oggi gironzolando per i prati innevati delle valli ho trovato delle balle di fieno a marcire ( sono li da un paio d'anni almeno ) sotto la neve, il sole e l'acqua... daranno la colpa agli animali selvatici anche per questo???
"La parola Italia è una espressione geografica, una qualificazione che riguarda la lingua, ma che non ha il valore politico che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari tendono ad imprimerle".
(K. W. L. von Metternich-Winneburg) clickclick1click2
A me è capitato tre volte l'incontro ravvicinato col cinghiale sulla statale e posso ritenermi fortunato che esso fosse più "selvatico" del sottoscritto, e se ne sia andato con un "gruf" infastidito, che al buio serale non è propriamente rassicurante.
Certo, a questo i "ripopolatori" della razza non hanno minimamente pensato: loro sparano, io al limite rischio il dissanguamento perchè inavvertitamente avvicino un piccolo di cinghiale, facendo incazzare sua mamma...
Il "problema" degli animali posto com'è sulla carta stampata dà abbastanza ragione alle vostre reazioni infastidite e viscerali, in quanto le prime vittime sono gli stessi animali. Ma al tempo stesso è illogico scatenarsi solo verso l'attività venatoria (che c'è sempre stata, e ovunque, mi risulta), in quanto la pericolosità di alcuni animali comunque oggettivamente esiste, per noi e per loro.
Tanto che se non ci pensano i cacciatori a predarli ci pensiamo noialtri col nostro mezzo privato - attraversando la Valganna a 200 KM. orari - facendo strage incontrollata (e non so fino a che punto inconsapevole...) di cinghiali, cerbiatti, volpi, lepri, ghiri, cani, gatti e addirittura le centinaia e centinaia di rane nel periodo della riproduzione, nel tratto tra la seconda galleria e il laghetto fonteviva: due settimane fa è toccato a un bellissimo cervo, che ho visto esanime a bordo strada a due passi dalla fattoria San Gemolo mentre tornavo in bus dal lavoro. A quanto andava l'uccisore in macchina per far fuori un bestione così sul colpo? Certo, come sempre, l'animale sarà saltato fuori all'ultimo: ma se vai a una velocità controllata puoi salvargli la vita - evitando anche grossi danni all'auto - no? Eppure i cartelli che indicano la presenza di animali selvatici non mancano. Ma chissenefrega, corriamo, corriamo, di giorno e di notte, col sole, la pioggia, il ghiaccio. tanto il dio Schumi ci guarda...
Un cretino è un cretino,
cento cretini son cento cretini,
ma diecimila cretini sono una forza storica.
Leo Longanesi
Beh... io credo che come sempre la verità stia nel mezzo.
Il problema è che non si può far contenti tutti e spesso si fa contento chi conta di più...
Per quanto riguarda gli animali che vengono in mezzo di strada, credo che anche andare a sbattare a 50 km/h voglia dire morte sicura per la povera bestiola.
Purtroppo se entra in carreggiata all'improvviso non si ha nemmeno il tempo di frenare...
Certo, 50 Km/h potrebbero anche bastare, ma quanti in Valganna vanno a quella velocità: abito sulla statate e sento e vedo a ogni ora macchine e mezzi pesanti in maggioranza sfrecciare anche in curva.
Un cretino è un cretino,
cento cretini son cento cretini,
ma diecimila cretini sono una forza storica.
Leo Longanesi
A proposito di pericolosità degli animali in generale, la scorsa settimana in TV Alberto Angela ha raccontato un' aneddoto circa le sue esperienze in Africa. Laggiù bisogna stare sempre bene attenti a dove si mettono piedi e mani, dietro ogni sasso o tronco ci potrebbe essere qualcosa che ti fa molto male o magari ti uccide..
Cosa si potrebbe proporre per ridure la pericolosità di un simile ambiente, un bombardamento a tappeto con il napalm?
milanes61
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Antenati Ghirlesi da 5 generazioni e comunque Milanese Imbruttito
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
è il concetto di "troppi" che è aleatorio
chi lo decide e in base a cosa?
sono troppi in relazione alla superficie boscata della provincia?
sono troppi in relazione agli interessi degli agricoltori?
o troppi in relazione al numero di automobili che circolano sulle strade?
il concetto di "troppo" varia in funzione degli interessi di ogni categoria che entra in gioco
il fatto che poi ad essere d'accordo sugli abbattimenti sia chi spinge per abbattere gli ungulati anche quando sono "pochi", credo si commenti da solo
Beh queste cose sono sempre accadute... allora a questo punto bisognerebbe eliminare del tutto la caccia....
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
Spettabile Direttore,
mi permetta, per meglio esplicitare il mio pensiero e per tentare di rispondere ai commenti che sono stati fatti al mio scritto dello scorso 8 Ottobre sul contenimento dei cinghiali e sulla necessità di gestirli, qualche ulteriore considerazione generale sulla nostra provincia, sullo spirito ‘animalista’ e sulle conseguenze estreme a cui porta (mi si perdoni il, voluto, gioco di parole) l’estremismo animalista.
La nostra Provincia è, da sempre, un esempio positivo di laboriosità e di spirito imprenditoriale che ha saputo elevare la qualità della vita di tutti noi ma ha dovuto pagare un contributo notevole, in termini di riduzione degli spazi naturali e di contrazione degli habitat selvatici; questa situazione oggettiva non ci impedisce, comunque, di mantenere, pur rigidamente regolamentate, anche quelle attività e quelle tradizioni ataviche caratteristiche dei nostri luoghi e che vanno difese e tramandate quale parte essenziale della nostra cultura. E’ con quest’ottica e con questo spirito positivo che ci si accinge a rivedere anche il Piano Faunistico Provinciale quale strumento di programmazione e di regolazione dell’attività venatoria dei prossimi anni nonché efficace strumento di controllo di tutte quelle popolazioni animali in esubero che tanti danni arrecano all’agricoltura, al territorio ed alle altre specie presenti nella nostra provincia (cinghiali in prima battuta, ungulati in genere nonché corvidi, gabbiani ed altri animali minori). Dobbiamo (e mi rivolgo in prima persona all’Amministrazione Provinciale dimostratasi, fino ad ora, poco sensibile sull’argomento) avere il coraggio di sciogliere il nodo della determinazione dell’effettiva superficie di Territorio realmente disponibile in cui computare anche le percentuali di territorio protetto e tutti i luoghi ove sia comunque vietata la caccia; giova ricordare sempre che il territorio protetto della nostra Provincia rappresenta attualmente (in base alle nostre stime) più del 40% del disponibile contro una superficie massima che la normativa attuale fissa in una quota percentuale che va dal 20 al 30% e che, sulla superficie provinciale, incidono ben 3 Parchi Regionali ed una miriade di Parchi Locali (PLIS).
Non possono più essere ignorate le tante giuste proteste di cacciatori ed agricoltori ed il tono deluso, sorpreso ed amareggiato dai tanti, stupidi, attacchi ricevuti e dalle tante, gratuite, uscite di personaggi come il Ministro Brambilla che sembra non aver compreso né il proprio ruolo (se è vero che fare il ministro non significa, implicitamente, l’abiura delle proprie convinzioni personali è altresì vero che la carica che si è chiamati a ricoprire è ‘istituzionale’ per definizione e si è quindi Ministro di tutti gli italiani anche di quelli che ci possono stare antipatici) né l’insipienza delle proprie affermazioni apertamente in contrasto con quel programma di governo presentato dal PDL nel 2008 che non si è certo proposto di abolire l’attività venatoria. Se il Ministro vuol continuare a dirottare i voti dei cacciatori e degli agricoltori in altri partiti (magari anche alleati ma comunque sempre diversi dal proprio) continui pure con le uscite senza senso di questi mesi ma non si illuda che il suo animalismo becero possa far guadagnare simpatie dall’estrema sinistra. Per fortuna non sono mancate anche le prese di posizione alternative e, su tutte, riporto uno stralcio delle bellissime parole del Senatore Giovanardi che parlando di caccia e cacciatori, fra l’altro, ha voluto rimarcare come, pur nel pieno rispetto degli animali, il mondo dovrebbe occuparsi di quei milioni di bambini che muoiono di fame nell’indifferenza generale e non preoccuparsi di cercare di parificare, invece, le bestie agli esseri umani …. ‘
E, a questo proposito, abbiamo dovuto registrare proprio ieri, purtroppo, un episodio di cronaca che, frettolosamente catalogato come una reazione spropositata, è invece un esempio perfetto, nella sua triste drammaticità, delle conseguente terribili a cui ha portato l’umanizzazione degli animali: l’aver picchiato a sangue (portandolo in uno stato di coma gravissimo) un tassista colpevole di aver investito, involontariamente, un cane sfuggito al controllo della padrona !
In tempi normali e fra persone normali; insomma, in tempi in cui si da, ad ogni cosa, il giusto valore la reazione ovvia dei proprietari dell’animale sarebbe stata quella di accertarsi che il guidatore non si era fatto male e di valutare i danni subiti dall’autovettura; oggi, sull’onda della spinta emotiva dell’animalismo, si ritiene corretto massacrare un essere umano colpevole di essere transitato in un luogo in cui, per caso, si trovava un animale senza controllo !
Ricordo un bellissimo articolo di parecchi anni fa (venne pubblicato su ‘Il Giorno’ del 10 Luglio 1989) del compianto Mario Rigoni Stern intitolato ‘Che guaio se Disney prende il posto di Lorenz’ di cui riporto l’introduzione: ‘ L’ecologia è la scienza più complessa, oggi invece prevale l’emotività di chi l’ambiente non lo conosce affatto. L’attività venatoria non va abolita ma rigidamente regolamentata, selezionando con severità i cacciatori’ …….. ’ e conclude l’articolo dicendo ‘… si dovrebbe essere più attenti ai fatti concreti. Invece ho paura che l’emotività e l’ignoranza sulla natura finiscano con lo sviare l’attenzione dai problemi veri. Tutto questo, come ho già ricordato, venne pubblicato nel luglio del 1989.
Per tornare a Varese auspichiamo che la Provincia collabori attivamente, nei fatti e negli atti, con le Associazioni Venatorie ed Agricole concordando, con chi il territorio lo vive quotidianamente con passione e per passione, le azioni necessarie per il contenimento della fauna in esubero.
Federazione Italiana della Caccia - Sezione Provinciale di Varese
Il Presidente (Luigi Roi)
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)