Una gita nella Land of tourism, senza cartelli e orari.
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Una gita nella Land of tourism, senza cartelli e orari.
Tanto per stare in tema di cosa di dovrebbe fare per migliorare i nostri luoghi, ecco la lettera pubblicata oggi da Varesenews :
Un lettore estasiato dalla bellezza del territorio racconta a Varesenews la sua passeggiata al Campo dei Fiori, da cui è tornato deluso per via della disorganizzazione dei servizi. La risposta del direttore
Egregio direttore,
prescindendo dal fatto che per una provincia a direzione padana venga usato un termine inglese (Land of Tourism ndr), passo di seguito il mio “piccolo” vissuto di mercoledì 11/06 scorso.
Di buon mattino, lasciando l’auto al Campo dei fiori, mi sono incamminato verso il Forte di Orino. Uno straripante canto di uccelli, a tratti piacevolmente assordante, mi ha accompagnato nel percorso. L’Ente parco non ha certo lesinato i tanti cartelli presenti che indicano che è Parco! Meno visibili e meno attenti sono i cartelli che invitano ad apprezzare la vegetazione spontanea, dal timo alla salvia selvatica.
Una volta giunto lì, decido di imboccare la direzione verso Gavirate, km 5 e/o Comerio , km 3,5 sapendo di poter contare su mezzi pubblici che mi avrebbero riportato con comodità al Campo dei fiori per recuperare l’auto.
Appena iniziato il percorso è visibile il cartello che indica che in quel tratto c’è la collaborazione del Cai di Gavirate.
Il percorso non è particolarmente facile, visto che è ripido e sassoso, ma non mancano alberi abbattuti e solchi laterali importanti. Qualche indicazione del sentiero 13 lo trovo non sugli alberi o su appositi supporti ma per terra oltretutto non sempre visibili.
Arrivato a località Caddè, dove, penso, dovevano essere previste le deviazioni per le due località, sparisce come per incanto l’indicazione “Sentiero 13 Gavirate”.
Ci sono tante altre indicazioni di frazioni e/o luoghi non così chiaramente identificabili.
Decido di prendere per Comerio, e lì sbuco su una strada asfaltata che non porta più alcuna indicazione del sentiero e della località. Arrivo in Comerio e lì tento di capire dove prendere il pullman e soprattutto i biglietti per potervi accedere. Nel primo locale ricevo indicazioni vaghe, nel secondo vengo invitato a spostarmi alla Pasticceria. Lì incontro una gentilissima proprietaria che si dice dispiaciuta di non sapermi dare l’orario preciso del passaggio del pullman in quanto nonostante lei vendesse i biglietti non l’hanno dotata di un orario aggiornato! Spiego il mio percorso e la mia difficoltà e lei mi confida che qualche tempo prima altri turisti non rintracciando i cartelli sono finiti a Cittiglio!!!
Con una grande fortuna riesco a prendere il pullman con un orario ancora differente rispetto ai due che mi erano stati indicati e arrivo in piazza Montegrappa a Varese dovendo prendere il mezzo per Campo dei fiori.
Lì le indicazioni non esistono proprio e insieme a me altri utenti sono in difficoltà per trovare l’orario e la linea giusta. L’azienda che gestisce sia il servizio urbano che quello esterno non identifica con precisione le tratte e i display che dovrebbero indicare l’arrivo delle linee, bellamente non funzionano. Riesco a sapere che dovrò prende la linea C per arrivare a Sacro Monte per poi “chiedere” lassù quale mezzo per Campo dei fiori.
Una volta arrivato al Sacro monte, tento con altri utenti, non gli stessi di prima, di leggere gli orari per la coincidenza e lì nessuno riesce a interpretare il cartello che sembra scritto in aramaico! Impossibile interpretarlo. Ad un certo punto arriva il mezzo e come unico utente vengo trasportato al Campo dei fiori.
Questa mia lunga descrizione vuole far comprendere il bassissimo tasso d’interesse di questa nostra provincia e degli enti correlati rispetto alla promozione del nostro bellissimo patrimonio paesaggisti sto/turistico.
Io sono varesino e quindi conoscendo il territorio sono riuscito a trovare un soluzione per questa escursione che al di là delle difficoltà logistiche evidenti ho apprezzato moltissimo.
Vantarci di essere “Lando of turism” dovrebbe comportare qualche responsabilità e soprattutto qualche obbligo. E’ inutile apporre cartelli a destra e a manca quando poi non c’è operatività concreta o continuare a stampare guide che portano indicazioni che poi non sono traducibili con la realtà.
Provincia, Comuni, Ente parco, Cai, Azienda trasporti, magari, dovrebbero coordinarsi per tentare di dare un’operatività migliore e creare quell’opportunità turistica che necessità immensamente al nostro territorio anche come possibile fonte di lavoro in questo delicato momento che si protrae da parecchio e tempo e che, a mio modestissimo parere, non si risolverà in tempi brevissimi.
A meno che per buttarla in vacca si ricorra, come sempre, al solito slogan “Roma ladrona” che ancora di più non centra nulla visto che i soggetti interessa sono tutti della “costellazione” padana con al comando personaggi della Lega.
Disponibile a rifare il percorso per verificare l’autenticità della mia denuncia.
Elio Rimoldi – Castiglione Olona
_______________________________
La lettera di Elio evidenzia due aspetti purtroppo contraddittori: la bellezza del territorio e la difficoltà nel coordinare alcune azioni, neppure tanto complesse.
Ci auguriamo che le questioni che lui pone siano uno stimolo per chi la responsabilità del settore turistico. Ogni critica, se reale e propositiva, può esser utile a migliorare, e il giornale si pone in questa ottica nella valutazione di cosa pubblicare.
Ha ragione Elio quando parla della grande bellezza delle nostre terre. Perché queste vengano realmente valorizzate serve però l'umiltà che parta dall'ascolto e dalla conoscenza delle questioni. Questi ingredienti faranno si che si possa realmente migliorare facendo crescere in tutti gli abitanti un'attenzione e consapevolezza delle ricchezze che abbiamo.
Il direttore
Un lettore estasiato dalla bellezza del territorio racconta a Varesenews la sua passeggiata al Campo dei Fiori, da cui è tornato deluso per via della disorganizzazione dei servizi. La risposta del direttore
Egregio direttore,
prescindendo dal fatto che per una provincia a direzione padana venga usato un termine inglese (Land of Tourism ndr), passo di seguito il mio “piccolo” vissuto di mercoledì 11/06 scorso.
Di buon mattino, lasciando l’auto al Campo dei fiori, mi sono incamminato verso il Forte di Orino. Uno straripante canto di uccelli, a tratti piacevolmente assordante, mi ha accompagnato nel percorso. L’Ente parco non ha certo lesinato i tanti cartelli presenti che indicano che è Parco! Meno visibili e meno attenti sono i cartelli che invitano ad apprezzare la vegetazione spontanea, dal timo alla salvia selvatica.
Una volta giunto lì, decido di imboccare la direzione verso Gavirate, km 5 e/o Comerio , km 3,5 sapendo di poter contare su mezzi pubblici che mi avrebbero riportato con comodità al Campo dei fiori per recuperare l’auto.
Appena iniziato il percorso è visibile il cartello che indica che in quel tratto c’è la collaborazione del Cai di Gavirate.
Il percorso non è particolarmente facile, visto che è ripido e sassoso, ma non mancano alberi abbattuti e solchi laterali importanti. Qualche indicazione del sentiero 13 lo trovo non sugli alberi o su appositi supporti ma per terra oltretutto non sempre visibili.
Arrivato a località Caddè, dove, penso, dovevano essere previste le deviazioni per le due località, sparisce come per incanto l’indicazione “Sentiero 13 Gavirate”.
Ci sono tante altre indicazioni di frazioni e/o luoghi non così chiaramente identificabili.
Decido di prendere per Comerio, e lì sbuco su una strada asfaltata che non porta più alcuna indicazione del sentiero e della località. Arrivo in Comerio e lì tento di capire dove prendere il pullman e soprattutto i biglietti per potervi accedere. Nel primo locale ricevo indicazioni vaghe, nel secondo vengo invitato a spostarmi alla Pasticceria. Lì incontro una gentilissima proprietaria che si dice dispiaciuta di non sapermi dare l’orario preciso del passaggio del pullman in quanto nonostante lei vendesse i biglietti non l’hanno dotata di un orario aggiornato! Spiego il mio percorso e la mia difficoltà e lei mi confida che qualche tempo prima altri turisti non rintracciando i cartelli sono finiti a Cittiglio!!!
Con una grande fortuna riesco a prendere il pullman con un orario ancora differente rispetto ai due che mi erano stati indicati e arrivo in piazza Montegrappa a Varese dovendo prendere il mezzo per Campo dei fiori.
Lì le indicazioni non esistono proprio e insieme a me altri utenti sono in difficoltà per trovare l’orario e la linea giusta. L’azienda che gestisce sia il servizio urbano che quello esterno non identifica con precisione le tratte e i display che dovrebbero indicare l’arrivo delle linee, bellamente non funzionano. Riesco a sapere che dovrò prende la linea C per arrivare a Sacro Monte per poi “chiedere” lassù quale mezzo per Campo dei fiori.
Una volta arrivato al Sacro monte, tento con altri utenti, non gli stessi di prima, di leggere gli orari per la coincidenza e lì nessuno riesce a interpretare il cartello che sembra scritto in aramaico! Impossibile interpretarlo. Ad un certo punto arriva il mezzo e come unico utente vengo trasportato al Campo dei fiori.
Questa mia lunga descrizione vuole far comprendere il bassissimo tasso d’interesse di questa nostra provincia e degli enti correlati rispetto alla promozione del nostro bellissimo patrimonio paesaggisti sto/turistico.
Io sono varesino e quindi conoscendo il territorio sono riuscito a trovare un soluzione per questa escursione che al di là delle difficoltà logistiche evidenti ho apprezzato moltissimo.
Vantarci di essere “Lando of turism” dovrebbe comportare qualche responsabilità e soprattutto qualche obbligo. E’ inutile apporre cartelli a destra e a manca quando poi non c’è operatività concreta o continuare a stampare guide che portano indicazioni che poi non sono traducibili con la realtà.
Provincia, Comuni, Ente parco, Cai, Azienda trasporti, magari, dovrebbero coordinarsi per tentare di dare un’operatività migliore e creare quell’opportunità turistica che necessità immensamente al nostro territorio anche come possibile fonte di lavoro in questo delicato momento che si protrae da parecchio e tempo e che, a mio modestissimo parere, non si risolverà in tempi brevissimi.
A meno che per buttarla in vacca si ricorra, come sempre, al solito slogan “Roma ladrona” che ancora di più non centra nulla visto che i soggetti interessa sono tutti della “costellazione” padana con al comando personaggi della Lega.
Disponibile a rifare il percorso per verificare l’autenticità della mia denuncia.
Elio Rimoldi – Castiglione Olona
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La lettera di Elio evidenzia due aspetti purtroppo contraddittori: la bellezza del territorio e la difficoltà nel coordinare alcune azioni, neppure tanto complesse.
Ci auguriamo che le questioni che lui pone siano uno stimolo per chi la responsabilità del settore turistico. Ogni critica, se reale e propositiva, può esser utile a migliorare, e il giornale si pone in questa ottica nella valutazione di cosa pubblicare.
Ha ragione Elio quando parla della grande bellezza delle nostre terre. Perché queste vengano realmente valorizzate serve però l'umiltà che parta dall'ascolto e dalla conoscenza delle questioni. Questi ingredienti faranno si che si possa realmente migliorare facendo crescere in tutti gli abitanti un'attenzione e consapevolezza delle ricchezze che abbiamo.
Il direttore
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
Re: Una gita nella Land of tourism, senza cartelli e orari.
Gran bel casino...
Ma, chiamando le cose col loro nome, direi che questa lettera del signor Elio contiene tante "castronerie", condite oltretutto da certa sprovvedutezza e strumentalizzazioni politiche, che lasciano il tempo che trovano.
Passi qualche critica sullo stato dei sentieri, della segnaletica e di quant'altro, ma per il resto mi pare che il signore - che dice, bontà sua, di conoscere il territorio - un po' se la sia cercata questa "avventura".
Innanzittutto, ovunque si vada è (o sarebbe) buona regola avere sempre con sè una carta dei sentieri, tenendo conto che i problemi da lui elencati potrebbero essere all'ordine del giorno, specie a seguito di un inverno molto nevoso come l'ultimo (lo dico perchè da assiduo frequentatore di sentieri mi rendo conto che conseguenze possano esserci). Che senso ha poi salire in auto al Campo dei Fiori (non dice dove, ma presumo presso la Pensione Irma, dove la strada termina a m.1100 circa), per poi scendere a valle perdendo circa 800 metri di dislivello, e affidarsi ai soli mezzi pubblici per poi risalirci? L'auto doveva proprio lasciarla a casa, o al limite ad una quota inferiore (es. Prima Cappella o Sacro Monte), dove avrebbe potuto recuperarla senza difficoltà magari con le proprie gambe... mah!
Ripensando a cosa avrei potuto fare io, conoscendo veramente il territorio, mai e poi mai mi sarei cacciato nei "casini" come questo signore, che per non ammettere le proprie mancanze se la prende con chiunque... no, non ci siamo proprio.
A cosa serviva tornare in bus o in treno a Varese, ad esempio, quando era sufficiente dirigersi verso Velate e la Prima Cappella usufruendo del sentiero n.10 che ha certamente incrociato scendendo a Comerio, proprio in località Caddè, dove ha avuto inizio la sua "odissea"? Da Velate in venti minuti poteva raggiungere piazzale Montanari, e da lì risalire al Sacro Monte con bus o funicolare... per poi con un ultimo sforzo raggiungere in un'oretta il Campo dei Fiori.
Oltretutto se è sceso a Comerio, invano il sig.Elio avrebbe cercato il sentiero n.13 (per Gavirate), poichè quello interessato e da lui percorso è invece il n.11.
A cosa serve una lettera così? A mettere in cattiva luce la malagestione politica e istituzionale o la sprovvedutezza di chi l'ha scritta?
Fate voi, se avete una testa vostra che pensa...
Prima serve conoscere le cose, poi si è liberi di criticare e dibattere quanto si vuole.
Questi atteggiamenti di "critica preventiva", francamente, cominciano a stufare.
Ma, chiamando le cose col loro nome, direi che questa lettera del signor Elio contiene tante "castronerie", condite oltretutto da certa sprovvedutezza e strumentalizzazioni politiche, che lasciano il tempo che trovano.
Passi qualche critica sullo stato dei sentieri, della segnaletica e di quant'altro, ma per il resto mi pare che il signore - che dice, bontà sua, di conoscere il territorio - un po' se la sia cercata questa "avventura".
Innanzittutto, ovunque si vada è (o sarebbe) buona regola avere sempre con sè una carta dei sentieri, tenendo conto che i problemi da lui elencati potrebbero essere all'ordine del giorno, specie a seguito di un inverno molto nevoso come l'ultimo (lo dico perchè da assiduo frequentatore di sentieri mi rendo conto che conseguenze possano esserci). Che senso ha poi salire in auto al Campo dei Fiori (non dice dove, ma presumo presso la Pensione Irma, dove la strada termina a m.1100 circa), per poi scendere a valle perdendo circa 800 metri di dislivello, e affidarsi ai soli mezzi pubblici per poi risalirci? L'auto doveva proprio lasciarla a casa, o al limite ad una quota inferiore (es. Prima Cappella o Sacro Monte), dove avrebbe potuto recuperarla senza difficoltà magari con le proprie gambe... mah!
Ripensando a cosa avrei potuto fare io, conoscendo veramente il territorio, mai e poi mai mi sarei cacciato nei "casini" come questo signore, che per non ammettere le proprie mancanze se la prende con chiunque... no, non ci siamo proprio.

A cosa serviva tornare in bus o in treno a Varese, ad esempio, quando era sufficiente dirigersi verso Velate e la Prima Cappella usufruendo del sentiero n.10 che ha certamente incrociato scendendo a Comerio, proprio in località Caddè, dove ha avuto inizio la sua "odissea"? Da Velate in venti minuti poteva raggiungere piazzale Montanari, e da lì risalire al Sacro Monte con bus o funicolare... per poi con un ultimo sforzo raggiungere in un'oretta il Campo dei Fiori.
Oltretutto se è sceso a Comerio, invano il sig.Elio avrebbe cercato il sentiero n.13 (per Gavirate), poichè quello interessato e da lui percorso è invece il n.11.
A cosa serve una lettera così? A mettere in cattiva luce la malagestione politica e istituzionale o la sprovvedutezza di chi l'ha scritta?
Fate voi, se avete una testa vostra che pensa...
Prima serve conoscere le cose, poi si è liberi di criticare e dibattere quanto si vuole.
Questi atteggiamenti di "critica preventiva", francamente, cominciano a stufare.

Un cretino è un cretino,
cento cretini son cento cretini,
ma diecimila cretini sono una forza storica.
Leo Longanesi
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Re: Una gita nella Land of tourism, senza cartelli e orari.
Dovresti fare una replica su VN ... io non ne ho la competenza territoriale, altrimenti lo farei.
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
Re: Una gita nella Land of tourism, senza cartelli e orari.
Infatti credo che lo farò. Ciaopaoric ha scritto:Dovresti fare una replica su VN ... io non ne ho la competenza territoriale, altrimenti lo farei.

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Leo Longanesi
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Re: Una gita nella Land of tourism, senza cartelli e orari.
Al di là delle giuste considerazioni di Emi, ciò non toglie però che un po' più di attenzione e cura nelle informazioni a livello turistico non guasterebbe....
Mary
Re: Una gita nella Land of tourism, senza cartelli e orari.
Sono d'accordo Mary.quilla ha scritto:Al di là delle giuste considerazioni di Emi, ciò non toglie però che un po' più di attenzione e cura nelle informazioni a livello turistico non guasterebbe....
Il guaio è che il turismo "vero" a Varese c'è stato solo nell'anteguerra, tanto è vero che anche a Milano si pubblicizzavano le meraviglie del varesotto.
Ma se il turista "fai da te" che giungesse a Varese, poniamo, col treno delle FS o delle FNM trovasse adeguata documentazione bibliografica gratuita già alle stazioni o alle biglietterie dei bus (orari dei mezzi, luoghi di ristoro e pernottamento sui laghi, valli, monti, parchi naturali, ville, castelli, ecc. ecc.) parte del problema sarebbe bello risolto.
Ma sarebbe troppo facile... non è roba degna da terzo mondo, quale ormai siamo.
Vai alla stazione ferroviaria di Lugano e te ne rendi conto... ma che dico, vai alla funivia di Miglieglia e te ne rendi conto...

Un cretino è un cretino,
cento cretini son cento cretini,
ma diecimila cretini sono una forza storica.
Leo Longanesi
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ma diecimila cretini sono una forza storica.
Leo Longanesi
Re: Una gita nella Land of tourism, senza cartelli e orari.
L'avventuroso escursionista, leggete "mi presento" su Google Plus , evidentemente non stava "attento" ai cartelli perchè la sua attenzione era altrove

Potrei sbagliarmi ma ragionevolmente è lui, ammesso che le informazioni fornite su G+ siano vere
Mi aggrego ai sospetti di politicizzazione, cercare QUI ma potrebbe trattarsi di un omonimo. Esistono omonimi di altro schieramento in comuni della zona, ma a Castiglione....


Potrei sbagliarmi ma ragionevolmente è lui, ammesso che le informazioni fornite su G+ siano vere

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milanes61
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Antenati Ghirlesi da 5 generazioni e comunque Milanese Imbruttito
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Re: Una gita nella Land of tourism, senza cartelli e orari.
Boh, diciamo che in parte si poteva informare un pò prima di partire, in parte ci sono lacune veramente assurdi (leggi orari autobus che nessuno conosce)
Cmq se viene in Valganna non si perde con le mitiche passeggiate Valgannesi che ci sono qui sul forum ...

Cmq se viene in Valganna non si perde con le mitiche passeggiate Valgannesi che ci sono qui sul forum ...



Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
Re: Una gita nella Land of tourism, senza cartelli e orari.
Mi associo al saggio commento di Emi ed anche a quello arguto di Milanes61!
Al PCdF non risultano carenze segnaletiche lungo i sentieri 1 fino al Forte di Orino e neanche sul sent. 13 a scendere ...salvo non infrequenti atti di vandalismo che colpiscono anche la recentissima cartellonistica a normativa regionale messa in opera solo pochi mesi fa ed a cui ho collaborato come GEV personalmente...
Non intervengo sulla improvvida Odissea del signore in questione rimandando al giusto commento di Emi, preciso solo che mentre il sent. 1 è una strada sterrata fattibile per tutti, dai bimbi agli anziani, il sent. 13 per ovvie questioni morfologiche non è una autostrada per cui qualche albero abbattuto ed non ancora asportato (si ricorda la tromba d'aria dell'autunno 2013 che ha sradicato centinaia di alberi su tale sentiero specie sulla parte bassa..) o "solchi laterali importanti"
od altri rilevi fuori luogo per un vero escursionista prealpino che forse crede di essere in Corso Matteotti a Varese e non in montagna..possono anche esistere nella realtà della manutenzione del Parco che è un piccolo Ente Regionale con mezzi e volontari relativamente scarsi..
Saluti
Al PCdF non risultano carenze segnaletiche lungo i sentieri 1 fino al Forte di Orino e neanche sul sent. 13 a scendere ...salvo non infrequenti atti di vandalismo che colpiscono anche la recentissima cartellonistica a normativa regionale messa in opera solo pochi mesi fa ed a cui ho collaborato come GEV personalmente...

Non intervengo sulla improvvida Odissea del signore in questione rimandando al giusto commento di Emi, preciso solo che mentre il sent. 1 è una strada sterrata fattibile per tutti, dai bimbi agli anziani, il sent. 13 per ovvie questioni morfologiche non è una autostrada per cui qualche albero abbattuto ed non ancora asportato (si ricorda la tromba d'aria dell'autunno 2013 che ha sradicato centinaia di alberi su tale sentiero specie sulla parte bassa..) o "solchi laterali importanti"

Saluti
Re: Una gita nella Land of tourism, senza cartelli e orari.
Ormai di persone che "vivono" di politica e passano il loro tempo a strumentalizzare qualsiasi cosa l'Italia è purtroppo piena: Napoleone Bonaparte disse che "la politica sarà il destino degli uomini".milanes61 ha scritto:L'avventuroso escursionista, leggete "mi presento" su Google Plus , evidentemente non stava "attento" ai cartelli perchè la sua attenzione era altrove![]()
Potrei sbagliarmi ma ragionevolmente è lui, ammesso che le informazioni fornite su G+ siano vere
Mi aggrego ai sospetti di politicizzazione, cercare QUI ma potrebbe trattarsi di un omonimo. Esistono omonimi di altro schieramento in comuni della zona, ma a Castiglione....
Beh, più che di "destino" parlerei di "maledizione".

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Leo Longanesi
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Re: Una gita nella Land of tourism, senza cartelli e orari.
Se la giunta valgannese gli fosse antipatica, stai certo che avrebbe da ridire su qualcosa dando la colpa ad essa. E naturalmente alla "Land of Tourism"paoric ha scritto:Cmq se viene in Valganna non si perde con le mitiche passeggiate Valgannesi che ci sono qui sul forum ...![]()
![]()

Comunque... da uno che sale in macchina al Campo dei Fiori e poi pretende di tornarci - dopo esserci sceso - coi mezzi pubblici cosa ci aspettiamo? Qualcuno gli dica che al Poncione e al Minisfreddo non ci sono parcheggi ne strade asfaltate

Mon Dieu, mon Dieu...

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Re: Una gita nella Land of tourism, senza cartelli e orari.
Diciamo che sarebbe buona regola documentarsi bene, ovunque si vada, fosse anche la passeggiata più elementare del mondo.paoric ha scritto:Boh, diciamo che in parte si poteva informare un pò prima di partire, in parte ci sono lacune veramente assurdi (leggi orari autobus che nessuno conosce)
Oggi con internet hai praticamente TUTTO a portata di mano, dagli itinerari a piedi, alle cartine, agli orari dei mezzi pubblici...

Evidentemente "a qualcuno" internet serve solo a fini politici e a scrivere idiozie, anzichè ad informarsi bene. Sbaglio?
A puro titolo informativo metto il link di una mia escursione, preparata nei minimi dettagli proprio perchè basata interamente sull'uso dei mezzi pubblici, oltrechè ovviamente sulle due gambe motrici. Non ci vuole tanto... basta solo informarsi.
http://www.hikr.org/tour/post73376.html
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