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EVENTO 28/02/2012 IN RICORDO DEL TRAM VALGANNESE

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paoric
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EVENTO 28/02/2012 IN RICORDO DEL TRAM VALGANNESE

Messaggio da paoric »

STATE CONNESSI... :)

ED ECCOLO QUI IN ANTICIPO.... RICORDATEVI CHE SARA' ONLINE SINO ALLE 22 di domani mercoledì 29 Febbraio!

28 Febbraio 1955 - 28 Febbraio 2012 ... 57 anni fa l'ultima corsa del tram della Valganna, questo video vuole essere un ricordo per quello che è stato un autentico prodigio di inizio secolo! - 1903 la prima corsa in valle!! Signore e signori in carrozza!!



Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
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Re: EVENTO 28/02/2012

Messaggio da paoric »

Ok ora possiamo dirlo... domani 28 Febbraio cadrà la ricorrenza dell'ultimo viaggio del tram in Valganna.

Infatti il 28 Febbraio 1955 ci fu l'ultima corsa Valgannese... :crybaby2:

Per questo e per ricordare tutte le persone che per la tramvia hanno dato tanto, domani dalle ore 19.00 sino alle ore 22 di Mercoledì 29 Febbraio sarà visibile un filmato storico degli anni '30 di quando il bellissimo tramvetto bianco passava in Valganna e nelle zone vicine.

Per questa giornata particolare Varesenews pubblicherà due pezzi sul tram compresi di una intervista a Mario Carmagnola che racconterà di quando suo papà capostazione delle Bettole compì un atto a ricordo del tram!

VI ASPETTO anche sul mio profilo di Facebook

Paolo Ricciardi
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Davide...
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Re: EVENTO 28/02/2012

Messaggio da Davide... »

Scusate la mia ignoranza ma perchè l'hanno tolto ? :crybaby2: .
Davide .
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paoric
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Re: EVENTO 28/02/2012 IN RICORDO DEL TRAM VALGANNESE

Messaggio da paoric »

Beh non è che in due parole si può spiegare, i motivi sono tanti, i più ovvi sono che costava la manutenzione della linea e che si sono fatti prendere dall'entusiasmo degli autobus...solo che nel 55 non c'era il traffico di oggi... nel frattempo se da Ponte Tresa vuoi andare a Lugano in treno, puoi farlo.... :dotnknow:
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centu
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Re: EVENTO 28/02/2012 IN RICORDO DEL TRAM VALGANNESE

Messaggio da centu »

a mio avviso, oggi come oggi, sarebbe stato molto interessante anche in chiave turistica...oltre ad essere molto utile per spostamenti pendolari.

poter percorrere il triangolo Varese - Ponte Tresa - Luino - Varese...penso che vista la bellezza dei posti attraversati sarebbero arrivati anche molti turisti stranieri
Davide...
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Re: EVENTO 28/02/2012 IN RICORDO DEL TRAM VALGANNESE

Messaggio da Davide... »

centu ha scritto:a mio avviso, oggi come oggi, sarebbe stato molto interessante anche in chiave turistica...oltre ad essere molto utile per spostamenti pendolari.

poter percorrere il triangolo Varese - Ponte Tresa - Luino - Varese...penso che vista la bellezza dei posti attraversati sarebbero arrivati anche molti turisti stranieri
Anche secondo me avrebbe attirato molti turisti ciaoo .
Davide .
bobby_california
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Re: EVENTO 28/02/2012 IN RICORDO DEL TRAM VALGANNESE

Messaggio da bobby_california »

centu ha scritto:penso che vista la bellezza dei posti attraversati sarebbero arrivati anche molti turisti stranieri
E vero: la regione è molto bella. Io, turista straniero, lo posso confermare. Ho fatto due volte il percorso Ponte Tresa – Varese – Campo dei Fiori – Cittiglio – Luino. Non al bordo del trenino, ma sulla mia bici.

«Perchè l'hanno tolto?»

Oltre ai ragioni che ci ha detto paoric, vorrei aggiungere che un problema della rete era la communicazione non esistente colle ferrovie svizzere. A Ponte Tresa (anche a Luino quando c'è mercato) ci sono molti turisti svizzeri. Se la linea FLP continuasse per l'Italia (come la ferrovia delle Centovalli FART / SSIF), invece che terminare a Ponte Tresa, sarebbe interessante per turisti che vengono di Svizzera.

Altra questione: C'è qualcuon tra voi chi sa quando sara l'inaugurazione del museo del trenino a Ponte Tresa?

Andreas
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orsoblu
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Re: EVENTO 28/02/2012 IN RICORDO DEL TRAM VALGANNESE

Messaggio da orsoblu »

Dunque, come forse avevo detto in qualche altro post sparso in giro per il forum, la ragione di tutto risale esclusivamente all'italico mix di ignoranza, individualismo e avidità.

La ferrovia (viene definita così anchhe una tramvia che si sviluppa per oltre 2/3 in ambito extraurbano) è una tecnologia a basso impatto ambientale ed economico per la società: il sedime occupa poco spazio, le emissioni (che possono abbattere al massimo dell'efficienza) sono concentrate alle centrali elettriche, permette di socializzare scambiare idee.

Il punto che è stato a suo sfavore era, ed è, il costo della manutenzione della linea e del rotabile a totale carico del gestore e non furono accettate le richieste di aumento della sovvenzione governativa.

Quindi, per ridurre i costi il gestore stesso ridusse la qualità del servizio riducendo le manutenzioni e il rinnovo delle attrezzature, mentre la lobby dell'industria automobilistica e petrolifera (FIAT, ENI) spingeva per ottenere lo sviluppo del trasporto su gomma prima e poi sempre più intensamente quello privato.

La cosa ha spostato il costo della gestione delle infrastrutture dal gestore a tutta la comunità, indistintamente, lasciando al primo solo i profitti. Infatti, dopo aver smantellato la linea ed essere passati agli autobus, è stato necessario allargare, asfaltare o comunque adattare le strade all'aumento del traffico.

Ciò non è stato pagato dalla SVIET, ma dal popolo italiano attraverso le tasse.

Provate a pensare quanta gente sarebbe disposta a prendere la macchina se solo avesse un collegamento che ogni quindici/venti minuti, con un tragitto di mezzora, porti dall'interland a Varese.

Possiamo attualizzarlo a quanto stà succedendo oggi con la TAV, miliardi di euro spesi per arrivare una mezzora prima da una grande città all'altra, ma per chi risiede in periferia sembra un miracolo se riesce a raggiungere il capolinea entro un ritardo accettabile.
:evil:
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Re: EVENTO 28/02/2012 IN RICORDO DEL TRAM VALGANNESE

Messaggio da paoric »

bobby_california ha scritto:
centu ha scritto:penso che vista la bellezza dei posti attraversati sarebbero arrivati anche molti turisti stranieri


Altra questione: C'è qualcuon tra voi chi sa quando sara l'inaugurazione del museo del trenino a Ponte Tresa?

Andreas
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Ciao Andreas, per quanto riguarda Ponte Tresa ti posso dire che i lavori proseguono, sono lavori di tipo gestionale e funzionale, ti assicuro che mettere insieme centinaia e centinaia di foto e documenti non è cosa facile, poi ci sarà l'allestimento.

Purtroppo al momento di date non ne sono state fatte, appena saprò qualcosa avviserò sul forum!

Grazie ciao Paolo
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Re: EVENTO 28/02/2012

Messaggio da Xian »

paoric ha scritto:Ok ora possiamo dirlo... domani 28 Febbraio cadrà la ricorrenza dell'ultimo viaggio del tram in Valganna.

Infatti il 28 Febbraio 1955 ci fu l'ultima corsa Valgannese... :crybaby2:

Per questo e per ricordare tutte le persone che per la tramvia hanno dato tanto, domani dalle ore 19.00 sino alle ore 22 di Mercoledì 29 Febbraio sarà visibile un filmato storico degli anni '30 di quando il bellissimo tramvetto bianco passava in Valganna e nelle zone vicine. (...)
Dove, sarà visibile?
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Re: EVENTO 28/02/2012 IN RICORDO DEL TRAM VALGANNESE

Messaggio da paoric »

QUI! A questo link e sul mio profilo di FB...
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
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Re: EVENTO 28/02/2012 IN RICORDO DEL TRAM VALGANNESE

Messaggio da paoric »

Ed eccoci qui con il primo articolo di Varesenews!


Due cappelli sepolti per il funerale della tramvia
Cade oggi una ricorrenza dimenticata: l’ultima corsa del "tramino" della Valganna, la ferrovia leggera che collegava il capoluogo col nord della provincia e la Svizzera, senza inquinare


Da qualche parte sotto le Bettole a Varese ci sono seppelliti due cappelli da ferroviere. Sono lì da 57 anni e qualche ora. Il motivo è un funerale particolare, quello che Felice Carmagnola e il collega Manfredi celebrarono quella sera, il 28 febbraio del 1955 dopo l’ultima corsa della tramvia che collegava Varese a Lavena Ponte Tresa, ma anche a Luino e a Cittiglio, con un sistema che oggi chiameremmo metropolitana leggera ma che tutti, da queste parti, sessant’anni fa, chiamavano “tramino”, o “tramin”.
Solo elettricità. Nessun problema con la neve. Impatto zero, precisione svizzera. Usa queste parole Mario Carmagnola, figlio di quel capostazione che rinunciò ad uno dei suoi due cappelli «rosso, con quattro strisce d’oro e visiera nera» - l’altro è custodito nella sua bara – nel raccontare la storia della tramvia della Valganna, di fianco al camino, nella sua casa di Cunardo (nelal foto qui sotto).
«Cade esattamente oggi questa ricorrenza. Per molti non è nulla, per noi, che la ferrovia l’abbiamo costruita, è storia di famiglia. E ogni anno è un ricordo», dice Mario.
Già, perché suo nonno, Evasio Carmagnola, partì con la valigia di cartone e come manovale da Borgo Vercelli alla fine dell’800 proprio per costruirla, la tramvia. «Allora si andava a pala e picco, coi buoi, e serviva tantissima manodopera – racconta. Sta di fatto che in pochi anni l’anello d’acciaio che portava i treni dalle stazioni (ex macello civico di Varese) su per la Valganna e la Valcuvia fino al confine con la Svizzera, fu completato».
Ma la storia non si ferma, perché dopo aver messo i binari, era necessario farli funzionare, questi benedetti treni.
Così nonno Evasio imparò a leggere e scrivere e diventò “assuntore” a Ganna. La linea aveva infatti stazioni vere e proprie e assuntorìe, dove non vi era un capostazione ma personale in grado di badare alla linea e allo scalo minore.
La famiglia si allargò; e dopo le elementari, le tre commerciali e le due tecniche Felice, papà di Mario, e figlio di quel manovale piemontese che costruì la ferrovia, prese servizio a 18 anni come sottocapo alla stazione di Mulino d’Anna (Grantola), poi a Ghirla, e, come capostazione, a Luino e poi a Varese.
La tramvia partì nel 1905 e durò cinquant’anni. Ci passarono due guerre mondiali e un regime. Migliaia di persone ogni giorno la usarono per raggiungere le fabbriche o portare le pere di Masciago al mercato di Luino e la verdura a quello di Varese. Altri, durante l’ultima guerra, dopo aver sfollato qui la famiglia dai bombardamenti angloamericani su Milano, addirittura la usarono per raggiungere il capoluogo, anche tutti i giorni: una sorta di pendolarismo ante litteram.
Aneddoti, su questa ferrovia, sì, ce ne sono, e tanti. Soprattutto durante il fascismo. Un tasto telegrafico originale, poggiato sul tavolo (nella foto qui a sinistra), non è solo un cimelio: ricorda la vicenda del figlio di un capostazione di Luino «il Ghiringhelli». «Suo figlio era antifascista e venne preso dopo l’inizio dell’attività partigiana, nel ‘43. Mio padre lo vide vivo per l’ultima volta sul vagone in direzione Varese: lo avevano pestato le squadre fasciste, gli avevano spaccato la faccia; telegrafò subito al collega di Luino, che arrivò troppo tardi; oramai lo avevano fucilato. Lasciarono il corpo per tre giorni in strada». Oppure quando all’assuntore di Cunardo, un certo Marazzini, in odore di antifascismo «i repubblichini cercarono di far cancellare con la lingua una scritta contro il duce sul muro dell’assuntorìa. A quei tempi il capostazione era un’autorità. Mio padre intervenne, intimò loro di interrompere la purga, e li mandò via. Ovviamente facendo partire un tram per Varese».
Un mondo fatto di corse con la precisione al minuto, e con l’efficienza che veniva garantita da un concetto semplice: non si tollerano ritardi. Giornate di fischietto e paletta cadenzate dagli orari delle partenze fino alla fine della guerra, al boom economico e all’epoca delle grandi industrie di stato che spostarono la politica del trasporto dal ferro alla gomma. Una scelta che si ripercosse anche sulla tramvia, di proprietà della SVIT, la società varesina imprese trasporti, che a metà degli anni Cinquanta decise la chiusura.
L’imperativo era di muovere il Paese in maniera diversa, con autobus a corse più frequenti che fecero dimenticare rapidamente agli utenti lo scartamento ridotto del tramin.
Inutili furono le battaglie, anche sui giornali con lettere e appelli, che vennero combattute da Felice Carmagnola. Alla fine, dopo l’ultima corsa, l’unica cosa che rimaneva da fare era un bel funerale alla tramvia, celebrato coi due cappelli sepolti, quella sera, alle Bettole.

Articolo con foto QUI
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Re: EVENTO 28/02/2012 IN RICORDO DEL TRAM VALGANNESE

Messaggio da paoric »

Quelle rotaie fonte di ispirazione
Il legame del grande Piero Chiara con la tramvia della Valganna testimoniato in tanti scritti


Sarà un caso, ma esistono storie legate l’una all’altra anche solo da un oggetto. Il cappello e la tramvia della Valganna hanno a che fare col grande romanziere luinese Piero Chiara. Chiara usava la tramvia per andare a Varese; nei racconti ambientati nel Luinese, cita questa linea in più di un’occasione. Ma ce n’è uno, di racconto, in cui le coincidenze non sono solo un gioco di parole.
Il ricordo di un amore passato, fa spingere il personaggio principale di questo breve scritto nella casa di una vecchia fiamma conosciuta in tutta la valle. Per via dell’arrivo sulla scena del marito della donna, l’interprete (il cui nome è tutto un programma: "il Fugazza") è costretto a calarsi dalla finestra. Siamo a Fabiasco, e, guarda caso, il nostro perde la coincidenza col tram per Varese ed è costretto a passare la notte in una locanda.
L’epilogo della storia lo lasciamo alla lettura di quanti non ancora hanno potuto assaporare queste pagine di meraviglia letteraria. Il nome del racconto? “Il cappello su letto”, ça va sans dire.
28/02/2012
andrea.camurani@varesenews.it

Articolo presente QUI
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Re: EVENTO 28/02/2012 IN RICORDO DEL TRAM VALGANNESE

Messaggio da paoric »


Un salto nel passato grazie ad un video d’epoca
Il regalo del sito valganna.info per ripercorrere con la macchina da presa il tragitto lungo la tramvia



Basta un click per catapultarsi nel tragitto che il “tramino” della Valganna faceva da Varese al confine con la Svizzera, fino alla metà degli anni 50.
Immagini in bianco e nero, un po’ meno case di quante ne vediamo ai nostri giorni, e la testimonianza di un’infrastruttura che si è persa tanti anni fa e che oggi abbiamo ricordato per via della ricorrenza speciale: il 28 febbraio 1955 viaggiò infatti alla volta di Varese l'ultimo convoglio di questa ferrovia leggera.
Una vera e propria chicca recuperata fortunosamente da Valganna.info, visibile per sole 24 ore e che sarà al centro di un più ampio lavoro di raccolta e documentazione storica. Per questo il video sarà visibile dalle 19 di questa sera fino alle 22 si domani a questo indirizzo:
http://www.valganna.info/phpBB3/viewtop ... f=7&t=3035 .
Per l'occasione è stato realizzata anche una pagina evento su Facebook.
L’iniziativa - fanno sapere da valganna.info – si ripeterà la prossima settimana con un "evento" incentrato su Varese. Buona visione.

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Ringrazio Andrea Camurani
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Re: EVENTO 28/02/2012 IN RICORDO DEL TRAM VALGANNESE

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A inizio di questo posto trovare il video!

Buona visione!
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