Un mare di CACCA a 2 passi da casa....!!!
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Re: Un mare di CACCA a 2 passi da casa....!!!
Stasera (senza preavviso) RAI 3 Regione ha mandato in onda il servizio intorno le 19:40 per fortuna avevo in ogni caso piazzato il recorder...appena possibile (sempre che non replichino domani) lo metto online.
ciao Paolo
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Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)
Re: Un mare di CACCA a 2 passi da casa....!!!
Sto scaricando il TGR da internet in formato Real (21.5 MB) così c'è un' altra fonte.
Vedo se riesco a tagliare solo il servizio che interessa.
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milanes61
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Re: Un mare di CACCA a 2 passi da casa....!!!
milanes61 ha scritto:Sto scaricando il TGR da internet in formato Real (21.5 MB) così c'è un' altra fonte.
Vedo se riesco a tagliare solo il servizio che interessa.
Ok al limite lo metto poi in rete io...grazie ciao
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Re: Un mare di CACCA a 2 passi da casa....!!!
Non va , mi dispiace, Youtube non capisce il formato Realmedia mi ha dato un bel messaggio Failed (unable to convert video file)
Boh, domattina vedo se riesco a convertirlo in qualcosa di diverso.
'notte
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milanes61
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Re: Un mare di CACCA a 2 passi da casa....!!!
No problem...eccolo qui, fatto al volo quindi di non grande qualità...grazie cmq!
LINK RAI 3
E con questo oggi è proprio davvero tutto...
buona...

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Re: Un mare di CACCA a 2 passi da casa....!!!
ecco la pagina di riferimento con tutti i moduli necessari
http://www.ambiente.regione.lombardia.i ... um_pag=736
in particolare va compilato il modulo A1 da parte del RESPONSABILE dell'inquinamento
Comunicazione ai sensi del comma 1 dell’art. 242 del d.lgs 152/2006
Comunicazione del responsabile dell’inquinamento a seguito del verificarsi di un evento potenzialmente in grado di contaminare il sito, o quando si individuano contaminazioni storiche che possano ancora comportare rischi di aggravamento della situazione di contaminazione.
vi confermo che questa autodenuncia deve essere fatta entro 24 ore dalla individuazione del sito
Ai sensi dell’articolo 242, comma 1 e 2, del d.lgs. n. 152/2006:
1. Al verificarsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare il sito, il responsabile dell’inquinamento mette in opera entro ventiquattro ore le misure necessarie di prevenzione e ne dà immediata comunicazione ai sensi e con le modalità di cui all’articolo 304, comma 2 (del d.lgs. n. 152/2006). La medesima procedura si applica all’atto di individuazione di contaminazioni storiche che possano ancora comportare rischi di aggravamento della situazione di contaminazione.
2. Il responsabile dell’inquinamento, attuate le necessarie misure di prevenzione, svolge, nelle zone interessate dalla contaminazione, un’indagine preliminare sui parametri oggetto dell’inquinamento e, ove accerti che il livello delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) non sia stato superato, provvede al ripristino della zona contaminata, dandone notizia, con apposita autocertificazione, al comune ed alla provincia competenti per territorio entro quarantotto ore dalla comunicazione. L’autocertificazione conclude il procedimento di notifica di cui al presente articolo, ferme restando le attività di verifica e di controllo da parte dell’autorità competente da effettuarsi nei successivi quindici giorni. Nel caso in cui l’inquinamento non sia riconducibile ad un singolo evento, i parametri da valutare devono essere individuati, caso per caso, sulla base della storia del sito e delle attività ivi svolte nel tempo.
L’obbligo così sancito è assistito dalla sanzione penale di cui all’articolo 257, comma 1 e 2, sempre del d.lgs. n. 152/2006:
1. Chiunque cagiona l’inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque sotterranee con il superamento delle concentrazioni soglia di rischio è punito con la pena dell’arresto da sei mesi a un anno o con l’ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro, se non provvede alla bonifica in conformità al progetto approvato dall’autorità competente nell’ambito del procedimento di cui agli articoli 242 e seguenti (del d.lgs. n. 152/2006). In caso di mancata effettuazione della comunicazione di cui all’articolo 242, il trasgressore è punito con la pena dell’arresto da tre mesi a un anno o con l’ammenda da mille euro a ventiseimila euro.
2. Si applica la pena dell’arresto da un anno a due anni e la pena dell’ammenda da cinquemiladuecento euro a cinquantaduemila euro se l’inquinamento è provocato da sostanze pericolose.
Vengono inoltre precisati dell’articolo 243 e 245 comma 2, del d.lgs. n. 152/2006:
* gli obblighi posti a carico dei soggetti non responsabili dell’inquinamento, prevedendo che “il proprietario o il gestore dell’area che rilevi il superamento o il pericolo concreto e attuale del superamento delle concentrazione soglia di contaminazione (CSC) deve darne comunicazione alla regione, alla provincia ed al comune territorialmente competenti e attuare (solo) le misure di prevenzione”, sarà poi compito della provincia provvedere a “l’identificazione del soggetto responsabile al fine di dar corso agli interventi di bonifica”, ferma restando per il proprietario o ad altro soggetto interessato “la facoltà di intervenire in qualunque momento volontariamente per la realizzazione degli interventi di bonifica necessari” (art. 245, comma 2);
* le modalità e condizioni per lo smaltimento delle acque emunte per bonificare le falde inquinate, espressamente disponendo che tali acque “possono essere scaricate, direttamente o dopo essere state utilizzate in cicli produttivi in esercizio nel sito stesso, nel rispetto dei limiti di emissione di acque reflue industriali” (art. 243).
Come norma transitoria e di raccordo tra precedente e nuova disciplina delle bonifiche è infine previsto (art. 265, comma 4del d.lgs. n. 152/2006):
* che sono “fatti salvi gli interventi realizzati alla data di entrata in vigore” del d.lgs. n. 152/2006, ossia al 29 aprile 2006;
* che, invece, per le bonifiche non ancora realizzate ma già approvate “entro centottanta giorni da tale data (ossia entro il 26 ottobre 2006), può essere presentata all’autorità competente adeguata re-lazione tecnica al fine di rimodulare gli obiettivi di bonifica” sulla base dei nuovi criteri, essendo ri-messo all’autorità competente – vale a dire, oggi, alla regione – il compito, esaminata la documen-tazione, di “dispone le varianti al progetto necessarie”.
http://www.ambiente.regione.lombardia.i ... um_pag=736
in particolare va compilato il modulo A1 da parte del RESPONSABILE dell'inquinamento
Comunicazione ai sensi del comma 1 dell’art. 242 del d.lgs 152/2006
Comunicazione del responsabile dell’inquinamento a seguito del verificarsi di un evento potenzialmente in grado di contaminare il sito, o quando si individuano contaminazioni storiche che possano ancora comportare rischi di aggravamento della situazione di contaminazione.
vi confermo che questa autodenuncia deve essere fatta entro 24 ore dalla individuazione del sito
Ai sensi dell’articolo 242, comma 1 e 2, del d.lgs. n. 152/2006:
1. Al verificarsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare il sito, il responsabile dell’inquinamento mette in opera entro ventiquattro ore le misure necessarie di prevenzione e ne dà immediata comunicazione ai sensi e con le modalità di cui all’articolo 304, comma 2 (del d.lgs. n. 152/2006). La medesima procedura si applica all’atto di individuazione di contaminazioni storiche che possano ancora comportare rischi di aggravamento della situazione di contaminazione.
2. Il responsabile dell’inquinamento, attuate le necessarie misure di prevenzione, svolge, nelle zone interessate dalla contaminazione, un’indagine preliminare sui parametri oggetto dell’inquinamento e, ove accerti che il livello delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) non sia stato superato, provvede al ripristino della zona contaminata, dandone notizia, con apposita autocertificazione, al comune ed alla provincia competenti per territorio entro quarantotto ore dalla comunicazione. L’autocertificazione conclude il procedimento di notifica di cui al presente articolo, ferme restando le attività di verifica e di controllo da parte dell’autorità competente da effettuarsi nei successivi quindici giorni. Nel caso in cui l’inquinamento non sia riconducibile ad un singolo evento, i parametri da valutare devono essere individuati, caso per caso, sulla base della storia del sito e delle attività ivi svolte nel tempo.
L’obbligo così sancito è assistito dalla sanzione penale di cui all’articolo 257, comma 1 e 2, sempre del d.lgs. n. 152/2006:
1. Chiunque cagiona l’inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque sotterranee con il superamento delle concentrazioni soglia di rischio è punito con la pena dell’arresto da sei mesi a un anno o con l’ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro, se non provvede alla bonifica in conformità al progetto approvato dall’autorità competente nell’ambito del procedimento di cui agli articoli 242 e seguenti (del d.lgs. n. 152/2006). In caso di mancata effettuazione della comunicazione di cui all’articolo 242, il trasgressore è punito con la pena dell’arresto da tre mesi a un anno o con l’ammenda da mille euro a ventiseimila euro.
2. Si applica la pena dell’arresto da un anno a due anni e la pena dell’ammenda da cinquemiladuecento euro a cinquantaduemila euro se l’inquinamento è provocato da sostanze pericolose.
Vengono inoltre precisati dell’articolo 243 e 245 comma 2, del d.lgs. n. 152/2006:
* gli obblighi posti a carico dei soggetti non responsabili dell’inquinamento, prevedendo che “il proprietario o il gestore dell’area che rilevi il superamento o il pericolo concreto e attuale del superamento delle concentrazione soglia di contaminazione (CSC) deve darne comunicazione alla regione, alla provincia ed al comune territorialmente competenti e attuare (solo) le misure di prevenzione”, sarà poi compito della provincia provvedere a “l’identificazione del soggetto responsabile al fine di dar corso agli interventi di bonifica”, ferma restando per il proprietario o ad altro soggetto interessato “la facoltà di intervenire in qualunque momento volontariamente per la realizzazione degli interventi di bonifica necessari” (art. 245, comma 2);
* le modalità e condizioni per lo smaltimento delle acque emunte per bonificare le falde inquinate, espressamente disponendo che tali acque “possono essere scaricate, direttamente o dopo essere state utilizzate in cicli produttivi in esercizio nel sito stesso, nel rispetto dei limiti di emissione di acque reflue industriali” (art. 243).
Come norma transitoria e di raccordo tra precedente e nuova disciplina delle bonifiche è infine previsto (art. 265, comma 4del d.lgs. n. 152/2006):
* che sono “fatti salvi gli interventi realizzati alla data di entrata in vigore” del d.lgs. n. 152/2006, ossia al 29 aprile 2006;
* che, invece, per le bonifiche non ancora realizzate ma già approvate “entro centottanta giorni da tale data (ossia entro il 26 ottobre 2006), può essere presentata all’autorità competente adeguata re-lazione tecnica al fine di rimodulare gli obiettivi di bonifica” sulla base dei nuovi criteri, essendo ri-messo all’autorità competente – vale a dire, oggi, alla regione – il compito, esaminata la documen-tazione, di “dispone le varianti al progetto necessarie”.
Re: Un mare di CACCA a 2 passi da casa....!!!
Bè, però in questo caso mi pare ovvio che il responsabile dell'inquinamento non si possa trovarlo, e il proprietario del terreno, se c'è, chissà chi è e dov'è...........
Mary
Re: Un mare di CACCA a 2 passi da casa....!!!
Gianluca.Bertoni ha scritto:ecco la pagina di riferimento con tutti i moduli necessari
http://www.ambiente.regione.lombardia.i ... um_pag=736
in particolare va compilato il modulo A1 da parte del RESPONSABILE dell'inquinamento
Comunicazione ai sensi del comma 1 dell’art. 242 del d.lgs 152/2006
Comunicazione del responsabile dell’inquinamento a seguito del verificarsi di un evento potenzialmente in grado di contaminare il sito, o quando si individuano contaminazioni storiche che possano ancora comportare rischi di aggravamento della situazione di contaminazione.
vi confermo che questa autodenuncia deve essere fatta entro 24 ore dalla individuazione del sito
Ai sensi dell’articolo 242, comma 1 e 2, del d.lgs. n. 152/2006:
1. Al verificarsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare il sito, il responsabile dell’inquinamento mette in opera entro ventiquattro ore le misure necessarie di prevenzione e ne dà immediata comunicazione ai sensi e con le modalità di cui all’articolo 304, comma 2 (del d.lgs. n. 152/2006). La medesima procedura si applica all’atto di individuazione di contaminazioni storiche che possano ancora comportare rischi di aggravamento della situazione di contaminazione.
2. Il responsabile dell’inquinamento, attuate le necessarie misure di prevenzione, svolge, nelle zone interessate dalla contaminazione, un’indagine preliminare sui parametri oggetto dell’inquinamento e, ove accerti che il livello delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) non sia stato superato, provvede al ripristino della zona contaminata, dandone notizia, con apposita autocertificazione, al comune ed alla provincia competenti per territorio entro quarantotto ore dalla comunicazione. L’autocertificazione conclude il procedimento di notifica di cui al presente articolo, ferme restando le attività di verifica e di controllo da parte dell’autorità competente da effettuarsi nei successivi quindici giorni. Nel caso in cui l’inquinamento non sia riconducibile ad un singolo evento, i parametri da valutare devono essere individuati, caso per caso, sulla base della storia del sito e delle attività ivi svolte nel tempo.
L’obbligo così sancito è assistito dalla sanzione penale di cui all’articolo 257, comma 1 e 2, sempre del d.lgs. n. 152/2006:
1. Chiunque cagiona l’inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque sotterranee con il superamento delle concentrazioni soglia di rischio è punito con la pena dell’arresto da sei mesi a un anno o con l’ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro, se non provvede alla bonifica in conformità al progetto approvato dall’autorità competente nell’ambito del procedimento di cui agli articoli 242 e seguenti (del d.lgs. n. 152/2006). In caso di mancata effettuazione della comunicazione di cui all’articolo 242, il trasgressore è punito con la pena dell’arresto da tre mesi a un anno o con l’ammenda da mille euro a ventiseimila euro.
2. Si applica la pena dell’arresto da un anno a due anni e la pena dell’ammenda da cinquemiladuecento euro a cinquantaduemila euro se l’inquinamento è provocato da sostanze pericolose.
Vengono inoltre precisati dell’articolo 243 e 245 comma 2, del d.lgs. n. 152/2006:
* gli obblighi posti a carico dei soggetti non responsabili dell’inquinamento, prevedendo che “il proprietario o il gestore dell’area che rilevi il superamento o il pericolo concreto e attuale del superamento delle concentrazione soglia di contaminazione (CSC) deve darne comunicazione alla regione, alla provincia ed al comune territorialmente competenti e attuare (solo) le misure di prevenzione”, sarà poi compito della provincia provvedere a “l’identificazione del soggetto responsabile al fine di dar corso agli interventi di bonifica”, ferma restando per il proprietario o ad altro soggetto interessato “la facoltà di intervenire in qualunque momento volontariamente per la realizzazione degli interventi di bonifica necessari” (art. 245, comma 2);
* le modalità e condizioni per lo smaltimento delle acque emunte per bonificare le falde inquinate, espressamente disponendo che tali acque “possono essere scaricate, direttamente o dopo essere state utilizzate in cicli produttivi in esercizio nel sito stesso, nel rispetto dei limiti di emissione di acque reflue industriali” (art. 243).
Come norma transitoria e di raccordo tra precedente e nuova disciplina delle bonifiche è infine previsto (art. 265, comma 4del d.lgs. n. 152/2006):
* che sono “fatti salvi gli interventi realizzati alla data di entrata in vigore” del d.lgs. n. 152/2006, ossia al 29 aprile 2006;
* che, invece, per le bonifiche non ancora realizzate ma già approvate “entro centottanta giorni da tale data (ossia entro il 26 ottobre 2006), può essere presentata all’autorità competente adeguata re-lazione tecnica al fine di rimodulare gli obiettivi di bonifica” sulla base dei nuovi criteri, essendo ri-messo all’autorità competente – vale a dire, oggi, alla regione – il compito, esaminata la documen-tazione, di “dispone le varianti al progetto necessarie”.
Tutto bello, tutto ben fatto...
peccato che poi alla fine debbano pagare le persone che non hanno commesso il fatto. Sarebbe opportuno prevenire queste cose, ogni anno si organizzano corsi per diventare GEV, operatori di Protezione Civile e tant'altro, peccato che poi però siano sempre poche le persone veramente interessate e disponibili a sacrificare un po' del loro tempo libero agli interessi comuni.
My two cents.

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Re: Un mare di CACCA a 2 passi da casa....!!!
nel caso in cui non fosse possibile individuare il RESPONSABILE rimangono comunque degli obblighi a carico del PROPRIETARIO.
Il proprietario è individuabile.
Ecco un importante documento nel quale si commenta una sentenza che ha stabilito quali siano gli obblighi del proprietario del sito inquinato.
http://www.giuristiambientali.it/docume ... 112_BO.pdf
ciao
Il proprietario è individuabile.
Ecco un importante documento nel quale si commenta una sentenza che ha stabilito quali siano gli obblighi del proprietario del sito inquinato.
http://www.giuristiambientali.it/docume ... 112_BO.pdf
ciao
Re: Un mare di CACCA a 2 passi da casa....!!!
Gianluca.Bertoni ha scritto:nel caso in cui non fosse possibile individuare il RESPONSABILE rimangono comunque degli obblighi a carico del PROPRIETARIO.
Il proprietario è individuabile.
Ecco un importante documento nel quale si commenta una sentenza che ha stabilito quali siano gli obblighi del proprietario del sito inquinato.
http://www.giuristiambientali.it/docume ... 112_BO.pdf
ciao
appunto...
ti pare giusto???
Mettiamo il caso che il proprietario per ragioni di salute o altro non disponga dei mezzi necessari per ripulire l'area interessata è giusto che sia lui a pagare per colpe non sue, quando nemmeno chi di dovere ha mai sorvegliato per impedire tali reati???
Alla fine pagano gli onesti, lo Stato per primo se ne frega e i colpevoli restano impuniti e protetti dalla legge sulla privacy.
Allora che la legge mi consenta di difendere ciò che è mio, mi permetta di piazzarmi con una mazza da baseball sul mio terreno e di fracassare le rotule al primo che becco a scaricare materiali inquinanti sulla mia proprietà ( per possedere la quale pago le tasse ) senza poi dover venir processato per aggressione e lesioni a terzi.
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Re: Un mare di CACCA a 2 passi da casa....!!!
non te la devi prendere con me, ti ho solo riportato gli obblighi di leggelampo ha scritto:Gianluca.Bertoni ha scritto:nel caso in cui non fosse possibile individuare il RESPONSABILE rimangono comunque degli obblighi a carico del PROPRIETARIO.
Il proprietario è individuabile.
Ecco un importante documento nel quale si commenta una sentenza che ha stabilito quali siano gli obblighi del proprietario del sito inquinato.
http://www.giuristiambientali.it/docume ... 112_BO.pdf
ciao
appunto...
ti pare giusto???
Mettiamo il caso che il proprietario per ragioni di salute o altro non disponga dei mezzi necessari per ripulire l'area interessata è giusto che sia lui a pagare per colpe non sue, quando nemmeno chi di dovere ha mai sorvegliato per impedire tali reati???
Alla fine pagano gli onesti, lo Stato per primo se ne frega e i colpevoli restano impuniti e protetti dalla legge sulla privacy.
Allora che la legge mi consenta di difendere ciò che è mio, mi permetta di piazzarmi con una mazza da baseball sul mio terreno e di fracassare le rotule al primo che becco a scaricare materiali inquinanti sulla mia proprietà ( per possedere la quale pago le tasse ) senza poi dover venir processato per aggressione e lesioni a terzi.
giusto o non giusto questi sono gli adempimenti
cerchiamo di essere pragmatici, altrimenti alla fine non si combinerà nulla
poi per quanto riguarda il discorso del proprietario si potrebbe dire che esistono anche le denunce
per quanto riguarda l'abbandono di rifiuti a poca distanza dalla discarica, credo che si debba provvedere quanto meno al recupero del materiale visto che comunque ci sono anche parecchie batterie di auto
comunque ripeto che c'è l'obbligo di denuncia del sito con il modello A1
poi fate quello che volete
Re: Un mare di CACCA a 2 passi da casa....!!!
Gianluca.Bertoni ha scritto:non te la devi prendere con me, ti ho solo riportato gli obblighi di leggelampo ha scritto:Gianluca.Bertoni ha scritto:nel caso in cui non fosse possibile individuare il RESPONSABILE rimangono comunque degli obblighi a carico del PROPRIETARIO.
Il proprietario è individuabile.
Ecco un importante documento nel quale si commenta una sentenza che ha stabilito quali siano gli obblighi del proprietario del sito inquinato.
http://www.giuristiambientali.it/docume ... 112_BO.pdf
ciao
appunto...
ti pare giusto???
Mettiamo il caso che il proprietario per ragioni di salute o altro non disponga dei mezzi necessari per ripulire l'area interessata è giusto che sia lui a pagare per colpe non sue, quando nemmeno chi di dovere ha mai sorvegliato per impedire tali reati???
Alla fine pagano gli onesti, lo Stato per primo se ne frega e i colpevoli restano impuniti e protetti dalla legge sulla privacy.
Allora che la legge mi consenta di difendere ciò che è mio, mi permetta di piazzarmi con una mazza da baseball sul mio terreno e di fracassare le rotule al primo che becco a scaricare materiali inquinanti sulla mia proprietà ( per possedere la quale pago le tasse ) senza poi dover venir processato per aggressione e lesioni a terzi.
giusto o non giusto questi sono gli adempimenti
cerchiamo di essere pragmatici, altrimenti alla fine non si combinerà nulla
poi per quanto riguarda il discorso del proprietario si potrebbe dire che esistono anche le denunce
per quanto riguarda l'abbandono di rifiuti a poca distanza dalla discarica, credo che si debba provvedere quanto meno al recupero del materiale visto che comunque ci sono anche parecchie batterie di auto
comunque ripeto che c'è l'obbligo di denuncia del sito con il modello A1
poi fate quello che volete
ma non me la prendo con te, ci mancherebbe, me la prendo con uno Stato che cerca solo di raccimolare soldi, che sia il colpevole o meno questa legge alla fine permette che sia solo lo Stato a guadagnarci. Personalmente la ritengo una legge farlocca, inutile, che non previene e non risolve il problema. Una delle tante.
Se cerchi bene nel forum troverai l'asperienza di un nostro utente che ha denunciato puntualmente un reato... nessuno si è mosso delle autorità e stiamo parlando di un abbandono di rifiuti nel Parco del Campo dei Fiori. Tempo fa trovai anch'io dei sacchi neri abbandonati sulla strada tra Ganna e Bedero, sempre sul lato del Parco... c'erano buste con tanto di indirizzo dell'impresa alla quale erano indirizzate, più di una, ad oggi nessuno è stato punito. Vogliamo parlare anche della faccenda del ristoratore che per mesi ha lordato i boschi nelle nostre valli con gli avanzi del suo ristorante, compresi gli olii da cucina??? Penalmente ha solo pagato una sanzione, la pena detentiva l'ha scampata e continua comunque a lavorare come ristorante... io ad uno così gli avrei fatto saltare la licenza. A coltivar patate non a gestire un riastorante. La legge NON è uguale per tutti. A pagare son sempre gli onesti.
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Re: Un mare di CACCA a 2 passi da casa....!!!
scusate ma allora non riesco a cogliere il senso della vostra denuncia
quel sito andrà pur bonificato, bisognerà pur togliere quella roba
la legge parla chiaro
questa è una discarica abusiva, il proprietario non poteva non vederla! non prendiamoci in giro dai
lo scarico è andato avanti per anni
e lo scarico da chi è stato effettuato? i rifiuti sono nei sacchi neri, non sono rifiuti sparsi come nel caso di abbandono
probabilmente erano i comuni stessi a smaltirli così (NON sto dicendo che sia sicuramente così, è solo una ipotesi che non è possibile scartare)
in molti comuni vi sono discariche simili, alcuni hanno dovuto bonificare il sito
quel sito andrà pur bonificato, bisognerà pur togliere quella roba
la legge parla chiaro
questa è una discarica abusiva, il proprietario non poteva non vederla! non prendiamoci in giro dai
lo scarico è andato avanti per anni
e lo scarico da chi è stato effettuato? i rifiuti sono nei sacchi neri, non sono rifiuti sparsi come nel caso di abbandono
probabilmente erano i comuni stessi a smaltirli così (NON sto dicendo che sia sicuramente così, è solo una ipotesi che non è possibile scartare)
in molti comuni vi sono discariche simili, alcuni hanno dovuto bonificare il sito
Re: Un mare di CACCA a 2 passi da casa....!!!
Gianluca.Bertoni ha scritto:scusate ma allora non riesco a cogliere il senso della vostra denuncia
quel sito andrà pur bonificato, bisognerà pur togliere quella roba
la legge parla chiaro
questa è una discarica abusiva, il proprietario non poteva non vederla! non prendiamoci in giro dai
lo scarico è andato avanti per anni
e lo scarico da chi è stato effettuato? i rifiuti sono nei sacchi neri, non sono rifiuti sparsi come nel caso di abbandono
probabilmente erano i comuni stessi a smaltirli così (NON sto dicendo che sia sicuramente così, è solo una ipotesi che non è possibile scartare)
in molti comuni vi sono discariche simili, alcuni hanno dovuto bonificare il sito
io non parlo del caso in particolare, ma delle leggi e della loro applicazione. La discarica in questione è solo la dimostrazione che la legge a riguardo è un colabrodo e non previene tali reati. In Italia siamo fatti così, pensiamo prima a riempirci le tasche, il resto è sempre un'alzata di spalle e lo Stato è il primo a comportarsi così. Un esempio fresco fresco un po' fuori tema: vado a Varese oggi, prima delle gallerie già in territorio comunale di Induno, due ( 2 ) merceds mi superano quasi in curva, riga continua... e tirano dritti. Tra le due gallerie, dove è già senso unico e la velocità è sempre comunque ridotta chi c'è??? La polizia locale di Induno col radar... è fare prevenzione quella??? Piazzarsi dove non serve a nulla per distribuire multe a chi andrà si e no a 60 km/h, anzichè posizionarsi a fine rettilineo per cogliere sul fatto i veri pirati della strada??? ( vedi le due mecedes ). Per la cronaca io andavo a 55 km/h.
Tu riporti delle leggi, ma ammettiamolo, sono ridicole.
Ben inteso nulla di personale nei tuoi confronti, la mia rabbia nasce dal fatto che amo la terra dove vivo perchè non solo ci vivo ma la vivo e vedere questo schifo mi mette una rabbia tale che prenderei a calci in bocca chi viene, chissà da dove, a scaricare rifiuti. Non riesco a capire nemmeno come possano dormire tranquilli e guardare in viso altre persone... mi fanno più schifo dei rifiuti stessi.
Re: Un mare di CACCA a 2 passi da casa....!!!
In riferimento al tema ricevo e pubblico una mail mandatami dall'amico Fabio Bertocchi, la ritengo una analisi profonda di questa società malata e egoista.
Ciao Silvio,
guardando le foto della valle tra Cugliate F. e Montegrino, ma in generale quando osservo situazioni di degrado (non solo quindi siti infestati da rifiiuti abbandonati ma anche continua cementificazione, alterazione pesante dei corsi d'acqua, devastanti incendi, scarichi fognari non depurati, ecc...) e distruzione del territorio provo un sentimento di profonda tristezza e dolore, come se qualcuno mi stesse pugnalando la schiena.
Abbiamo sempre sentito parlare di PROGRESSO e BENESSERE, ma se i loro frutti sono le situazione che vediamo poveri noi..., il prezzo che abbiamo dovuto pagare per averli è tremendamente pesante. Ci hanno lasciato e lasceranno alle nuove generazioni una misera eredità, altro che benessere...!
Da dove parte questo male???
La risposta, a mio giudizio, è chiara e drammatica allo stesso tempo.
Dal cuore dell'uomo che, in nome del Dio danaro e del proprio interesse/egosismo, ha sacrificato ogni altro bene. Ovviamente, la maggior parte della responsabilità, sta nella politica, non in quella non la P maiuscola che vuol dire servizio per il bene comune, ma piuttosto un desiderio di potere per la propria affermazione o la tutela degli interssi di pochi.
In molti casi forse è mancata, più semplicemente, la saggezza e le buone idee per governare. Mi esprimo meglio proprio prendendo spunto dalla valle invasa dai rifiuti.
Era necessaria una laurea in scenze ambientali o in ingegneria per capire che quei rifiuti gettati in una stretta e scoscesa valle prima o poi sarebbero stati trascinati dall'acqua e dagli inevitabili movimenti franosi del terreno sempre più in basso? Occorrevo poi una luce particolare dal cielo per pensare che quella enorme schifezza, certo tutta nostra..., avrebbe rilasciato il suo carico di veleni nel terreno e nelle acque che poi finiscono nelle falde e nei laghi???
Qualunque uomo dotato di buon senso ci sarebbe arrivato..., purtroppo chi doveva pensarci allora NO!!!
La causa di questi mali va data non solo alla politica ma alla società e ai suoi valori. Altro esempio.
Bene o male tutti i Comuni delle nostre valli hanno organizzato servizi di raccolta rifiuti validi, chi più e chi meno...
Qualunque sia il rifiuto che produciamo trova un canale per uno smaltimento in SICUREZZA che riduce al minimo l'impatto ambientale. Perchè allora continuamo a raccogliere quintali di rifiuti nei posti più disparati? Per quale motivo un cittadino della valle dovrebbe quindi abbandonare le sue cose sulla strade che sale Alpe Tedesco o sulle curve per Ardena o davanti al Cimitero di Cunardo (soprattuto adesso che ci sono le transenne davanti al centro raccolta)???
Questi comportamenti, assurdi e senza ragionevole motivazione, purtroppo si perpetuano in continuazione, anzi aumentano.....
Perdendo il senso del bene comune, del rispetto dell'ambiente che è una delle facce del rispetto della persona abbiamo perso tutto. E i fatti di cronaca nera che ci giungono dai media sono, purtroppo, frutto dello stesso principio negativo, che è l'egoismo straripante dal cuore di questa società opulenta ma povera spiritualmente...
Caro Silvio, la lotta che abbiamo davanti è impari o sembra tale, anche se spesso lo scoraggiamento sembra prevalere cerchiamo, con umiltà, di essere portavoce e testimoni di uno stile di vita diverso, più giusto e attento, più sobrio ed equilibrato ricordandoci che delle nostre azioni terrene dovremo renderne conto a COLUI che regge le sorti del mondo.
Avanti nel nostro impegno, forse è giunta l'ora di serrare i ranghi ed unire in un unico sforzo tutti coloro che sono animati da BUONA VOLONTA'...
A risentirci e buona serata...
Fabio.
Ciao Silvio,
guardando le foto della valle tra Cugliate F. e Montegrino, ma in generale quando osservo situazioni di degrado (non solo quindi siti infestati da rifiiuti abbandonati ma anche continua cementificazione, alterazione pesante dei corsi d'acqua, devastanti incendi, scarichi fognari non depurati, ecc...) e distruzione del territorio provo un sentimento di profonda tristezza e dolore, come se qualcuno mi stesse pugnalando la schiena.
Abbiamo sempre sentito parlare di PROGRESSO e BENESSERE, ma se i loro frutti sono le situazione che vediamo poveri noi..., il prezzo che abbiamo dovuto pagare per averli è tremendamente pesante. Ci hanno lasciato e lasceranno alle nuove generazioni una misera eredità, altro che benessere...!
Da dove parte questo male???
La risposta, a mio giudizio, è chiara e drammatica allo stesso tempo.
Dal cuore dell'uomo che, in nome del Dio danaro e del proprio interesse/egosismo, ha sacrificato ogni altro bene. Ovviamente, la maggior parte della responsabilità, sta nella politica, non in quella non la P maiuscola che vuol dire servizio per il bene comune, ma piuttosto un desiderio di potere per la propria affermazione o la tutela degli interssi di pochi.
In molti casi forse è mancata, più semplicemente, la saggezza e le buone idee per governare. Mi esprimo meglio proprio prendendo spunto dalla valle invasa dai rifiuti.
Era necessaria una laurea in scenze ambientali o in ingegneria per capire che quei rifiuti gettati in una stretta e scoscesa valle prima o poi sarebbero stati trascinati dall'acqua e dagli inevitabili movimenti franosi del terreno sempre più in basso? Occorrevo poi una luce particolare dal cielo per pensare che quella enorme schifezza, certo tutta nostra..., avrebbe rilasciato il suo carico di veleni nel terreno e nelle acque che poi finiscono nelle falde e nei laghi???
Qualunque uomo dotato di buon senso ci sarebbe arrivato..., purtroppo chi doveva pensarci allora NO!!!
La causa di questi mali va data non solo alla politica ma alla società e ai suoi valori. Altro esempio.
Bene o male tutti i Comuni delle nostre valli hanno organizzato servizi di raccolta rifiuti validi, chi più e chi meno...
Qualunque sia il rifiuto che produciamo trova un canale per uno smaltimento in SICUREZZA che riduce al minimo l'impatto ambientale. Perchè allora continuamo a raccogliere quintali di rifiuti nei posti più disparati? Per quale motivo un cittadino della valle dovrebbe quindi abbandonare le sue cose sulla strade che sale Alpe Tedesco o sulle curve per Ardena o davanti al Cimitero di Cunardo (soprattuto adesso che ci sono le transenne davanti al centro raccolta)???
Questi comportamenti, assurdi e senza ragionevole motivazione, purtroppo si perpetuano in continuazione, anzi aumentano.....
Perdendo il senso del bene comune, del rispetto dell'ambiente che è una delle facce del rispetto della persona abbiamo perso tutto. E i fatti di cronaca nera che ci giungono dai media sono, purtroppo, frutto dello stesso principio negativo, che è l'egoismo straripante dal cuore di questa società opulenta ma povera spiritualmente...
Caro Silvio, la lotta che abbiamo davanti è impari o sembra tale, anche se spesso lo scoraggiamento sembra prevalere cerchiamo, con umiltà, di essere portavoce e testimoni di uno stile di vita diverso, più giusto e attento, più sobrio ed equilibrato ricordandoci che delle nostre azioni terrene dovremo renderne conto a COLUI che regge le sorti del mondo.
Avanti nel nostro impegno, forse è giunta l'ora di serrare i ranghi ed unire in un unico sforzo tutti coloro che sono animati da BUONA VOLONTA'...
A risentirci e buona serata...
Fabio.
Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.