno ripido, comunemente usato da molti escursionisti.
Seguire sempre le indicazioni in bianco-rosso rimanendo in cresta per tutto il percorso.
Lungo la risalita verso il Minisfreddo s'incontra questa lapide. Credo si tratti di un cacciatore morto durante una battuta di caccia, ma non ne sono sicuro.
Passaggio in faggeta.
Cartelli al passo.
Occhio sempre ai segnali. A volte sono anche gialli e/o azzurri.
Passaggio su cengia esposta con vista verso il Ceresio.
Ultimo tratto roccioso.
Scorcio panoramico dal Minisfreddo.
Discesa tra prati e cespugli.
Le roccette che in breve conducono a San Bernardo.
E meritato premio finale sul "terrazzo" del San Bernardo.
