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mio padre ed il presepe di Cugliate

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SILVANAPAOLA
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da SILVANAPAOLA »

Vorrei raccontare la mia esperienza di vita, per dare un segnale positivo, che spero possa essere di utilità a qualcuno che ha vissuto o sta vivendo
questa esperienza.

Dopo un percorso dolorosissimo durante il quale ho perso mio padre (59 anni) e mia sorella (22 anni), oggi sono una donna serena con un compagno
di vita che mi rende felice ed un figlio di 19 anni che adoro.

La mia era una famiglia come tante, unita, felice.
Come tutte le famiglie avevamo progetti e speranze per il futuro.
Mio padre era entrato in ospedale per una cosa da nulla e la diagnosi fu terribile: due mesi di vita.
Io l'ho saputo per caso, sentendo mia madre parlare con una parente. Ho fatto finta di niente affinchè non si preoccupasse per me.
Ho vissuto il mio dolore cosi, abbracciando mio padre tutte le volte che era possibile, consapevole che forse sarebbe stata l'ultima e sforzandomi
di essere sorridente e scherzare perchè non capisse il mio stato d'animo.
Anche suo fratello stava vivendo la stessa esperienza e se ne sono andati nel giro di pochi giorni.
In paese siamo diventati tristemente famosi, dicevano di noi: brava gente ma tanto sfortunati!
Abbiamo continuato a vivere, abbiamo finito i lavori alla casa che mio padre stava costruendo per noi e non dimentichero' mai la prima notte dopo il trasloco.
Quella era la casa che lui desiderava per la nostra famiglia e noi avremmo vissuto li.
La nascita del primo nipotino ha portato tanta gioia e mia sorella Piera era una madre e una moglie dolce e premurosa.
Con lei potevo confidarmi ancora di piu' che con mia madre, era sempre disponibile.
Ero a Bergamo quando mi arrivo' la notizia che una delle mie sorelle aveva avuto un incidente gravissimo e dopo un'operazione al femore, non si era svegliata.
Speravo non fosse nulla di grave, ma all' ospedale mi sono resa conto della gravità quando le infermiere mi hanno chiesto se avevo il "coraggio"
di entrare in sala di rianimazione. Piera era tenuta in vita dalle macchine che la facevano respirare.
Le ho preso la mano e l'ho stretta fortissimo, sperando che si svegliasse.
Il suo datore di lavoro si era offerto di pagare un famoso chirurgo americano perchè venisse a salvarle la vita, ma la risposta è stata per noi durissima: era in coma
profondo, il suo cervello aveva subito delle lesioni gravissime a causa della mancanza di ossigeno per troppi secondi.
Non si poteva far niente, non si sarebbe svegliata. Ci hanno chiesto se volevamo donare le cornee.
Non sentivo piu' il sapore del cibo, non dormivo piu', quello che mi faceva piu' male era il dolore di mia madre.
Dovevamo solo aspettare, aspettare soltanto che la nostra vita venisse distrutta ancora una volta.....ma saremmo state cosi forti da sopportarlo?
Dopo tredici lunghissimi giorni di attesa è arrivata la notizia negli occhi della sua migliore amica e non dimentichero' mai la voce tremante di
mia madre quando le ha chiesto: se n'é andata, vero?
Ho cercato di essere forte, ho accudito il piccolino, ho preparato thè e caffè a tutti. Non ho pianto.
Qualche giorno dopo, di colpo, mi sono resa conto che non avrei piu' udito la sua voce e avrei dovuto vivere senza di lei.
Ho picchiato la testa contro il muro fino a farmi male, qualcuno mi ha fermata.
La psicologa mi ha detto che ho avuto il blocco della memoria per lo shock.
Ho dovuto ricominciare da capo, ho interrotto gli studi (avevo 17 anni), non avevo piu ' la gioia di vivere e comunque non ero in grado di studiare.
Il marito, per evitare ricordi troppo dolorosi è partito con la sua famiglia (di Roma), due giorni dopo il funerale.
Ricordo ancora la manina del nipotino che mi salutava, mentre l'auto si allontanava portandosi via tutto, la mia vita, le mie speranze, la mia felicità.

Anch'io come Pier avevo sognato che la mia casa era crollata e nel sogno tentavo di rimettere insieme i cocci.

Queste esperienze le porto sempre con me, mi hanno insegnato ad apprezzare la vita e a vivere giorno per giorno assaporando le cose semplici.
Ho imparato ad amare di piu' gli altri, a chiedere scusa e soprattutto a perdonare.

Oggi lavoro dove lavorava lei e mi sento in famiglia.

Ho una grande passione per il mio lavoro e in generale per tutto quello che faccio.

Con il mio compagno abbiamo realizzato il sogno di andare a vivere ai margini del bosco per essere a contatto della natura e condurre una vita semplice. Spesso nel tempo libero ci rilassiamo curando i nostri fiori.

Mi piacerebbe riprendere gli studi per riallacciare quel filo che si è spezzato tanti anni fa.
La mia vita è abbastanza faticosa, ma sento di vivere intensamente e sono felice.

Poche settimane fa, tornando da Roma dopo una breve visita al "nipotino" che adesso ha 30 anni, moglie e due bimbe, ho fatto un bellissimo incontro sul treno. La mia compagna di viaggio era una giovane suora dagli occhi dolcissimi che mi leggevano nell'anima e le ho chiesto
perchè il Signore permette che succedano queste cose.
Mi ha risposto, con gli occhi pieni di dolore, che a volte il Signore ci mette alla prova e che dobbiamo aver fede.
Ha detto che la mia è una storia dolorosa ma bellissima. Una storia piena d'amore e che non mi dimenticherà.
Pregherà per me e per la mia famiglia.
Anch'io preghero' per lei.

Silvana
Ultima modifica di SILVANAPAOLA il mer gen 06, 2010 12:01 pm, modificato 1 volta in totale.


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paoric
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da paoric »

Diventa molto difficile rispondere o lasciare un proprio pensiero quando si leggono queste cose così private e toccanti, sopratutto con il rischio di scrivere le solite cose di uso comune...

Ho chiesto a Pier il permesso di spostare la discussione in questa sezione, spero possiate capirne il motivo.

Un abbraccio .

Paolo
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
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Pier
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Re: mio padre ed il presepe di Cugliate

Messaggio da Pier »

ciao, ringrazio tutti per aver condiviso i vs pensieri.
Pier
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