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novità nella rimessa dei tram di ponte tresa

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paoric
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Re: novità nella rimessa dei tram di ponte tresa

Messaggio da paoric »

LAVENA PONTE TRESA

Sala conferenze, laboratorio multimediale su misura per i ragazzi, museo dedicato alla storia e al ricordo delle linee di comunicazione
tranviarie e lacustri dell’Alto Varesotto e del Ticino, e Centro Iat, ovvero di Informazione e accoglienza turistica. C’è tutto questo nel futuro dell’ex edificio della Società
di Navigazione e Ferrovie per il Lago di Lugano di Lavena Ponte Tresa, costruito a pochi passi dalla dogana nei primi anni del ’900 e poi
abbandonato. Fino al recupero,
ideato e messo in atto dall’amministrazione guidata da Pietro Roncoroni.
Tornerà così a nuovo splendore la
struttura di pregio, caduta in disuso dopo una serie di passaggi di
proprietà, da alcuni anni nelle mani del comune. Con il restauro conservativo che si concluderà, dopo
circa un anno di lavori, entro la primavera e l’allestimento definitivo
che in altri sei mesi dovrebbe dare vita all’ambizioso progetto sostenuto da Comune, Regione e Comunità Montana del Piambello.
Dell’impegno di spesa complessivo di circa 700 mila euro, infatti,
326 mila, di cui 81500 a fondo perduto, arrivano dalla Regione. Cui
si sommano gli 85 mila euro a fondo perduto concessi dall’ente di
valle. Per creare uno spazio culturale dove troveranno la loro collocazione un Centro di informazione e accoglienza turistica, un museo sulle tranvie del Varesotto e un
polo multimediale dedicato alle
nuove tecnologie a disposizione
dei giovani studenti di Ponte Tresa e del territorio.
«Si tratta – conferma il primo cittadino pontresino, Pietro Vittorio
Roncoroni – di obiettivo che stiamo raggiungendo e in cui abbiamo
sempre creduto. Quello del restauro e della completa riqualificazione di tutto il polo ex Svit». Un restauro particolare che guarda al futuro senza dimenticare il passato.
«Abbiamo conservato – chiarisce
infatti Roncoroni – il sapore storico del vecchio deposito delle ferrotranvie e parallelamente lavorato per creare un polo turistico di
forte impatto, a pochissimi metri
da confine, e un vero e proprio centro di documentazione sulla storia
dei collegamenti ferrotranviari dell’Alto Varesotto».
Ma non solo. Perché così come le
tranvie e i collegamenti lacustri erano condivisi con il Ticino anche il
nuovo polo fungerà da anello di
congiunzione tra le realtà italiana
e svizzera. «Il nostro obiettivo - ha
sottolineato Roncoroni - è che questo luogo diventi anche il punto
condiviso tra noi e Ponte Tresa
svizzera, nello spirito e all’interno
del progetto Interreg “Il ponte che
unisce”. Stiamo lavorando perché
ci sia una promozione di tutto questo territorio che non conosce divisioni e dogana su questo settore,
concentrandoci sull’offerta che insieme possiamo dare». Con un ufficio che oltre alla cultura porti alla condivisione delle iniziative turistiche di tutto un territorio: promuovendo l’area trasfrontaliera a
trecentosessanta gradi. Con il conto alla rovescia che è già partito.
Anche perché l’intervento, pur essendo decisamente complesso, sta
per arrivare al termine. «Ultimati
i lavori – ha concluso il sindaco
pontresino – ci concentreremo sugli allestimenti. Di alta qualità al
pari dell’intervento strutturale. Per
dare vita a un gioiello polifunzionale che diventi un punto di riferimento per tutto il territorio».
Alessio Pagani
Fonte La Provincia


Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
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